NUTELLA

Informo che il presente Topic è SETTARIO, da "iniziati".
Astenersi (quindi) perditempo.

 

"Once upon a time, many many many, ma’na cifra of many years ago, at the beginning of the initiation of the mond, there was the CAOS.
One day, God (God is the nome d’art of Dio), God, who was disoccupated, had the folgorant idea  and so God created the NUTELL.
And God saw that the NUTELL was good, very good, very very good,
good’na cifra.
The mangiation of God was long, he manged one million of barattols of
NUTELL sfrutting the fact that God has not the Mamm that strills if
you sbaff too massa NUTELL…
And after this mangiation, God invented the water closed run, the cors in the gabinet insomm, and some NUTELL’s derivates like the brufols, the panz , the cellulit and ceter and ceter.
After di which (dopodichè) God invented Adamo and Eva and all the Paradis and God diss to Adamo and Eva:
"Now you have tutt in the Paradis, you can do everything, very tutt:
you have the permission to mange, to drink, to kiss, to scop;
nothing lavor, nothing affit, nothing concors of impiegats, nothing cods alla post…(omissis)…
There’s just ONE THING, one thing only, totally prohibited: THIS is the Nocciol, the alber of the NUTELL.
ONLY this alber is prohibited for you because the NUTELL is tutt for mi and also because i am God add you NOT!!
Sappiamo, più o meno tutti, come andò (mbah, senza la cara vecchia Dotrina c’è il forte rischio che molti NON lo sappiano-n.d.g-nota del gaz).
Quello sopra è un "abstract" tratto da un libricino di Riccardo Cassini editato nel 1993 dalla Franco Cosimo Panini Editore (oggi introvabile).
Si compone di una serie di racconti brevi in lingua Inglese, Latina e Spagnola "maccheroniche" del tipo: De inutilitate nascondimenti barattolorum NUTELLAE ab Illusibus Mammibus; od ancora: Veras Tavolas Leggiorum NUTELLAE, di cui riporto il I° : NON AVRAI ALTERAM NUTELLAM ALL’INFUORIBUS MIHI (Hoc comandamentum significat quae nos cum ereticis blasfemibusque di Ciaocrem manco ci parlamus).
Comicità semplice ma non sempliciotta, talora arguta e che funziona come quei casi in cui ti trovi a parlare con uno specchio che ti risponde (?) con sincerità brutale.
Ricordo ancora la sorpresa quando in un Nakumat di Mombasa (un enorme supermercato a livello Esselunga), frequentato solo dalla borghesia
medio alta Indo-Araba, mi trovai di fronte ad uno scaffale di Nutella (con tanto di logo gigante), INTERAMENTE dedicato a questa e separato dagli altri (prezzo TRIPLO del nostro).
Giorgio Gaber nella sua splendida "Destra-Sinistra" ad un certo punto canta "…la cioccolata Svizzera è di destra…la Nutell’è di sinistra…".
Hoddhjo!…ed io che OGGI mangio solo "Lindt"(extra-noir-!?-,fondente 80%)…sono forse un mutante in mutande…?!?
No, no, noo…io sono in realtà NUDO (non come il Re era…) perchè
sono PURO e non intravvedo in ciò peccato.
Qualcuno (molti) di voi mi fanno invece un po’ "senso", ancorchè vestiti (anche quelli che vivono lontano e non ho mai incontrato di persona…).
Non si può avere proprio tutto dalla vita, anche se io lo ebbi.

