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PER BLINDARE JURIC SERVE UN PROGETTO SERIO

Dopo aver ciccato i precedenti due tentativi, Setti ha finalmente trovato l’allenatore giusto per l’Hellas Verona. Facendo una scelta rischiosa e controcorrente il presidente del Verona ha avuto stavolta il fiuto che gli era mancato in passato. Juric è semplicemente perfetto per la piazza scaligera. Ha una comunicazione vera, senza fronzoli, diretta. E’ schivo e pienamente coinvolto nel Verona, è realista e concreto. E’ aziendalista il giusto, ama la chiarezza. E’ merito suo se è tornato l’entusiasmo e se tanti giocatori si stanno valorizzando.

Uno così non bisogna perderlo e proprio Setti dovrebbe essere il primo a saperlo. Non è vero che un allenatore vale l’altro, che morto un papa se ne fa un altro. Abbiamo ancora davanti agli occhi quanto sia stato difficile il post Mandorlini e che grado di scoramento, dopo Pecchia, ha creato la gestione di Grosso. Setti non può sprecare questa occasione lasciandosi sfuggire Juric a fine anno.

Ma come si trattatiene qui un allenatore così bravo? Come potrà il Verona vincere la concorrenza di qualche grande che inevitabilmente, se continuerà così, busserà alla porta di Juric? Credo che due siano gli argomenti. Il primo è che comunque Juric avrà un debito di riconoscenza nei confronti di Setti che lo ha voluto fortemente sulla panchina del Verona. Ma il secondo, e più importante, sarà il progetto di crescita che il presidente sottoporrà all’allenatore croato. Non si parla della luna nel pozzo o di sogni irrealizzabili ma di costruire, un ciclo usufruendo di quelle plusvalenze che Setti si sta accingendo a fare (Amrabat in primis). Un banco di prova importante per Setti e la società.

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