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NOIOSA COMFORT ZONE: COSA CE NE FAREMO DEL GIRONE DI RITORNO?

Non c’è nemmeno rabbia. Piuttosto un (fondato) timore: che il Verona, abbondantemente fuori dalla zona retrocessione, per il terzo anno consecutivo si disunisca nella seconda parte della stagione. È il destino, spesso, delle medio-piccole che macinano punti nel girone di andata quello poi di accontentarsi e andare al piccolo trotto nel ritorno. Inutile star qui a raccontarsela: in mancanza di nuovi e reali obiettivi viene a mancare la tensione, l’adrenalina e quindi anche la concentrazione e l’animus pugnandi. Il risultato è l’errabondo undici che corricchiava in campo ieri sera contro la modestissima Salernitana. Unica consolazione non aver visto ancora una volta l’inutile maglia verde come a La Spezia (a proposito quale genio del marketing in società ha potuto decidere di far disputare la millesima in serie A con quella divisa?? Un affronto alla decenza e alla storia).

L’Hellas con ancora 17 partite da disputare deve fare appena una decina di punti per raggiungere la quota di una salvezza certa. Quasi sicuramente ne basteranno anche meno di 37 (non parlatemi più di quota 40, grazie). Ovvio che in queste condizioni le motivazioni non sono alle stelle. La società oggi non è pronta per inseguire più ambiziosi obiettivi, dunque il limbo della comfort zone è la nostra dimensione. Rassicurante, certo, ma noioso. Come un Sassuolo qualsiasi…(con tutto il rispetto per l’ottimo club neroverde).

Il rischio insomma è che per quattro mesi dovremo trovarci un nuovo significato. In questo scenario tecnico ed emotivo, non aiuta a viversela con passione la scelta del Governo (accolta obtorto collo da Figc e Lega) di fissare a 5 mila la capienza negli stadi. Pagano tutti per l’inciviltà di chi se ne è sempre fregato di stare con la mascherina (le regole sono degli sfigati, no?); pagano tutti per la debolezza delle istituzioni calcistiche e degli stessi club, forti solo quando devono spartirsi i soldi, ma manchevoli nel fissare regole serie e protocolli certi anti-covid; pagano tutti perché dopo due anni di pandemia non si è fatto nulla per organizzare gli spazi degli impianti in maniera diversa. Si è vissuto giorno per giorno, in attesa del fato e che passasse la nottata, con l’arroganza di chi da due anni crede che il mondo tornerà presto quello di prima. Il mondo invece se ne fotte dei Lotito & C.  

12 commenti - 2.464 visite Commenta

Bepi

Stanno senza mascherina allo stadio e poi protestano quando, con i contagi in crescita esponenziale, vengono messe in atto delle limitazioni all’accesso… senza parole.

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bardamu

C’é del vero in ciò che scrivi. Ma d’altronde che si può fare? E solo pochi anni fa avremmo pagato oro per poterci permettere di vivacchiare nel girone di ritorno, avendo la quasi certezza di rimanere in serie A.
I risultati insperati dei 2 anni precedenti e di quello in corso, almeno fino ad ora, ci hanno fatto pensare ( a quasi tutti, me compreso ) che si potesse anche raggiungere l’obiettivo di fare un giretto in Europa.
Ma sono certo che se ci riuscissimo poi l’appetito aumenterebbe.
Sarà perché i miei capelli sono metallizzati da un po’, ma battere la rubentus, il napule e qualche altro squadrone e rimanere stabilmente in serie A mi basta a dare un senso al campionato.
I nostri prossimi obiettivi devono essere: espugnare il Meazza e il rubentus stadium.

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schetch

Sono d’accordo. Il pericolo, che mi scoccerebbe assai, è che , proprio come paventato da Barana, si incappi in un girone di ritorno simile ai precedenti solo perchè “siamo salvi”. In più le dichiarazioni ieri alla DS del Nostro Presidente riguardo se sia giusto giocare o meno in questa situazione, vertono proprio sul vivacchiare..

