Dai su, non fate come el pìtaro della "Valbrembana" (E.T.), vi pare che mi metto davvero a disquisire su come uno saluta i suoi sodali.
Su questa cosa, e dovete fidarvi, la so lunghetta e non attacco solfeggi.
Mettiamola così: uno è un bellissimo (e costoso) luogo del Gargano dove sono stato quarant’anni fa e dove ho giocato a boccette per una settimana con Lodetti (quello che correva al posto di Rivera-n.d.r) e l’altra è un’Organizzazione Solidale che ricordo solo perchè nel 1969 vi apparteneva una ragazzotta con la quale ebbi una "relazione" platonicissima (credo l’unica della mia vita).
Uno che scrive qui, a cui l’ho confidato e quindi è tenuto al MAssIMO riserbo, qualche mese fa mi ha detto: "sei l’unico deficiente che non ne abbia approfittato".
Meglio così va là.
Io sono un "mancino", ça va sans dire, ma sinceramente mi rendo conto che si tratta di una semplice "semplificazione" per dire che io mi trovo "di qua" rispetto a qualcos’altro che sta "di là".
Mi pare una necessità per evitare una grigia pappa cerebro-politica che tende ad annullare qualsiasi differenza o che mette "vulva & penis" come baricentro universale di ogni azione del pensiero.
Però, che io mi ricordi (e mi ricordo benissimo), penso di non aver mai "salutato" nessuno a Pugnochiuso che non fosse un sodale o in un luogo di sodali medesimi.
Se lo vedessi fare in uno stadio, è solo un esempio era, lo troverei ridicolo, residuale, roba de nicchia, insomma un comico tentativo di "marcare" un territorio (l’evoluzione ha portato gli Humans a dismettere questo sistema che persiste invece nel mondo animale-n.d.g.) in un luogo, lo stadio, che appartiene invece a tutti quelli con gli stessi Colori.
Boh, mi pare che voler aggregare (senza battezzar gregari…) e nello stesso tempo voler "marcare" distanze, sia tendenzialmente sciocco.
Contenti pochi, scontenti molti, mi pare di tutta evidenza.
Dice: "e allora semo tuti stessi?"
Digo: "quello dell’uguaglianza è un principio del Divino e mi guardo bene dall’imitare, però rompere i cojones in un contesto di sostegno (ludico) a chi ci DOVREBBE rappresentare tutti è mefitico".
Dopo se crea casìn no…, se cria par NIENTE, se "rompe i ponti" (non che me ne freghi un granchè con taluni) e via discorrendo.
Rompere i ponti avendo una comune e forte passione, altro bel tema.
Io, ad esempio, li ho rotti con uno di "Mani Tese", solo perchè l’ho visto scrivere cose pesanti (ed ingiuste) su un mio caro amico, mica per un dissenso politico (su quello abbiamo ciòcado almeno una decina di volte senza nessuna conseguenza).
Però lo considero uno leale, magari (non lo so per certo) fa/ha fatto azioni più "esecrabili" ma non si nasconde nel mucchio e non è poco.
Io non sono un "mediatore" (lo ero per Professione-P maiuscola prego), da tempo dico ciò che penso e faccio ciò che dico.
Una libertà mica da poco, faticosa, tribolata, a volte ondivaga, mai completamente "conquistata", una linea di tendenza esistenziale tuttavia impagabile.
Rispolverando l’antico mestiere "propongo" questo come saluto "universale"
http://4.bp.blogspot.com/_lV3vWLdjdTs/TUBnyM03DII/AAAAAAAAACI/vS2fS5-xt64/s1600/1662_saluto_scout.gif.gif
Te pol mainarte.
Antologia "s-coreta" e en passant
http://www.youtube.com/watch?v=M2y4j7itopE
Peccato non aver trovato una clip di Angelo Lombardi, il cosìddetto "amico degli animali" (anni ’50), su come (mal)trattava in diretta televisiva il suo "aiutante negRo" di nome Andalù.
Memorabile una sua gaffe (ripresa da quel Gran Furbone-mitico- di Mike Bongiorno molti anni dopo):
Angelo Lombardi: "…dai Andalù, muoviti!!, mostra la ZANNA (d’avorio-n.d.r.) ai telespettatori…!"
Mike Bongiorno (dopo un’errata risposta zoologica o pittorica-boh- al Rischiatutto) : "ahi, ahi, siora Longari…mi è caduta proprio sull’uccello…"
Cordialità.
Traccia sonora: http://www.youtube.com/watch?v=11Y987Uf1wY
serendipity1947@gmail.com