http://www.youtube.com/watch?v=ubKNXXwRnOY

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SETTE

7 x 7 = 90
La numerologia non c’entra e neanche l’ "Indo-Arabico" Fibonacci.
Temo le "sette" come nient’altro al mondo cono/scono-sciuto.
Le Piaghe d’Egitto furono "solo" sette.
Anche le "sorelle" che ci fecero fuori il nostro Enrico Mattei erano
sette.
Pure e semplici coincidenze, ho detto che i numeri non c’entrano.
L’etimologia del termine "setta" non sarebbe poi tanto male, anzi il
differenziarsi dal "pensiero (?) dominante" o dalla ortodossia è
quasi sempre l’indice di una buona sinapsi cerebrale.
Il COME ti differenzi e PERCHE’ lo fai, non è però secondario.
Infatti più che "deviare" molte sette DERAGLIANO con danni
(cerebrali) collaterali mica da scherzo.
Sarò lapidario ed avviso subito che, in quanto "titolare" (come ama
definirmi il Passante), NON farò riferimenti SPECIFICI (nominali).
Voi siete invece liberissimi, naturalmente.
Stavo bighellonando sul Listòn e dintorni (pieno centro Città per i foresti che, com’è noto, per me sono anche quelli nati e cresciuti
"fuori Mura"), quando ho osservato che al posto di un centro d’arredamento di lusso, ha aperto i battenti una filiale di una nota (ed assai discussa) "organizzazione" che la stampa di ogni Paese e di qualsiasi orientamento politico, definisce (o ha definito) "settaria" ed in alcuni casi "pericolosa e plagiante"(come minimo).
Conosco i prezzi di mercato del centro città e vedere un trecento metri quadrati (solo per il fuori-suolo), lindo e (falso)"spartano" arredato, mi ha un po’ sorpreso (beh insomma, gnanca tanto…).
Il nome del fondatore/commodoro di quel "club-chiesa-setta" viene talora confuso con quello del noto Regista di "Cocoon" e "Apollo 13", e c’è un bel po’ di materiale (non edificante) sul suo conto in Internet.
Conosco l’osservazione critica che molti fanno in proposito: come fai
a parlare di una cosa che "non conosci" non avendola mai frequentata?
Vero, verissimo.
Si da il caso che in molti "club-chiesa-setta" NON è poi così difficile entrare, è USCIRE che spesso è IMPOSSIBILE e quando ci riesci hai quasi sempre una "coda" (papèsatanaleppe?) di conseguenze.
Anche su questo c’è una ricca documentazione, specie sui drammi vissuti dai membri delle "sette fai-da-te", dove la Massima Autorità
(generalmente un SantONE e quasi mai un Santo "normale" o un
Santino-n.d.r.) è SEMPRE FISICA, ed un "motivetto" spesso c’è, ‘azzo
(?) se c’è!
Annoto di passaggio che l’uscire pubblicamente (…), ad esempio, dalla Chiesa Cristiano-Cattolica, da almeno un secolo, comporta SOLO
"problemi" con la propria Coscienza.
NON mi pare una differenza da poco.
Ho fatto un’esperienza INDIRETTA ma non marginale con una "chiesa-club-setta", una trentina di anni fa: vigliacco se c’era qualcosa di "chiaro"!
E si parlava di "business" mica di mistica trascendentale…
Basta così per ora, non prima però di informarvi (?!?) che anche a VERONA esiste un "club-oratorio-(sei)settA(members)" dal pensiero DEVIATO.
Si trova in un "quartierino" a Nord-Ovest della Città,"confuciani", "cinesini", talora "mariuoli", un po’ tra il barùca e il taròca.
Niente di pericoloso.
Soprassedibili.

 

Un ultimo avvertimento: state attenti a chi bussa alla vostra porta,
molti vi promettono un "paradiso" a-sessuato.
Ma…ma… ma che Paradiso è senza "l’altra metà del cielo?!"

http://www.youtube.com/watch?v=cJpB_AEZf6U

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SEI

6 è un numero.
66 è un mio personalissimo traguardo a breve
666 è il numero della Bestia descritta nell’Apocalisse e non mi
riguarda.
SEI è anche la seconda persona singolare del verbo ESSERE.
Viene usata da terzi nelle più svariate forme: SEI un cretino, SEI
furbo, SEI senza palle, SEI tosto…
Ed uno con quello che gli dicono un pochino i conti li deve fare.
C’è chi può fare spallucce perchè la boa temporale l’ha già passata d
a un pezzo ed è sulla via del "ritorno" (ricordo sempre le simboliche immagini finali di 2001 Odissea nello Spazio di cui abbiamo già parlato), e chi invece si trova a dover fare i conti con quel "SEI" perchè fino ad auna certa età rischi di "diventare" (e sentirti) quello che ti dicono, tuo malgrado.
E’ TITANICA la lotta per trovare una sicurezza interiore "autonoma" e
resistente alla confutazione di "come vieni visto" o di quello che ti risponde il tuo specchio, specie per chi avesse delle "brame" come la Regina (Crimilde?)
http://www.roccioso.it/bambini/bianca04.gif 

