abcdefghilmnopqrstuvz

E’ la mia App, anche se non ho mai usato uno Smartphone, roba da siòri.
Adesso faccio un test di funzionalità.

CALDE son le donne di PescasseROLI.
E’ nella natura delle cose.
UN dubbio: DEFICit di quelle che vivono fuori da quella cittadina, oppure hanno un ENTE apposito che le aggiorna e tutela.

Funziona, funziona.
😎

EquivoCI…Equivo ci…?

Roberto Equivo è un interno di centrocampo, molto sinistro.
Talmente sinistro da sembrare quasi destro.
Si tratta di un chiaro equivoco che però crea una certa confusione, non c’è che dire.
Nessuno lo aveva mai sentito nominare prima, ragion per cui, qui a verona, era tutto un domandarsi “…ma Equivo ci?!…e dandocasssovienlo?…”.
Siamo, in grado di continuare la splendida tradizione degli “scoopz” di Telenuovo, versante Verona ( Padova è solo un espressione geografica, fonte Metternich che, in quanto facente di nome Klemens “il clemente”, omettette di parlare di Vicenza).
– E Venezia?
– E’ triste, mollto triiste (fonte Aznavour, che di nome fa Charles, come il poro John, centro-avanti della Juve negli anni a cavallo (?) dei ’50-’60, che veniva definito “il gigante buono”, che per usare l’attributo “buono” per uno juventino ci vuole solo il pane – da lì l’espressione “è buono come un tozzo di pane”).
Sì, maa…Roberto Equivo?
Ah sì, che sbadato (privo di badante-n.d.g.) che sono, mi dimenticavo lo scoopz. Dunque Roberto Equivo viene dalle “giovanili” del Perdas de Fogu, però calcisticamente cresciuto nel Patagonia Fubòl Club, versante cileno perchè gli argentini ce li abbiamo già.
Poichè l’età media degli abitanti di Perdas de Fogu è di anni 57.4, l’espressione “proveniente dalle giovanili” va presa con un po’ di tolleranza, altrimenti si diventa estremisti-integralisti e non sta bene, proprio non sta bene (e si vede pure).
😎

QUESTO NON E’ UN PAESE PER VECCHI…neanche la CURVA SUD del Bentegodi: solo SPARTANI!

… 😀 😀 😀
Sarà sicuramente un CASO ( 😀 ) ma l’unico posto al Bentegodi dove, per gli abbonamenti, non varrà la riduzione per gli Over ’65 è la Curva Sud.
Dunque solo “guerrieri” per quel settore, del resto il “logo” della campagna abbonamenti E’ un guerriero spartano, combattente, con tracce evidenti di lotta sul suo corpo.
Complimenti per l’acuto messagio sub-liminale Sig. Presidente Setti, d’altronde mi pare un logo assolutamente in linea col proclama annunciato al suo arrivo: “Voglio la Coppa Disciplina”… 😀 😀 😀
E le donne?
Niente riduzioni anche a loro: volemo solo Amazzoni! 😀 😀
E i bambini/ragazzi?
Per gli Under 16 c’è la riduzione: e andranno spartanamente educati immagino.
… 😀 😀 😀
Alè VERONA!

TANATOSI

Alt!
Stop!
Fermi!
Non sto giocando a “ciupa scondi” (nascondino) con il Sig. Sindaco della mia città, chè poi dopo le elezioni in provincia sarebbe da maramaldi ed io mai lo fui e non lo sono.
Io di politica veronese non sono più molto informato, almeno non più del civicamente doveroso, però il Sig. Sindaco aveva ai miei occhi, di ex-militante politico, una “virtù” assoluta: sembrava indistruttibile.
Non dico a fronte degli attacchi dell’opposizione (?), ma indistruttibile perchè, per oltre un decennio, ha resistito alla “fatwa” dell’ ex-paròn del suo partito (Bossi), che pare, ma forse è una leggenda metropolitana, ebbe a dire: “Tosi deve fare la fine di Cartagine, el gàà da essar copàà (politicamente)…”.
Pare invece che oggi sia l’assenza di un nemico che “te copa” (politicamente) a mettere in difficoltà i Professionals dela politica, forse perchè il confronto con le COSE (da proporre e FARE per convincere e vincere) è più complicato dello scontro “fisico”.
Ma sono fuori allenamento e la smetto qui.
Dunque, la TANATOSI dicevo, è la tecnica di occultamento che uso quando sono in crisi d’idee: mi fingo morto (magari mi riesce bene perchè è vero e non lo so) e spero che nessuno mi noti, mi insidi o mi attacchi.
L’ho vista praticare nel mondo animale (vedo molti documentari), nel mondo degli Humans è una cosa che vedi solo nei film…
Oppure la vedi praticata dal Vighini, cioè da qualcuno ascritto – con forzature notevoli – al genere Human, che prima di una partita di tennis mi mostra un ematoma alla gamba sperando in una sorta di mia “pietas” sportiva che non possiedo, e quindi lo maco per le feste.
E per i giorni feriali.
Non so se la TANATOSI sia un modulo da poter suggerire a Mr. Mandorlini, tipo: ad un cenno convenzionale, tutti gli undici Gialloblu (o solo blu, solo gialli o tutti neri, dipende dalla Nike di Samotracia…) si buttano a terra fingendosi morti, disorientando gli avversari, ma avendo noi in squadra Ebagua, che essendo un Africano non capisce un casso di tattiche e di moduli, ciapa la bala e va drito in porta fracando un perazo alla Juve.
Sogni, deliri forse (direbbe Amleto- Shakespeare).
Abbiate pietà di me come io l’ho (da sempre) per voi che trovate l’impulso di aprire questo Blog.
😎
p.s.:
capisco la difficoltà di argomentare sulla TANATOSI, però ricordatevi che su questo Blog, nella vita (teatro), nelle macchine (automobili), ciò che conta è lo “spunto”.

