L’ha vinta la Juventus o l’ha persa il Verona? Io non ho dubbi. L’ha persa il Verona. E non perchè abbia giocato male o non ce l’abbia messa, ma perchè ha buttato alle ortiche in maniera sciagurata tutto quello che aveva preparato.
Il tema strategico di Zanetti era ben chiaro: guai scoprirsi con questa Juve di Thiago Motta, perchè quando ti alzi, i bianconeri diventano letali. Tirarti fuori dalla tua metà campo è proprio l’intendimento dell’allenatore italo-brasiliano, per poi colpirti negli spazi che lasci vuoti.
Zanetti l’ha studiata bene. Infatti la Juve non trovava sbocchi e fino al gol era stata noiosissima. A cambiare la partita è stata la palla rubata da Locatelli e data in verticale a Vlahovic, un pallone troppo semplice che la difesa del Verona ha letto in maniera pessima.
Ma c’era ancora tempo e possibilità di raddrizzare la partita. A tagliare le gambe al Verona è stato il secondo gol segnato dalla Juve. Una rete che non è frutto della grande “sapienza” tattica di Motta, assurto a nuovo profeta del calcio mondiale, così come sicuramente leggerete sui giornali nazionali oggi, ma dalla dabbenaggine di una difesa che gol così ne prende da sempre. E’ mia, è tua, è sua, una catena infinita di errori di posizione, di postura, ma anche semplicemente di mancanza di “garra”, di voglia di non prendere un gol così (vedere la chiusura di Tchatchoua col Napoli sull’errore di Frese per capire cosa intendo).
A questo punto frittata, fatta e gara in mano alla Juve col Verona che man mano perdeva distanze e convinzione. Col senno di poi, che è appunto del poi e quindi riempie le fosse, mi chiedo se non fosse meglio giocare dall’inizio con Tengstedt e qualcuno con i piedi buoni come Kastanos (o Harroui) invece del duo Mosquera-Livramento.
Era stato proprio Zanetti a spiegare pre Napoli che il danese è uno dei pochi ad essere arrivato per innalzare subito il livello e che quindi andava fatto giocare. Sono d’accordo, e infatti l’avrei schierato subito anche con la Juventus per lo stesso motivo. Mosquera, a cui voglio molto bene e che è un ragazzo generoso, è ancora troppo acerbo, ingenuo, limitato e in gare simili si vede chiaramente la sua inadeguatezza. Una spintina di Bremer, una spalletta di Gatti, difensori marpioni e per la Juve è stato tutto troppo facile.
Il risultato finale è ingiusto. Non parlo nemmeno del rigore causato da una scivolata folle di Tchatchoua, che spero abbia la conseguenza di “raffreddare” il mercato sull’esterno. Il 3-0 è troppo largo per la Juventus, i demeriti del Verona sono superiori ai meriti dei bianconeri, e questo alla fine è anche un bene. Vuol dire che c’è margine di miglioramento. Avremmo firmato per avere tre punti dopo questa partenza da brividi con Napoli e Juventus. Ma ora con il Genoa, inizia davvero il nostro campionato. Se dio vuole venerdì chiuderà questo folle mercato aperto con il campionato ancora in corso, un abominio sportivo partorito dalle solite menti malate che guardano solo ai profitti immediati e non al prodotto generale. Pensando di fare spettacolo e audience inficiano e penalizzano lo sport. Andrebbero tutti cacciati dal tempio, come fece Gesù, invece continuano a procurare danni alla nostra bellissima passione. Ma questo, me ne rendo conto, è un altro discorso. Noi che tifiamo il piccolo Hellas Verona, speriamo di andare a prenderci un punticino sul maledetto campo di Marassi. L’ultima vittoria fu con un gol di Alfonso Bertozzi. Un secolo fa.