Noto di striscio che se hai delle "brame", nè il tuo specchio nè i "cortigiani" (sempre vil razza dannata era) alla lunga ti sono di aiuto.
Beh, c’è un tipo che pare aver risolto (?) il problema, si chiama SAM
KEMKLE.
Costui si è ripreso con una telecamera durante gli ultimi trentacique
anni di vita (è ancora vivo e pare la cosa lo diverta molto), quindi in un certo senso sa quello che era e che è senza bisogno che glielo spieghino gli altri.
Ho trovato la cosa semplicemente curiosa che mi ha fatto riflettere sul
mio rapporto con le fotografie.
Io mi guardo ed in esse e NON mi riconosco, nemmeno con la più recente.
Credo di aver capito "l’antifona": io sono quello che sarò domani,
quello che ero "ieri" è nella memoria (forse) di chi mi ha conosciuto.
Insomma sento di avere un passato (gnanca mal dal resto) ma mi aiuta
pensare OGGI a fare qualcosa per il FUTURO.
D’altronde se non sei Dante e Leopardi, che sapevano BENISSIMO di
scrivere cose che sarebbero sopravvissute a loro, idem dicasi per Fidia, Michelangelo e Rodin (che non è il Roger era…) ma questo

http://www.supernight.it/img/sfondi/big/1178898963Il_Pensatore,_Auguste_Rodin.jpg
se non sei Miles Davis, devi pur pensar di fare qualcosa che ti
sopravviva, almeno OLTRE il giorno del tuo funerale nel quale tutti (o quasi) ti ricordano come "brava persona in fin dei conti".
Terribile sarebbe lo scoprire che SEI come Truman Burbank
http://www.youtube.com/watch?v=1NG95gJS4_s
e che la tua vita è stata tutta una finzione, una soap-opera, la tua
vita in diretta o etero-diretta.
Un po’ come la vita di coloro, donne e uomini, che pensano di
esistere o essere esistiti solo "in funzione di…altri", marito/moglie, maraie, partiti, sette (?!?).
Terribile, ingiusto, NON vero, e non occorre essere Cristiani per
capirne l’abnormità del peso esistenziale.
Ricordo ancora, e spero non ci sia più, che esisteva un’Associazione
Nazionale Mogli di Medici (?!?!?!?), un associazione che proclamava un’identità in quanto…moglie di un Medico. Un po’ come l’Associazione Dentisti Dantisti ridicolizzata da P.P.Pasolini nel film "Uccellacci ed Uccellini" (1966)

http://www.youtube.com/watch?v=BTUMwMkYvS0

Una presentazione "troubador" del film ancora insuperata.
Vale in una certa misura  anche per il Tifo: se non senti anche una Passione INTIMA per la
tua Squadra (el VERONA per ovvissime ragioni) e la proietti solo nell’apparteneza ad un gruppo, hhmm…quella Passione (in quanto Passione) dura minga, dura poco o si trasforma in qualcosa di trasfigurato.
I Beatles no, come Band di Mito hanno vissuto nello specchio delle
masse yeah-yeah, ma quando si sono separati hanno cominciato a conoscere qualcosa di se stessi.
Come dici?
Non si è capito na mazza di quello che volevo dire?
Beh allora SEI proprio un mona!

soundtrack: http://www.youtube.com/watch?v=AzN0mMx-sJg

RINUNCIO A Satanik ED ALLE SUE POMPE.