mail: serendipity1947@gmail.com

LA CAVERNA DEL GAZZA: Non ho più catene…

Purtroppo non ho mai studiato Fiosofia (di norma non si usa l’articolo e non si dice “LA” Filosofia, forse nel timore che qualcuno ti chieda: …filosofia de che…-n.d.g.).
Però sul mito de “La Caverna di Platone” ci ho imbastito la mia tesi di laurea, che tuttavia parlava di Cinema, un certo tipo di Cinema, quello dei “Divi” del Cinema americano degli anni ’80.
Siccome già a questo punto l’ottanta per cento dei visitatori occasionali non gliene fregherà di meno, e avrà già clickato “esci”, continuo imperterrito.
Preferisci la “comodità” (??) di restare incatenato con la faccia rivolta verso il fondo dela caverna sulla quale si stagliano solo le ombre di ciò che avviene alle tue spalle, o preferisci che un quasiasi “liberato”, che si sia fatto un’idea di ciò che si svolge fuori dalla caverna, venga a liberare anche te e poi chi s’è visto s’è visto e ciascuno per la sua strada?
Oddio rischio di perdermi…
Insomma sei disposto a fartela raccontare o sei disposto a sentire il dolore che ti provocherà la vista del sole, cui non sei abituato?
L’orgoglio dei più farà rispondere “…io voglio guardare in faccia la realtà…!”.
Io dico che non è vero.
Vi sembrerà strano ma il Topic finice qui.

p.s.:
Se dopo un Topic come questo “Don Gigi Win”, il Supremo Editore di Telenuovo, non mi esibisce, almeno, un cartellino giallo, posso davvero continuare a scrivere quello che voglio. 😎

mail: serendipity1947@gmail.com

Il titolo del Topic era…

LA MATTANZA

Cioè a dire quello che viene chiamato “femminicidio”.
Ma ho visto che l’argomento è trattato (anche un po’ bis-trattato) in un altro blog di Telenuovo, ed allora passo.
Non prima d’essermi posto qualche domanda:
1) ma quanti uomini stanno davvero riflettendo su questo fenomeno che non ha precedenti, almeno nella storia moderna del mondo occidentale?
2) quanti di loro si interrogano sul perchè di questo abominio?
3) che tipologia di risposte, eventualmente, si danno?
4) c’è qualcuno che ne prende solo atto pensando magari che si tratti di un “fenomeno” transitorio come il maltempo e che “ha da passà a nuttate”?
5) quanti pensano che “ci sono al momento (?!?) cose più importanti da risolvere?
6) è possibile sperare che di fronte a semplici (…) mal comportamenti di amici o conoscenti, che usassero una qualsiasi forma di violenza nei confronti della propria moglie, fidanzata, convivente o similare, si manifesti nei loro confronti una qualsiasi forma di fermo “dissenso”, mettendo anche a rischio quella (specie…) d’amicizia?
Ho due casi personali dove ciò (punto 6) è avvenuto.
In un caso, a domanda “perchè non ti fai più vedere?”, ho risposto semplicemente “perchè maltratti tua moglie anche in mia presenza e questo mi crea un grande disagio”.
Più visto.
Bene.
Nel secondo caso, più o meno della stessa natura, la risposta fu “fate i cassi toi”.
(Quasi) giusto, tuttavia aggiunsi che da quel momento, in caso di inviti collettivi, che avrei rifiutato, con la sua presenza, a domanda sulle motivazioni del rifiuto, le avrei date paro-paro.
Fatto.
Più visto.
Benissimo.

