Scusatemi ma non ci sto. L’oppio del tifoso si chiama vittoria. Che obnubila le menti anche dei più lucidi. In questa stagione abbiamo visto alcuni Verona mediocri vincere delle partite che non meritava. Soprattutto nella prima parte del campionato. E dico per fortuna. Sono state le gare che ci hanno permesso di portare a casa il nostro tesoretto. E di salvarci a dieci giornate dalla fine. Poi abbiamo visto un Verona che perde. Anche quando non lo merita. Mi rifiuto di dire che con la Lazio la sconfitta sia stata giusta. O che con la Fiorentina si è tirato indietro la gamba.
A tutti noi sarebbe piaciuto andare in Europa, alzare l’asticella, volare sopra 54 punti. Il problema è che questa squadra ha dei limiti. E che , per riuscire a salvarsi, è andata ben oltre i propri limiti. Il concetto è molto semplice: o crediamo a Juric quando ci dice che siamo sempre sul filo del rasoio, oppure pensiamo che Setti abbia costruito uno squadrone e quindi oggi siamo delusi. La questione di fondo è questa. Io sto con Juric. Il Verona ha il terz’ultimo monte ingaggi della serie A e questo significa che quest’anno doveva lottare fino all’ultimo per non retrocedere. Invece non è successo e questo non può diventare un boomerang e un argomento degli orfani di Grosso che ora sparano su questa squadra ingenerose palle incatenate.
Io credo invece che il momento sia altamente salutare per il Verona. Innanzi tutto non vedo un Verona allo sbando. C’è un calo evidente dal punto di vista dell’attenzione massimale non compensato dalla qualità tecnica. E’ fisiologico. Noto che l’allenatore sta procedendo con l’inserimento di alcuni giocatori che a mio avviso il prossimo anno potrebbero diventare veramente molto importanti. Parlo di Bessa, Sturaro e Lasagna, in pratica i tre nuovi di gennaio. E poi questa crisi ha abbassato quella frenesia da mercato che bene non ha sicuramente fatto. Da Silvestri a Zaccagni, passando per Lovato, c’è stata una sovraesposizione che ha creato sicuramente degli scompensi. L’agente di Zaccagni che rilascia un’intervista al giorno alle radio napoletane, farebbe bene a riflettere sui danni che ha prodotto. Oggi la quotazione di questi tre giocatori si è notevolmente abbassata e considerare il fatto che rimangano a Verona dopo aver allungato il contratto a cifre eque al momento non è utopia.
Ma il Verona ha giocato benissimo sia il primo tempo con la Sampdoria, sia con la Fiorentina. Molto ma molto meglio di molte gare vinte nella prima parte del campionato. Non merita questo tiro al bersaglio ma solo applausi.