Titolo orrendo e becero, lo so da per me senza che nessuno (?) lo chiosi.
Fa comunque parte di una mia sottile (??) e sotterranea (??) polemica editoriale sul "fascino dei titoli" con un contenuto privo di contenuto.
Il messaggio è nel titolo…, questo vorrebbero i nemici (?) della carta stampata e degli articoli di "approfondimento".
Resta in superficie, è il desiderio più o meno inconfessato di molti editori, nel profondo-profondo c’è "l’abisso" (che di per sè è una ripetizione- se la chiamassi tautologia perderei anche gli ultimi "fedeli" di questo fregnacc-space).
Di Satanik non parlo, lo farò forse in un Topic apposito.
Sono un ex-espertissimo di fumetti, tutti, NESSUNO escluso, fino a quasi tutto il 1970.
Stavo adirittura costruendovi una "carriera" sopra, interrotta bruscamente per un accidente-incidente.
"Tranche de vie", altra storia.
Il Satana, il serpente del male, cui mi riferisco è quello che ti sta intorno senza che tu te ne accorga.
Può avere le sembianze di un "amico", un collega, una faccia qualunque e ti morde perchè sei a "mani basse", più che indifeso,"alieno" al mezzuccio carriestico, blandente, finalizzato esclusivamente all’affermazione di te stesso, in una parola finto.
Pensaci sopra "Giacomino", quante volte è capitato anche a te di essere morso (o di averlo fatto…)?
Tra i "serpenti" escludo categoricamente quelli che insidiano la/il tua/tuo partner.
Se appare una difesa d’ufficio (?!) non me ne frega niente, per "certe cose" in un ambito adulto si è sempre in DUE.
Se tuttavia usi anche qui sistemi falsi & "velenosi", sei serpe, altrimenti farai SOLO i conti con la tua coscienza.
– Dice: "…maa gazza mi spieghi (?) il senso di questo Topic…?"
– Dico: " se cerchi sensi (?) cambia Blog"

Sempre vostro, "Hattori Hanzo".

Soundtrack: http://www.youtube.com/watch?v=MrOjTMWf5eM

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Da Marziano CAPELLA a BRAULIO

Non ho mai studiato Filosofia ma so che Capella Marziano appartiene alla storia di quella disciplina, sebbene come figura minore.
Mi risulta che nessuno, nei millesettecento anni a seguire, lo abbia mai voluto ricordare tramite l’anagrafe (nella mia cerchia di umani ci sono tuttavia- e purtroppo- parecchie teste "a capèla" e -forse-uno/due bravi "marziani").

Al "Red", un ragazzo che mi è molto-molto caro e che vive da anni in un’Isola Caraibica, è nato un figlio che mi ha mostrato, con sereno orgoglio, tramite la WebCam Skype (quando si dice la tecnica davvero al SERVIZIO degli uomini…).
Lo ha chiamato MICHAEL BRAULIO.
La sua giovane (e bella) moglie ha scelto il nome Michael perchè M.Jackson era il suo cantante preferito e perchè ha conosciuto suo marito ballando una sua canzone.
http://www.youtube.com/watch?v=-Yv3BUzsrN0
Braulio è stato scelto invece dal "Red"
http://www.gustovaltellina.it/upload/products_/277/img/503-amaro_braulio.jpg
foorse, e dico forse, per ricordare un po’ anche lo scrivente che lo introdusse a quel piacere una quindicina d’anni orsono.
E poi Braulio mi pare che suoni bene in Lingua Hispanica visto che quel nome gira.

Qualche problema? 

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UN CALCIO (al volo) ALLA POLITICA…

