Concetto numero uno: il Verona si è indebolito perché oggettivamente ha perso tre giocatori da 40 gol e che hanno fatto la differenza.
Concetto numero due: il Verona ha bisogno di qualità, subito, pronta non di scommesse rischiose (Ilicic) nè di scommesse future.
Concetto numero tre e non è in conflitto con gli altri due. Smettiamola con il disfattismo. Il Verona si è indebolito ma non è stato smantellato. Se vogliamo vedere senza pregiudizi la gara con l’Atalanta c’è da stare sereni. Il Verona sicuramente lotterà per la salvezza e avrà, giocando così, molte possibilità di salvarsi.
Questo non è il paradiso. Sono anni che lo diciamo e siamo stati per anni gli unici a denunciare la gestione di Setti quando pianificava retrocessioni a tavolino incassando i paracaduti e poi quando sbagliava completamente le altre scelte. Eravamo persino stati tacciati di essere la banda Malox e sono volate querele reciproche. Questo solo per ricordare che noi a Setti non ne abbiamo mai risparmiata una. Ma siccome siamo persone oneste e senza nessuno obiettivo che non sia quello del bene del Verona, altrettanto lo abbiamo elogiato quando ha fatto le cose fatte bene. Che cosa si può imputare a Setti negli ultimi quattro anni? Ha ottenuto grandi risultati, i bilanci del Verona sono sani, abbiamo visto all’opera grandi giocatori e ottimi allenatori. Non è il paradiso ma realisticamente, questo è il migliore dei mondi possibili.
Poi, certo, si può sempre migliorare. Si può finire nelle mani di un ricco americano spendaccione, o in quelle di Berlusconi. Il massimo sarebbe avere una proprietà veronese da scegliere tra tutte le grandissime realtà economiche della nostra città (i nomi fateli voi…). Che però, lo sappiamo, da sempre non ci sono e, per motivi loro, al Verona hanno sempre girato le spalle. E quindi cosa facciamo? Continuiamo a macerarci in questo assurdo gioco da Tafazzi, giocando al disfattismo oppure capiamo una volta per tutte che questo è Setti, che più di così lui non può fare e che alla fine, in un modo o nell’altro anche quest’anno una squadra dignitosa sarà costruita? Se poi mi dite che dobbiamo alzare l’asticella, che dobbiamo esigere dalla società tutto il meglio, che dobbiamo sempre vigilare affinché le cose siano sempre fatte per il bene dell’Hellas… sfondate una porta aperta.
Torniamo al Verona. Contro l’Atalanta ho visto una squadra limitata, certo, ma che ha combattuto. Potevamo pareggiare e non era uno scandalo, sebbene l’Atalanta abbia meritato di vincere. Dopo il Bari e dopo il Napoli ero seriamente preoccupato. Dopo questa gara non lo sono. Il Verona c’è e lotta insieme a noi. E’ già abbastanza, oppure ci siamo così tanto imborghesiti che ci siamo dimenticati il nostro passato? Sarebbe un errore madornale. La sofferenza ci appartiene e non ci spaventa. O forse sì?