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Roberto

Ricordo che non siamo ancora salvi. Se l’atteggiamento è quello di ieri sera rischiamo di essere coinvolti nella lotta per non retrocedere. Le prossime due partite ci diranno quale sarà il proseguo del nostro campionato

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ak47

ciao francesco me lo auguro ma se perdi le prossime tre (ovviamente spero di no) e non sono passeggiate: sassuolo-bologna e rubentus la confort zone riscia di diventare un po’ scomod zone. un saluto
ak 47

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RINO

secondo me il ritorno sarà migliore del ritorno dell’anno scorso con Juric…anche perchè l’anno scorso il ritorno è stato una schifezza, diciamocelo. Certo non aspettiamoci di vedere partite alla morte o filotti di vittorie, perchè molti giocatori pensano già alla stagione prossima. Il Verona è obbligato a vedere andar via i giocatori migliori, ma per avere risultati buoni tutto l’anno dovrebbe anche iniziare a formare un nucleo di giocatori di proprietà e stabili, cominciando ad esempio da Faraoni, poi Caprari, Magnani, Dawidowicz, ecc ossia quei giocatori che hanno una caratura valida ma non da ingolosire così tanto gli squadroni. Così ha fatto anche l’Atalata, vendere i pezzi più fruttuosi ma tenersi di volta in volta un’ossatura che abbia anche una fidelizzazione.

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Daniele fasoli

Possiamo stare tranquilli e pensare alla salvezza senza fare proclami? Possiamo pensare positivo? O continuiamo a lamentarci in qualche modo SIAMO UNA PROVINCIALE CON I CONTI APPOSTO VOGLIAMO CAPIRLA SI O NO LA REALTÀ È QUESTA FERMIAMO IL CERVELLO E LOTTIAMO PER QUELLO CHE SIAMO

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stefano

Potremmo provare a schierare, SOLO UNA VOLTA SALVI, una formazione ipotetica priva di quelli che in teoria andranno via a giugno. Pandur in porta (che a me piace molto di più di Montipò), non svendere Cancellieri ma impiegarlo, fare giocare sempre Bessa (è forte, Veloso ormai è bollito, su Bessa bisognava puntare), fare sempre giocare Ilic sperando qualcuno se lo prenda, osare con alcuni primavera e con le riserve. Cose così insomma. Altri stimoli non ne vedo.

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solo hellas60

Calcio malato incurabile. Nelle mani del dio denaro. Non ci sono più maglie ( alcune sono diventate verdi), non c’è più storia, tradizione, cuore. I giocatori, dopo tre partite, sono scarichi…La loro vita è più sui social, o da chi imprime loro tatuaggi o confeziona eccentriche acconciature. L’Hellas della prima parte, quasi salvo ( ma, mai dire mai..), ha vissuto di rendita: quella ereditata da Juric ( anche lui venduto al soldo). Non certo per i meriti del mediocrissimo Tudor. La seconda parte sarà lo stesso calvario dell’anno scorso. Barana ha visto giusto. Io credo sia il tempo di una rifondazione. Alcuni “senatori” hanno fatto il loro tempo. Però una cosa bella l’ho vissuta. A Venezia. Non per la casuale rimonta. Ma perchè un giocatore dell’Hellas, un vero giocatore dell’Hellas, ha giocato dieci minuti con i crociati del ginocchio in pezzi.

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hellasmastiff

il cagliari vince col bologna la salvezza quota sale sopra i 38 punti… tenere alta la guardia e buttarsi sul mercato perchè stiamo giocando da agosto senza un vice lazovic e faraoni senza un vice barak perchè lasagna non lo ritengo mezza punta e tuttocampista come barak e caprari….. nella mediana abbiamo sempre gli stessi giocatori siamo corti anche li…….. di kalinic bessa e ragusa a scadenza rischiamo che dopo gennaio non si impegnino più al massimo sapendo che non verranno confermati……. ok depaoli ma non basta…… e le altre sotto si rinforzeranno quasi tutte….. d’amico altro che cessioni a gennaio serve comprare perchè non abbiamo numericamente risorse per temrinare il campionato con il covid che può fermare altri giocatori das quì alla fine della stagione….. noon siamo tranquilli anzi…….

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alex85

Verona 2001/2002 non vorrei si ripetesse ma mentre le altre già si rafforzano, il grande presidente pensa a vendere, tanto per prendere qualche scarto si fa sempre a tempo. Se qualcuno si infortuna vedremo in campo il massaggiatore

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