FERMI LI’!
Conosco (e amo) il primo e rispetto (con tribolazione) la seconda.
La notizia è di ieri ed io, che po’ son sempre el Dominus era, che no se sbajemo, la trovo adatta a sto "salottino di snob".
Neanche fossimo in una Sceneggiata Napoletana dove TRE sono i personaggi tradizionali: "Isso (lui) e Issa (lei)", il candidato per le prossime elezioni a Sindaco di Bologna per il Partito Democratico, Virginio MEROLA (!!!), dopo aver vinto le Primarie del suo Partito si è augurato in un’intervista…"che il Bologna torni (!?!) in Serie A…", facendo così la parte (fondamentale nella Sceneggiata di cui sopra) di "O’MALAMENTE".
Pur NON considerando il mio Sport preferito "the ass hole of world", confesso che la notizia mi ha un po’ "scosso".
Conosco piuttosto bene Bologna per essere assolutamente informato che anche nella borghesia "Rossa" il Calcio (con la Musica ed il Cinema) è un argomento da "struscio" quotidiano.
I Bolognesi (con i Fiorentini) poi sono poi tra i Maestri di quella raffinata arte che è il Cazzeggio e quindi mi sono detto: "ohibò…!?…ma con chi cat_so ha parlato il Merola in questi ultimi tre anni…?".
E’ un TEOREMA ASSOLUTO che per uno che fa OGGI Politica in questo nostro Paese è praticamente impossibile che non senta parlar di Calcio (anche occasionalmente) da chi gli sta intorno.
A Bologna poi, da tre anni tornata in Serie A dove ha militato per oltre cinquant’anni dal dopoguerra (con uno Scudetto) e dove vi è stata pochi mesi fa una crisi societaria drammatica, mi pare PURA fantascienza.
Non sono molto amante dei "politicos" (ad ogni livello era…) che USANO una cosa "intima & sensibile" (a dispetto dello svolgersi in uno Stadio il Calcio ha ANCHE quelle caratteristiche, arda tì…) per catturare una qualsiasi benevolenza elettoral y popular.
E’ altrettanto vero tuttavia che è anti-democratico che un "politicante praticante" debba occultare la sua passione per rispondere a canoni, non meglio precisabili in questo caso, di political correctness.
Ma poi…, Merola, Meroolaa, Merooolaaa…dovresti fare (condizionale a sto punto assolutamente obbligato) il SINDACO di Booloognaa…, hostjia, non il Presidente della BCE (Banca Centrale Europea)…!
Devo costatare, con profondo rammarico, che anche la "Mancina"…non è più quella di una volta (ma questo io, e ripeto io, lo sapevo già era…).
Comunque Sport (o Spettacolo) & Politica è un "business" fenomenico che è arrivato piuttosto tardi in Italia rispetto a quasi tutti i Paesi del Mondo.
Fino ad una ventina d’anni fa i candidati politici che venivano da quell’ambiente FLOPPAVANO clamorosamente alle elezioni e francamente di questo fatto un po’ me ne facevo (intimo) vanto.
Neanche questo adesso.
Diceva bene la mia Mamma: "…l’è na val che se bruza…".
http://www.youtube.com/watch?v=DuJnzXEINVc

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RIFLESSI IN UN OCCHIO D’ORO…

http://www.youtube.com/watch?v=Y9YhKIpZPt8&feature=related

In tre anni di vita di sta lavagnetta di Topic DEDICATI ne ho fatti pochi-pochi.
Ma qui c’è di mezzo il qUORE ("reale" & VIRTUALE).
Prima di quel film (assai sottovalutato) non avevo dei miti sessuali per qualcosa di non TOCCABILE (e una diva del cinema non lo è).
A dispetto (?) di quello che si pensa correntemente, negli anni ’50 e ’60, specie nei quartieri popolari, c’era una sessualità molto ruspante (e di questo dovete fidarvi sulla parola…).
L’età che mi ritrovo, accompagnata da "curriculum formale…"-matrimoni, fidanzamenti, varie & eventuali, regolarmente "consumati" (non usurati era)-, mi permette di dire senza enfasi alcuna che avevo sei/sette anni quando pronunciai (in privato e questo CONTA) la fatidica frase: "…se mi fai vedere la
tua io ti faccio vedere il mio…".
E non si trattava di bambole o soldatini.
Da quel momento "lì" la strada è stata abbastanza in discesa.
Poi arrivò LA GATTA…, lei Elisabeth "Liz" Taylor, col suo bagaglio
di sessualità debordante e PERCEPITA, finissimo (il volto), "trojesco" il corpo ed il temperamento, come nessuna più dopo di Lei.
Con grande "prouderie" (all’epoca era esattamente così) i giornalisti facevano trapelare tra le righe queste ultime QUALITA’.
Oggi van giù di BRENTONE e non oso (te pol mainarte!) immaginare che cosa si scriverebbe su di lei.
E’ la prima e l’ULTIMA donna di cui dissi (pensandolo
davvero…): PAGHEREI per una notte con Lei.
Avevo vent’anni (…), ero un tipetto "piazoso", discretamente brillante, cultura nella media, pochi problemi.
Oggi non caccerei ‘na Lira (Euro) per realizzare un "sogno" come quello.
Liberi (tutti) di pensare che la Lira non ce l’ho o che al massimo potrei fare compagnia a Liz solo… "suonandola…"

http://www.youtube.com/watch?v=n-2rPdU5ecw

Un giusto finalino come da "Eloquenza del Volgare".

