RADUNOVIC 6 Due parate nel giro di venti secondi a dieci minuti dalla fine. Si fa trovare pronto, in una partita nella quale non viene praticamente mai chiamato in causa dagli attaccanti della Spal. Addormentarsi sarebbe stato un attimo eh.
FARAONI 7 Ruolo inedito quest’anno per lui, nei tre centrali di difesa. Una passeggiata di salute, come se avesse sempre giocato lì. Riesce anche a segnare il quinto gol stagionale, che lo conferma tra i migliori esterni del campionato. Impressionante la facilità con la quale lo si vede sia nelle fasi d’attacco, sia in quelle di difesa. Un altro che ha fatto una crescita spaziale e non può essere un caso che il salto di qualità lo abbia fatto con Juric in panchina. Va blindato.
GUNTER 7 Mentre qualche tifoso pensa che uno come Petagna potrebbe essere l’attaccante ideale del Verona del futuro, lui, che se lo trova davanti, gli impartisce una dura lezione. Lo annulla, non facendogli mai vedere palla. Elegante in uscita, efficace nelle chiusure. Un altro di quelli sui quali Juric vuole costruire qualcosa per il futuro. A ragion veduta, aggiungerei.
DIMARCO 7 Mamma mia che partita!!! Gioca da terzo centrale di difesa, ma si ritrova spesso ad essere attaccante aggiunto, con una qualità finora mai vista prima da lui. L’assist per la doppietta di Di Carmine è suo, ma al di la di questo, entra tantissime volte in area di rigore e va anche vicino al gol con un sinistro che non prende il giro giusto. E se fosse lui il centrale della prossima stagione?
BORINI 6.5 Gli uomini contati costringono Juric a metterlo sulla fascia destra, ruolo che ha già masticato, al Liverpool e al Milan. Certo, in queste settimane la condizione è quello che è, e complice anche il grande caldo non ha la gamba per fare tutta la fascia. Per lui, però, una grande occasione e un paio di infilate in area di rigore. Oltre all’eccezionale voglia di mettersi a totale disposizione della squadra. Pare che sia vicino al rinnovo. Sarebbe cosa buona e giusta.
ZACCAGNI (dal 32′ s.t.) 6 Gli bastano pochi minuti per andare vicino al gol. Peccato.
AMRABAT 7 Gioca la sua ultima partita con la maglia del Verona, al Bentegodi, con la stessa forza vista durante tutta la stagione. Si mette davanti alla difesa, a proteggerla e dalle sue parti non passa nessuno. Solita corsa, solita capacità di prendersi sul groppone i compagni. Salutiamo la più grande sorpresa di questa stagione. Un giocatore arrivato per tappare il buco lasciato da Badu, fermato la scorsa estate da una micro embolia, e diventato già alla seconda giornata insostituibile. Sarà dura sostituirlo…
BADU (dal 43′ s.t.)
VELOSO 6.5 Il professore si trova di fronte Valdifiori, che negli di Sarri sembrava essere il nuovo Iniesta italiano. Un abbaglio, ovviamente. Miguel, dall’alto dei suoi 34 anni vince lo scontro, senza nemmeno far troppa fatica. Tiene la barra dritta e gestisce le forze fino al 94esimo.
LAZOVIC 7 Forse il suo miglior primo tempo della stagione. E’ parso letteralmente indemoniato. Nei primi 45 minuti tutte le azioni più pericolose del Verona sono passate dalla sua fascia e dai suoi piedi. Contro la Spal è arrivato il settimo assist stagionale, per quello che, non dimentichiamolo mai, la scorsa estate era senza contratto. E anche lui, come Faraoni, è diventato uno dei migliori esterni della serie A.
EYSSERIC 6.5 Mi è piaciuto. Sempre in movimento, è parte fondamentale nel meccanismo che porta al secondo gol del Verona. A sinistra, dietro la punta, è decisamente a suo agio e, tra giocate di fisico e altre di fino, lascia il segno sulla partita. Vicino al gol con una bella botta di destro nel secondo tempo. Lo abbiamo visto col contagocce, chissà se lo vedremo ancora in futuro.
SALCEDO (dal 43′ s.t.)
PESSINA 7 Forse l’ho già detto altre volte: dove lo metti, sta. Con la Lazio Juric lo mette a centrocampo, con la Spal dietro la punta. E lui si appella alla solita qualità e alla solita intelligenza tattica. Galleggia tra le linee, noncurante della mattonella sulla quale muoversi. Libero da briglie tattiche, si esalta nel lungo come nello stretto. Anche lui saluta il Bentegodi. Quanto vorrei che fosse solo un arrivederci.
DI CARMINE 7 Due gol, altre due grandissime occasioni che, con un pizzico di cattiveria in più avrebbero fatto lievitare il suo bottino personale e quello del Verona. Ottava rete stagionale, che fa di lui il bomber dei gialloblù. Una doppietta con la quale spera di entrare nella rosa dei giocatori che Juric ritiene fondamentali per il prossimo futuro dell’Hellas. Non è cosa scontata, ma lui ci prova.
PAZZINI (dal 29′ s.t.) s.v. Sarebbe stato perfetto concludere con un suo gol…
ALL. JURIC 7 Per capire il suo Verona, qualora qualcuno si fosse perso per strada, bisogna riguardare gli ultimi cinque minuti di partita. I suoi, avanti 3-0, stremati dopo aver corso in lungo e in largo con 35 gradi e l’80% di umidità, vanno a pressare la Spal all’altezza della sua area di rigore. Questo è lo spirito del Verona, questo è il dna che il tecnico di Spalato è riuscito a modificare nei colori gialloblù. Un capolavoro su gambe quest’uomo. Mi auguro che Setti faccia il possibile, e anche di più, per accontentarlo. Da lì passa il destino del Verona.