BANDIERA: probabilmente, da bambino, ne ho capito vagamente il significato più vedendo qualche film, anche di lega modesta, che non attraverso le parole del mio (bravo) maestro delle scuole elementari. Poi ho vissuto in pieno il periodo (1968 e dintorni) in cui la bandiera diventò un simbolo, strumentale o bistrattato, di fazioni politiche avverse. Penso di aver litigato più con “i miei” di allora (bistrattatori mancini) che non con gli altri. Un po’ ridicoli i “feticisti” del simbolo, un po’ “malsani” gli “spittatori” (da spit-n.d.g.) di ieri e di oggi. Comunque perfino i pirati la issavano per farsi riconoscere in un combattimento navale. Se per spaventare i nemici o le vittime, oppure per uno strano senso dell’ “onore” che hanno anche i malfattori, non saprei (…). Sta di fatto che provo per essa, la mia, finchè sarà il tricolore, una normalissima dose di rispetto che mi permetta un minimo di equilibrio civico e civile. Per gli “insani” ci sono terapie.
BANDIERONE: quello che vedo sventolare quando vado allo stadio è assolutamente la più bella cosa “superflua” dei novanta minuti di GIOCO. I miei undici braghèri in campo sono gli unici a rappresentare la mia passione per quel GIOCO. Ma quando il GIOCO sarà irrimediabilmente “truccato”…, air, aria, con mille ed una maledizione contro i disonesti che mi avranno rotto un passionale passatempo.
BANDERUOLA: dicesi di segnalatore della direzione del vento. L’ho visto spesso sui tetti delle case coloniche rappresentato da un gallo e non ho mai saputo il perchè di quel simbolo. Nell’attualità la “banderuola” è rappresentata da un cappone, a-pallico, a-ovarico (lo preciso solo per le “pari opportunità”).
BANDANA: in linea teorica dovrebbe essere una copertura cranica anti-solare ed insensibile alle folate di vento. Nell’attualità è stata dimostrata la fallacità di quella teoria.
BANDA: qui il discorso si fa “critico & equivoco”. C’è la celebre Banda d’Affori, la meno celebre Bandabardò, bande innocenti. Quelle criminali: la Cavallero, la Comasina, la Vallanzasca, la Maniero, al nord. La Magliana al centro. La mafia, la camorra, la n’drangheta , al sud. Non ci siamo mai fatti mancare nulla (Prandelli dixit).
Nel dialetto veronese gergale, il termine “bànda” assume anche un significato “ellittico ed elitario” 😮 : Femmina procace, vulva (vedi Beltramini-Donati, Dizionario Veronese-Italiano, Ediz. Vita Veronese MCMLXXX…1980 per i numerosi non scolarizzati di questo Blog). 😎