Potrei lasciare questo spazio bianco. Dopo nove gol presi in due partite, che vuoi dire? Disquisire di puro calcio nella situazione in cui versa il Verona mi sembra surreale, a meno che non si voglia imitare quel giornale che alla vigilia di Verona-Napoli esortava i gialloblu a tirare fuori la grinta. Il presidente sta vendendo tutto il vendibile, lo spogliatoio è distrutto, ma si parla, restando seri, di “grinta”. E poi ci si chiede perché i giornali non li compra più nessuno…
Potrei lasciare questo spazio bianco. Perché di Marroccu ha già detto tutto Cellino (“un errore averlo ripreso”), del quale ogni cosa si può pensare ma non che non sappia fare calcio. Peraltro il sottoscritto aveva espresso forti riserve sul direttore sportivo del Verona ancora prima che firmasse. Mi chiedo solo: con quale credibilità può restare un dirigente che, forse credendosi Moggi senza avere peraltro un grammo del suo carisma e delle sue capacità, andava a spacciare per incedibili giocatori che erano già sul mercato e che, se permettete un giudizio anche rispetto alla cifre emerse, non sono nemmeno stati ceduti bene?
Ma è chiaro che il problema sta sempre a monte. Più volte e per più anni ho sottolineato i chiari di luna della gestione Setti, piuttosto volubile sul piano finanziario: prima danarosa, poi pauperista (leggi periodo Fusco), poi in risalita (con D’Amico, Juric e Tudor) e ora smobilitante. Verrebbe da chiedersi il perché…Non c’è una logica sportiva (avevi consolidato e creato un club di medio livello in A e ora che fai, cancelli tutto?), fatico però a trovarne anche una economica. Ma certamente avrà dei limiti lo scrivente…
In questo malinconico scenario, fa tenerezza l’allenatore, quel Cioffi i cui lai disperati ormai si palesano senza più inibizioni: “E’ da giugno che aspetto giocatori importanti”; “l’addio di Caprari non era previsto” eccetera eccetera. Nel suo piccolo (molto piccolo) sembra Draghi al Senato durante la fiducia, quando il premier, probabilmente stanco dei litigi, ha fatto di tutto di tutto per farsi cacciare attaccando frontalmente i primi due partiti per peso parlamentare. Certamente le proteste di Cioffi non lo rafforzano, non a caso è già dato a rischio esonero.
Potrei lasciare questo spazio bianco, ma non lo farò. I mass media hanno il dovere di vigilare. Senza retorica, il Verona è innanzitutto un bene della città. E non ci si può approfittare nemmeno della passione dei tifosi, che ci sono e ci saranno sempre. A Setti loro chiedono il giusto: qualche enfatico cerimoniale in meno (peraltro fatto male) per presentare le maglie e una squadra dignitosa.