VORREI TANTO FARE LO “Spacciatore” PER VOI…

 

http://www.youtube.com/watch?v=ukeHdiszZmE

Forse una delle più forti e "delicate" rappresentazioni sceniche
della PAURA.
Indimenticabile ed indimenticata.
La PAURA, madre certa (come lo sono tutte le madri) di ogni
genere d’ANSIA, individuale e collettiva.
Qualche volta mi ritrovo a pensare "io non ho paura", ma temo sia
solo una collaudata capacità di auto-suggestionarmi.
Forse perchè so "rollare" meglio le mie sostanze
ENDOCANNABINOIDI(?!?!), massì dai le mie Endorfine.
Le abbiamo tutti, le usiamo tutti, sono una sostanza del tutto simile
alla marijuana ed all’hasish.
Però il loro uso NON E’ SANZIONABILE, anzi è assolutamente
"incoraggiato", dal momento che sono utili e naturali perchè…
prodotte dal NOSTRO CERVELLO!
Fidatevi, non è un’opinione.
Gli Psicologi (più che gli Psicanalisti) sono degli ottimi
"spacciatori" di quelle sostanze, sanno rimuovere quella sorta di
auto-embargo che spesso facciamo sulla nostra produzione, sanno
trasportare la "merce", sanno verificare se è di buona o non adeguata qualità 
(uno Psicologo non usa MAI il termine "scadente"), sono come
un taxi, fai la tua corsa con loro, li paghi (salati…) scendi e te
ne vai (magari con altre ansie, ma questa è TUTTA n’antra storia…).
Ovviamente per PRODURRE BENE quelle sostanze occorrono "tecniche"
complesse ed assai elaborate, ma sta lavagnetta vorrebbe evitare di
farvi trovare la "pappa pronta", quindi arrangiatevi un po’ da soli.
Ma un suggerimento, e GRATIS!, posso darvelo:
MENO PENSATE e meno avrete bisogno di quelle sostanze (per non
parlare del tempo "libero" in più che avrete…).

"…sì CANTALA per me Hal…"

http://www.youtube.com/watch?v=UMXJ8m8XLd0

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Una domanda INGENUA e forse un po’ IDIOTA…, comunque ho entrambi i requisiti per farla.

Ho visto da poco "Social Network", un film dall’angolazione abbastanza negativa nei confronti di Facebook, o per meglio dire sul suo "creatore", Zuckenberg, ma non è questo che m’interessa.
Chi vuole se lo guardi anzi meglio se lo fa, visto che OGNI film è "fitness" per la mente, perfino le bojate pazzesche (e comunque quello sopracitato non lo è).
La mia curiosità, che giro agli eventualmente interessati, è quella di comprendere la "compatibilità" tra una tendenza di tipo Sociale (non è solo un fenomeno dell’Italia) che tende a "metter paletti" (cittadini, regionali, macroregionali, nazionali) un po’ dovunque e l’adesione ad uno dei meccanismi COMUNICATIVI(!), Facebook, più "globali" mai visto sino ad ora.
So benissimo che esistono degli "steps" per rendere il suo uso "circoscritto", la qualcosa però ha del paradossale dal momento che basta conoscere, anche elementarmente, un paio di lingue come l’Inglese ed il Francese per essere (teoricamente) ON-LINE con circa settanta milioni di "teste" sull’intero globo.
Avendo già utilizzato oltre il QUADRUPLO dei caratteri di scrittura ammessi(…sono 140…) su "Twitter" (l’altro grande social network di Internet) mi fermo qui.
Aggiungo solo che so come è strutturato Facebook e che non ne "soffro" la concorrenza, il "mio pubblico"  appartiene a chi lo sa prendere(?!) meglio.
Avrei voluto parlare anche della teoria dei "sei gradi di separazione" (tra me e voi…), ma mi sembrano pochini ed un tantinello "offensivi".
Per me ovviamente…

Guidance: http://www.youtube.com/watch?v=6WBxm_BPqNo 

Soundtrack: http://www.youtube.com/watch?v=ne7fPpxAnuM 

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BASTA! BASTA! BASTA! SCENDO IN CAMPO!

 

 

 

 

 

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