Mai come quest’anno Ivan Juric deve essere un uomo paziente. L’uomo di Spalato è un fumantino, lo sappiamo e ci piace per questo. E’ anche un perfezionista e soprattutto è realista. Sa meglio di noi, che l’anno a venire sarà il più difficile per lui e per il club che ha sposato.
Il suo splendido Verona della scorsa stagione ha alzato in maniera esponenziale l’asticella creando plusvalenze, giocando un gran calcio, trasformando in oro tutto il ferro (apparente) che toccava. Ma Juric sa anche che nel calcio non va sempre così. E che ricreare equilibri fenomenali come quelli della scorsa stagione non è e non sarà facile. Sostituire gente come Rahmani e Amrabat è un’impresa. E non basta nemmeno avere il denaro delle ricche plusvalenze per riuscirci. Il calciomercato del post covid è una gigantesca incognita, tutti lavorano con circospezione, nessuno vuole buttare il denaro, non ci sono colpi. Le grandi, Milan a parte che ha portato a casa Tonali, sono praticamente ferme. Si acquistano campioni vecchi e in disuso giusto per fare fumo. La Juve ha un bilancio massacrato dagli errori, dalla chimera di vincere la coppa dei campioni e da un rosa troppo vecchia.
L’Inter cinese spaccia per campionissimo un arnese in disuso come Vidal scaricato dal Barcellona. La Fiorentina, preso Amrabat, si è praticamente fermata aspettando di vendere i pezzi migliori che sottobanco offre un po’ a tutti. Il Genoa è il solito pasticcio senza senso. La Sampdoria immobile. In tutto questo il Verona ha cercato di mantenere un’idea di squadra. Al momento però, completamente insufficiente e assolutamente più debole rispetto alla scorsa stagione. Sarà anche per questo che Juric non ha parlato per tutta l’estate. Le sue ultime dichiarazioni sono quelle pre gara con il Genoa che è anche l’ultima conferenza stampa con i giornalisti presenti. La gara persa con la Cremonese non è stata un bel messaggio. Certo, anche l’anno scorso il Verona perse con la Cremonese in coppa Italia e sembrava destinata ad essere la cenerentola del campionato. Ed è per questo che serve pazienza.
Ma servono anche acquisti. Benassi è il primo tassello vero e di qualità che arriva. Il resto, se permettete, lo mettiamo nel campo delle scommesse. Che come sappiamo sono sempre rischiose. Da Setti ci aspettiamo e credo si aspetti soprattutto Juric, un grande attaccante che faccia dimenticare l’errore di Stepinski (a Genova ci dicono che non lo vogliono) e poi almeno due trequartisti. Uno sarà Pessina, la cui conferma, sebbene in prestito, è un grande colpo. Dopo aver pazientato a pochi giorni dall’inizio della stagione ufficiale, è ora di agire. Prima che Juric perda quella pazienza faticosamente conquistata.