Chi segue con una certa "fidelizzazione" (c.f.r. "fedelìni, picole paparèle"…) questa lavagnetta di una classe di birbe &
perditempo, sa che raramente mi riferisco all’ATTUALITA’.
Quindi continuo su questa (sofferta) strada.
Chi pensasse il contrario, almeno in questo caso, FALLA…falla assai.
Gli è (Toscanismo) che nel San Martìn che ho cominciato da tempo per il prossimo cambio d’abitazione, mi è capitato tra le
mani un testo che a suo tempo fu una "sudata carta", si tratta di "L’opera d’Arte nell’epoca della sua riproducibilità
tecnica" (W.Benjamin-1936).
Testo serissimo e fondamentale per chiunque, de riffe o de raffe, si sia trovato a scrivere qualcosa concernente "l’Estetica"
(chi avesse voglia e tempo ne legga il sintetico e benfatto riepilogo sulla benemerita Wikipedia).
A me ha offerto lo spunto per la solita bullshit che segue.
O sei un’opera d’arte(?) del tuo, e cerchi di rimanere tale, e passi.
Se invece tu stesso sei un ri-prodotto e magari godi se ti ri-producono a tua immagine e somiglianza, delle due l’una:
O sei Dio o sei uno stronzio (metallo alcalino-n.d.r.).
In questo secondo caso nessuno si duolerà più di tanto quando tra-passi.
L’essere di "plastica" non è di per sè un dramma, dipende dal ruolo che hai e dalle situazioni in cui ti trovi.
Una ventina d’anni fa mi trovavo in uno di quei "party"(?) con amici e conoscenti dove ad un certo punto la musica continua a
suonare e…nessuno balla perchè nel frattempo si sono formati dei "crocchi" spontanei per chiaccherare (ed anche perchè
vista l’età e la situazione di stato civile dei partecipanti, nessuno ha da "rimorchiare" nessuno).
L’amico S.F. (uno a cui debbo la menèga per una sua diagnosi precoce) sta parlando con estrema sobrietà (tipica di un grande
e "vissuto" Medico) di un lutto che l’ha colpito.
Tutti lo ascoltiamo con le reazioni "dovute" in questi casi, ciè con le reazioni espressive-verbali che ognuno porta con sè per
propria educazione od esperienza.
All’interno del crocchio vedo però UNA che sorride.
Azzo che "fatalista", che modo disinvolto di affrontare temi delicati, mi viene da pensare d’acchito, però la cosa comincia ad
infastidirmi e mi allontano.
Di lì a poco mi avvicino alla padrona di casa e, avendo con lei grande confidenza, le chiedo:
-"ma si può sapere che catzo (sono "tristemente" noto per controllare raramente il linguaggio delle mie origini-n.d.r.) aveva
quella tipa da sorridere?".
– "…?!…ma chi Nino…?"
– "quella…guardala al tavolo delle tartine. è da sola, mangia e…ride!".
La padrona di casa, educatissima, si raschia un po’ la gola e mi risponde:
– "…non sta ridendo…ha solo un tantino esagerato (?!?)…come ti posso dire…, si è "stirata" troppo" ecco…".
Eravamo agli albori della chirurgia plastica "estetica"(??)…e quella era una delle prime cavie.
Da allora cominciai ad osservare gli "orrori & misfatti" dei "fatti & ri-fatti".
Un Circo Barnum (vedi Wiki) in aumento esponenziale con molti effetti "Freaks" (vedi stesso).
Ma la plastica ha invaso anche un campo che non le è "pertinente"(l’involucro epidermico) ed è andata sull’intimo (nel senso
d’interiore!!…lo specifico solo per qualcuno dei miei "fedèlini & sbocatìni").
Ecco apparire sulla scena(?) una marea di replicanti, velini,tronisti, comparsisti, presenzialisti a prescindere
dall’argomento (?!?) di cui trattasi, oPIGNONisti idem come il precedente, satrapi, valvassini, valvassori, grandi fratelli
(toi), grandi sorelle (tue), sorelle Tettamanzi (vedi mitico film del Tognazzi "Venga prendere un caffè…", tett-a-manza,
tetta-mini perchè così mi "distinguo"…, grandi labbra, piccole labbra, io sono io ma vorrei essere te e spero che non ti
dispiaccia ma no che non mi dispiace anzi più siamo e meglio siamo, ed infine : non sto più nella pelle non so resisterò c’è
il rischio che non mi prendano se non mi prendono m’ammazzo domani ho il provino per una nuova trasmissione che nessuno ha
mai fatto prima che si chiama… UMANI…ma ci pensi…U.M.A.N.I.!… devo rappresentare un uomo in carne ed ossa senza
l’aiuto del "gobbo" (che non è Andreotti), senza Bruno, senza Pippo, senza il Sant’Oro d’Olanda, senza IL De Filippi_de alle
Termopili, senza qualcuno che mi suggerisca che cos’è…un UOMO, ecchiccazseloricordapiù.
E’ il trionfo dello Zelig, di Woody Allen non il varietà!, un apologo sul conformismo, io non sono ciò che sono ma sono come tu
mi vuoi ma fa di me un qualcosa (qualcuno sarebbe già troppo-n.d.r.) , magari un idolo…così posso "presenziare" e
guadagnarmi da vivere.
E come disse il Poeta: meglio un cuore di pietra oggi che uno di plastica domani.
http://www.youtube.com/watch?v=sk8LEtKfFhE&feature=related
Alea iacta est!
Disce: "…scusa Gazza…ma la PARATA PLASTICA del titolo…cosa c’entra?"
digo: "…e che ne so?…so che il Rasulo lo dice nelle sue telecronache quando un portiere para in tuffo un tiro comodamente parabile stando in piedi e lui (Rasulo) lo sottolinea con enfasi compiaciuta, ed io…ri-produco"
serendipity1947@gmail.com