Ho appena finito di riguardare i tre gol presi contro il Torino. Ho voluto rivederli a freddo, con calma, per capire. E quello che ho visto è andato oltre la rabbia che avevo a caldo. Una vergogna totale. Ma proprio una vergogna, cari amici miei. Ma non per gli errori. Per l’atteggiamento generale dei nostri difensori. Molli, deconcentrati, travolti dai loro pensieri, dalle loro paure. Il terzo gol ti fa voglia di prendere a calci la televisione. La follia di Dawidowicz che ha compromesso la partita, di spegnere tutto e andare a letto. Mi chiedo cosa ci sia che non va. Se è una questione di modulo, dei tre o dei quattro, dei movimenti, ma poi quando li rivedi ti chiedi cosa c’entra il modulo quando Coppola lancia indietro il pallone, Magnani è lento e distratto, Montipò è tra il cielo e la terra, accenna ad uscire, ritorna in porta?
Cosa c’entra il modulo se Dawidowicz spegne la luce e tira una gomitata in area all’avversario dopo che Montipò aveva già abbrancato il pallone, una volta tanto che era uscito? Cosa c’entra il modulo se Magnani che è quasi due metri e deve marcare Zapata è fuori posizione e salta da bestie lasciando che il colombiano colpisca il pallone indisturbato?
No, no signori miei. Qui purtroppo la faccenda è più grave. Qui si parla di atteggiamento di voglia di grinta, di attenzione: tutte qualità che il Verona non può non avere. Sarebbe sufficiente che Coppola, Magnani e Dawidowicz avessero metà della voglia e della grinta di Belahyane, ragazzino di vent’anni con due “cocones” foderati di cuoio. Piccolo e cazzuto, va persino a rubare palla al 90′ in area dopo una partita sontuosa rovinata dal trio Titanic. Un esempio che dovrebbe far salire la vergogna in coloro che dovrebbero essere i leader anche morali della squadra.
Poiché non è la prima volta e gli errori si ripetono in serie, è ovvio che anche Paolo Zanetti si starà facendo delle domande. Qualcosa deve cambiare, ma prima di tutto deve cambiare qualcosa nella testa di questi tre ragazzoni perché non ci possiamo permettere di buttare le partite in questa maniera. Juventus, Lazio e Torino. Sembriamo ormai delle fotocopiatrici anche nei commenti. Che rabbia, che rammarico. Giochiamo bene ma poi… gli errori difensivi. Basta così. Se non cambiano le teste, cambiamo i protagonisti. Com’è già avvenuto l’anno scorso a gennaio. Quando la rivoluzione fece pulizia e ci salvammo.