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BOCCIATI

Il Verona sbaglia l’ennesimo esame di maturità. Una prova sconcertante quella con il Pergocrema. Non tanto per gli errori, quanto per l’incapacità di reagire alle avversità, l’incapacità di scrollarsi di dosso la propria mediocrità tecnica, compensando con la vigoria fisica, con la grinta, con la determinazione, con la rabbia.

Alla fine cambia poco, ma in realtà cambia tanto. Perchè per l’ennesima volta in questa stagione il Verona deve ripartire da zero, vanificando quanto di buono costruito fino ad oggi, quasi condannato ad essere solo una discreta squadra da mezza classifica.

Non me la sento oggi di parlare di Remondina e di suoi eventuali errori. Mi pare che la sconfitta sia maturata da un altro aspetto.

 Mi pare che le parole di Ceccarelli siano le migliori per spiegare la debacle. "Loro arrivavano sempre prima sul pallone…".

E di questo martedì si dovrà discutere nel chiuso dello spogliatoio perchè va bene sbagliare una diagonale, va bene sbagliare un passaggio, può andare persino bene sbagliare un rigore, ma mai va sbagliato l’atteggiamento. Il Verona è uscito dal match dopo l’erroraccio di Tybon dagli undici metri. E questo è assurdo.

C’era ancora mezz’ora di partita da giocare, c’era la possibilità di prendere i tre punti ed invece l’Hellas non è più stato in campo fino al harahiri sul gol di Le Noci.

Quel che serve adesso alla squadra è un nuovo confronto, un nuovo equilibrio anche nello spogliatoio, per finire alla grande e con onore questo campionato che può volgere dalla parte giusta ma che può sempre cambiare in negativo, prendendo pieghe che qui non vogliamo prendere nemmeno in considerazione. Resto ottimista, comunque. Confidando sulle doti morali di questa squadra che può aver tradito sotto l’aspetto del gioco e del risultato ma mai ha tradito dal punto di vista della serietà e della professionalità.

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