mail: serendipity1947@gmail.com

ENRICO CIACCI, il fratello di LITTLE TONY…

Se n’è andato uno dei peggiori e rispettabili cantanti della storia della musica italiana, LITTLE TONY, non c’era spazio per scrivere d’altro.
R.I.P.
Però il Topic inizia con Enrico (Ciacci) e non con il più famoso Antonio (Little).
Ma un motivo c’è.
Di chi credete che si parlasse, mezzo secolo fa, tra gli aficionados di musica, sul Listòn (roba da veci), o alle “cadène del Bar Motta” (Via Mazzini, di fronte a Louis Vuitton, rimosse da anni, fucina di pischelli e virgulti, tra i quali chi scrive)?
Di Little Tony o di suo fratelo Enrico?
A torto o a ragione, di suo fratello Enrico.
Perchè?
Semplicissimo: agli albori del Biit Veronese i “maneghi” (chitarristi solisti) erano più interessanti e ciacòladi dei cantanti.
E i primi pionieri veronesi che andavano a fare i provini per le “indie” (case discografiche-finte-indipendenti di allora) riportavano, esagerando, mirabilie di chitarristi sconosciuti (ed in realtà modesti) come Enrico Ciacci.
Come ottime voci soliste noi avevamo Dino, l’Avvocato Degani e Mario Poletti, amici del pais (anche se il Poletti l’è mantòan), bravi ma amigos, si cortocircuitavano (?) tra loro.
La prima voce che che ci stupì davvero, in una piovosa serata del ’65 in quel di Peschiera, fu un certo Fausto Leali, da me subito batezzato (con eccessiva enfasi) lo Steve Windwood italiano.
Comunque penso che sia sempre molto complicato (psicologicamente) essere “il fratello di…”.
Lo è è stato perfino per il (quasi) dimenticato Abele nei confronti di Caino.
Vi potete ben immaginare per gli altri.

Nota n°1:
quache volta il legame di parentela veniva sfruttato con “sagacia” (??)
Ricordo un concerto al Teatro Ristori (’64 o ’65) dove la “star” era tale Colin Hicks, presentato, a caratteri cubitali sulle locandine, come il…CUGGGINO 😮 di Tommy Steele, cantante inglese di notorietà meritata.
Nota n° 2:
io ho un fratello più giovane, di un bel po’ di anni.
Non ho mai capito se la considera una fortuna o una disgrazia.

mail: serendipity1947@gmail.com

Ho visto il SET con un Grande Attore…, sa l’ha vist cusel? Ho visto il SETTI…

Quattro o cinque anni fa scrissi un post sul blog di Vighini (su questo era “vietato” parlar di calcio-n.d.g) nel quale, polemizzando con qualcuno che teorizzava che una squadra di calcio era sostanzialmente “anema & core”, provavo a spiegare che fino a quando non ci sarà una linea “gerarchica” come quella di un’azienda, un’azienda particolare-questo lo concedo-,non si sarebbe andati da nessuna parte, se non per “botta di culo temporanea”.
Un Titolare ò Paròn, con o senza braghe bianche, che sappia far valere in ogni momento e nei confronti di tutti la propria “titolarietà”, un Direttore Generale e Responsabile dell’Ufficio Approvvigionamenti (detto Diesse) e un Direttore di Produzione (detto Mister).
Il prodotto viene esibito su di un rettangolo verde, ma il Cliente-Tifoso è di tipo speciale, almeno quello di Verona.
Esigente, ma anche tollerante (per passione), chiassoso, ma non iroso, fidelizzato al Marchio tranne trascurabili eccezioni.
Se non ricordo male il solo – ed allora vituperato- Pan y Balòn concordò.
Qualche “amigo” scrisse che di calcio non capivo nulla (come se quello che avevo scritto fosse stata “roba calcistica”), qualcuno più generoso scrisse “…sì va bòn…ma il calcio l’è na roba particolare…(senza spiegare il dove, il come ed il quando)”.
Ieri, al Vighini Show, il Presidente Setti ha fatto una performance da grandissimo attore (metodo Stanislawskij, grande interiorizzazione del personaggio e raffinata esternazione delle sue caratteristiche. Tutto deve apparire/essere più vero della realtà).
Dimenticavo di dire che il Presidente Setti è anche il Produttore della messa in opera dello spettacolo (quello che caccia la grana-n.d.g.), con tutti i rischi a suo carico.
Giù il sipario.
Applausi scroscianti per tutti i protagonisti di quest’anno.
Ma il prossimo mese d’Agosto ne comincia uno dalla complessità stratosferica (nel genere ovviamente) e quindi in bocca al lupo e crepi il lupo.
Ma che Dio salvi sempre il Mastino.
😎

mail: serendipity1947@gmail.com

VIZI & VEZZI

C’è una gran bella differenza tra le due cose, non solo etimologica.
Uno (il vizio) è, più o meno, il contrario della “virtù”.
Quasi mai privo di conseguenze negative per sè o per gli altri, a parte la libera masturbazione fisica che non riesco proprio ad ascrivere alla categoria dei vizi.
L’altro (il vezzo) è sostanzialmente innocuo, anzi, se non viene estremizzato, può essere uno strumento utile: “…dopo la tempesta m’avvicinai a lei con far Vezzoso, respinto una volta non disarmai…perchè a Vezzo Gentil, cor gentil non resiste a lungo…” (anonimo del XVI° Secolo).
Delle disgrazie quotidiane molte sono figlie del vizio, nessuna del vezzo.
Provate a pensarci e, se potete, a distinguere.