MONTIPO’ 4 Se ne torna a casa con cinque pappine sul groppone, uno paio sicuramente figli anche della sua scarsa reattività. Rimane imbambolato in almeno due gol e non è accettabile, al netto della strapotenza dell’Atalanta che in campo sembra averne 22. Non esce quando deve, e questa volta anche tra i pali si riduce a una presenza passiva.
DANILIUC 5Tutto sommato parte anche bene e concentrato. Ma basta uno strappo di De Ketelaere per far suonare il classico “tilt” dei flipper. Si fa saltare dal belga sul gol del vantaggio atalantino. Poi è una rumba senza fine, tant’è che Zanetti decide di invertirlo con Ghilardi e metterlo su Samardzic. Ma ormai i buoi sono abbondantemente scappati.
VALENTINI s.v. (dal 24° s.t.)
COPPOLA 4 Una timidezza che preoccupa, che non ti aspetti da un ragazzo che invece aveva fatto vedere di essersi perfettamente calato nei panni del leader della difesa. Al di là di qualche bell’anticipo di testa e qualche scivolata d’altri tempi, Retegue ne ha fatti quattro. Dire c Regala con Ghilardi il terzo gol Retegui
GHILARDI 4.5 Parte su Samardzic e il suo sembra anche farlo. Poi, per evidenti sofferenze di Daniliuc, va su De Ketelaere. Ma anche lui balla come Tony Manero, solo che la febbre è del pomeriggio, non del sabato sera. Mezzo voto in più rispetto al compagno di reparto, giusto un paio di uscite interessanti. Ma se la ricorderà a lungo questa Coppola.
TCHATCHOUA 5.5 Al fischio d’inizio è il migliore del Verona. Un paio di spunti sulla destra fanno pensare a un pomeriggio sempre di sofferenza, ma comunque gestibile. E invece, ancora una volta, la squadra ne prende quattro nel primo tempo. Non c’è partita e non è certo lui quello in grado di dare la scossa o di spezzare la superiorità schiacciante dell’Atalanta. Prova anche a fare il gol dell’orgoglio, ma il piede sinistro è quello che è. Due occasioni che poteva gestire meglio, ma almeno ce l’ha messa tutta.
NIASSE 4 Un manciata di minuti e si prende il secondo cartellino giallo in due partite (qualcuno gli spieghi che è il caso di darsi una calmata). Ma ammonizione a parte, non ci capisce una mazza, dal primo all’ultimo. Ederson lo mangia come si fa come una fetta di pizza bella croccante: si piega in due e via in un sol boccone. Sul gol del brasiliano fa quasi tenerezza. Per carità, ha fatto un pugno di allenamenti col Verona, le sue colpe sono inevitabili. Ma speriamo che questa lezione di calcio gli lasci qualcosa come esperienza professionale.
BERNEDE 5 Se Niasse affonda come il Titanic, con orchestrina annessa, lui va in acqua, ma si aggrappa a un salvagente. Inizia con buon piglio, ma quando le cose iniziano a marcare male, viene inghiottito dal grande nulla gialloblù. Sparisce dal campo, ma ogni tanto ha qualche sprazzo di vitalità che deve però scontrarsi con la dura realtà. Nessuna croce addosso, non sa nemmeno dove si trovi visto quanto è stato veloce e obbligato il suo debutto.
DAWIDOWICZ s.v. (dal 18° s.t.)
BRADARIC 5 Cuadrado non è più un ragazzino, ma la qualità non perde mai di brillantezza. Il colombiano spinge tanto e va spesso e volentieri sul fondo a crossare e il terzino gialloblù deve davvero faticare non poco per stargli dietro. Qua e là gli capiti di spingersi oltre la linea di metà campo, ma le decisioni finali sono spesso nove volte su dieci scellerate.
OYEGOKE s.v. (dal 18°s.t.)
SUSLOV 4 Il nostro unico fantasista oggi ha visto il mondo in bianco e nero, o in nerazzurro, se volete. I colori delle sue giocate si sono annacquati al primo gol dell’Atalanta, così come è successo a tutto il resto della truppa. Viene surclassato dagli avversari e questa volta non è riuscito nemmeno a metterci la grinta, che non gli è mai mancata. Vabbè, vogliamo pagina, perché ha tutto per poterlo fare.
LAMBOURDE s.v. (dal 34° s.t.)
SARR 4 Tante spizzate, tanti controlli non male. Ma poi un miliardo di passaggi sbagliati, a due metri dal compagno. Cioè, sono errori che non ci si può permettere, soprattutto davanti a uno schiacciasassi come l’Atalanta. Leggero, non di peso, ma come atteggiamento. Stai prendendo una passata clamorosa, cosa ti metti a fare i colpi di tacco??? Torniamo alla realtà, dai.
KASTANOS (dal 18° s.t.)
MOSQUERA 4 La buona volontà non gli manca mai. Anzi, potesse dispensarne un po’ a qualche compagno sarebbe una gran cosa. Però i limiti tecnici sono davvero sotto gli occhi di tutti. Un banale stop diventa un’impresa e anche quando non è marcato a venti centimetri dall’avversario di turno, va in confusione, manco dovesse scalare l’Everest. Ripeto, buona volontà 10. Ma lì ci fermiamo, almeno oggi.
ALL. ZANETTI s.v. Non mi sono mai sottratto alle critiche verso il mister che, secondo me, in alcuni momenti della stagione, è andato oltre emotivamente parlando. Rimane il fatto che ha portato il Verona a 23 punti e questo non dimentichiamolo mai. E’ la sconfitta nella quale ha meno responsabilità in assoluto. Perché se già stai tentando un’impresa e a boicottarti ci si mette la tua società, allora i discorsi cambiano. E bene ha fatto a mandare in campo Bernede e Niasse, senza cedere alla tentazione di mettere Dawidowicz o Kastanos. Perché così il re è nudo. E non è lui il re, ma una società che ha fatto nulla per dire “crediamo nell’impresa, ecco i giocatori che ti servono”. Non funziona così. Non è giusto che siano sempre gli allenatori a pagare. Ognuno si prenda la sua responsabilità e la lista sarebbe già bella lunga. Mister Zanetti, oggi, non merita alcun voto.