Povero Cioffi… Da quando è arrivato a Verona pare che facciano di tutto per rendergli la vita difficile. Voci di mercato, partenze non preventivate, situazioni imbarazzanti da affrontare. La sua corsa veronese che doveva essere su una pista semplice e ben battuta è diventata una specie di Parigi-Dakar a piedi.
Questi due mesi veronesi sono stati un corso accelerato di vita e di esperienza per il tecnico toscano. Come se avesse passato due anni da un’altra parte. Cioffi ha affrontato ogni problema con la testa alta e la schiena diritta. Questa è la sua forza. Accanto non ha un ds che lo protegge, certe voci di esonero strumentali e speriamo non alimentate dalla società, potevano metterlo in ginocchio.
Cioffi ha resistito e pian piano si sta tirando fuori dalla melma in cui era precipitato assieme al Verona. E’ un ragazzo intelligente. Anche a Empoli ha toccato il fondo ed è risalito. Forse anche lui si era illuso che il peggio fosse passato. Come noi ha assistito attonito alla prova al limite dell’osceno della sua squadra. Poi l’ha rivoltata come un calzino. E’ quando sei disperato e non sai che piatto mettere in tavola che ti escono delle pietanze da Masterchef.
Doig, Hien, Veloso e Kallon, un impasto tra la freschezza dei giovani e l’attaccamento del vecchio leader hanno ribaltato la partita fino a ottenere un punto prezioso. Ma soprattutto hanno dato a Cioffi valide alternative che ora alzeranno il livello di tutta la squadra.Ribadiamo: il Verona non è un’armata Brancaleone, ha le carte per salvarsi, essere disfattisti non serve a niente, pungolare Marroccu e Setti è però un dovere.
C’è bisogno che Cioffi vada supportato. E’ assurdo che si sia caricato sulle spalle tutto il peso di questa pesante transizione messa in atto dalla società. C’è bisogno di idee chiare, di giocatori pronti, di un progetto preciso. Siamo partiti con il Verona degli incedibili, che poi sono diventati cedibili, abbiamo tolto un elemento cardine come Caprari (lo dice Cioffi) , siamo passati a riempirci di prime punte, siamo tornati a cercare trequartisti e nel frattempo ci siamo infarciti di difensori. Siamo arrivati in pesantissimo ritardo, all’ultimo giorno di mercato per risolvere complicate situazioni, mentre alcuni giocatori stanno ancora tra coloro che stan sospesi. Verdi e Ilicic non sono la stessa cosa, sono due scommesse ma soprattutto è il ritorno ai trequartisti. Non si poteva pensarci prima? Non si poteva provvedere quando sono partiti Caprari e Barak? Perché tutto questo casino? Cioffi meritava un altro trattamento, altra protezione, altro aiuto. Dice che è colpa del mercato. Sarà anche così: ma è anche questione di bravura, competenza, capacità di allestire le squadre, di avere idee. Se non ci sono soldi e ci sono quelle capacità stai a galla. Altrimenti affondi. Speriamo di non assistere a altre penose farse in questo ultimo giorno di mercato. E che finalmente si aiuti Cioffi, invece di bucargli di nascosto le ruote dell’auto.

