Sono le 8.45 precise quando il nuovo allenatore del Padova, Pierpaolo Bisoli, varca la soglia della sala stampa dell’Euganeo per l’ultima conferenza stampa prima della partenza della squadra per il ritiro di Masen di Giovo. “La puntualità prima di tutto – sono le sue prime parole, visto che l’appuntamento era proprio per quell’ora – ho notato con piacere che i giocatori sono già qui tutti e sono arrivati in anticipo rispetto all’orario stabilito. La cosa non può che farmi piacere. Nelle prossime due settimane lavoreremo sodo e voglio da tutti fino all’ultima goccia di sudore”.
Be’, direi che come inizio non c’è proprio malaccio. Puntualità, professionalità, possibilità per tutti di dimostrare all’allenatore che potranno far parte del progetto se solo si impegneranno come lui chiede, possibilità per chi proprio non si troverà col suo metodo di lavoro di chiedere di essere ceduto anche subito. L’incipit della nuova avventura biancoscudata, la terza di fila in Lega Pro, lascia ben sperare. Certo manca ancora qualcosa sul mercato ma il direttore generale Giorgio Zamuner ha già garantito gran parte della rosa all’allenatore per farlo lavorare bene fin da subito sul nuovo 4-3-1-2. Modulo che peraltro sarà tutt’altro che unico e immobile. “Ho letto i vostri articoli l’anno scorso e criticavate chi c’era prima di me perché non cambiava mai la disposizione in campo dei giocatori – ha sorriso Bisoli – ecco quest’anno mi criticherete perché cambierò troppo! Ma io esigo mentalità aperta da parte dei miei giocatori e quindi avanti così”.
Silenzio, parla Bisoli. E dopo Bisoli parla il nuovo presidente, Roberto Bonetto. “Difficile parlare di un miglioramento della posizione dell’anno scorso senza dire che puntiamo alla promozione diretta”. Anche in questo caso le dichiarazioni sono dirette. Non ci girano intorno insomma. Gli investimenti sono stati importanti e lo saranno fino al 31 di agosto, data di chiusura del calciomercato. Ovvio che chi quest’estate si è assunto la responsabilità di diventare azionista di maggioranza con il 70 per cento delle quote si aspetti risultati positivi immediati.
Sono queste le prime impressioni ricavate dal giorno della partenza. Impressioni positive. Di una squadra che tutto vuole fuorché fare brutta figura l’anno prossimo. Sotto tutti gli aspetti. Anche quello del modo di porsi alla gente. Perché in realtà c’è ancora una pessima figura da cancellare dalla memoria dei tifosi, ovvero la tremenda eliminazione per mano dell’AlbinoLeffe al primo turno dei playoff lo scorso maggio. In pochi l’hanno digerita e dimenticata. L’unico modo per spianarla dai ricordi è quella di sostituirla con un bellissimo inizio di stagione 2017-2018. Magari già in Coppa Italia il 30 luglio, giusto?