Se il Verona avesse segnato la metà delle palle gol create con il Cagliari avrebbe sicuramente vinto la gara contro i sardi. Partiamo da questa semplice premessa per spiegare quello che è successo al Bentegodi. Facile dunque spostare l’attenzione sugli attaccanti del Verona che, Kalinic a parte, qualitativamente non sono di grande livello. Il problema è strutturale e di mercato come da tempo si dice e si scrive.
Ma credo che dopo due anni di Juric sia anche riduttivo parlare solo della qualità degli attaccanti. La versione migliore di questa storia credo l’abbia data oggi Marco Gaburro in trasmissione. Quando ci ha richiamato ad una riflessione che non sia solo di “pancia” riguardo l’attacco, la qualità degli attaccanti e gli errori. Dice Gaburro e concordo pienamente con lui, che questo sarà sempre un problema delle squadre di Juric visto il grandissimo lavoro che l’allenatore richiede alla punta centrale. Tanto è vero che lo stesso Juric, da me più volte chiamato a rispondere sul tema (quanti gol ti aspetti da Kalinic?) ha sempre cercato di alleviare la pressione, spiegando che a lui interessa più un tipo di lavoro che non i gol. E del resto: cosa avrebbe dovuto dire allora Gasperini (definito da tutti il maestro di Juric) dopo Atalanta-Verona? Certo, noi abbiamo raccontato l’epopea gialloblù di quella partita, spostando l’attenzione sui meriti del Verona, ma se fossimo stati un tifoso dell’Atalanta non avremmo dovuto non parlare degli errori sotto porta degli attaccanti. E di certo a Bergamo non ha sbagliato il povero Di Carmine, spesso ingiustamente (anche dal sottoscritto…) messo sul banco degli imputati, ma un certo Ilicic e un certo Zapata. Insomma dice Gaburro: errori così saranno sempre congeniti nel Verona perchè è durissima per un attaccante arrivare lucido dotto porta dopo aver pressato ogni avversario e dopo aver partecipato in modo così intenso alla manovra offensiva. E’ pur vero che, grazie a quel lavoro, il Verona crea, come l’Atalanta, decine di occasioni da gol e che quando ci sarà la giornata giusta sicuramente il risultato potrà avere anche una dimensione molto importante.
Intanto però godiamoci i progressi di una difesa dove ormai Juric sa di poter contare ad occhi chiusi. Il Verona ha la miglior retroguardia del campionato e questo aiuta moltissimo il fatto di aver segnato sul campo solo 10 gol (togliendo quindi il 3-0 a tavolino con la Roma). Infine: non sputiamo su questo pareggio con il Cagliari. A guardare i massicci investimenti che il presidente Giulini ha fatto anche in questa stagione rispetto a quelli di Setti non ci doveva nemmeno essere partita. Invece con questo punto l’Hellas sale a 16 a meno 24 dalla salvezza. Ed è ciò che è più importante, credetemi.