La parola pronunciata non può (non sa) tornare indieto (Orazio, gran conoscitor dello strazio uman, dixit).
“E’ tempo che gli italiani si dichiarino FRANCAMENTE (?!?) RAZZISTI etc.etc.” (da La Difesa della razza, 1938)
Embè, hai visto mai che novità.
Poi sempre quelli (…) usarono pure i manicomi per liquidare gli “anti” (e le amanti scomode).
Uno dice (e c’è chi lo dice!) ma i nazisti fecero un VERO PROGRAMMA – oh tedeschi erano – per eliminare i disabili, mentali e non solo, vuoi mettere!
Per carità mai!
E adesso veniamo ai “minus quam”.
Il Guzzini, presidente della Confindustri marchigiana se n’è uscito con una frase, ma è un concetto in realtà, “La gente è stanca (delle restrizioni per il Covid n.d.G) PAZIENZA (!!) se QUALCUNO MUORE…”.
La Confindustria nazionale, col “duro” neo Presidente Bonomi, non poteva permettersi una tale licenza poetica.
Quindi?
Guzzini: “foer dale bal!”, torna nella tua azienda di prodotti di “alto arredamento” (chissà il Guzzini come cazz s’arreda).
Ma, ma, ma…
Siamo/siete sicuri che il “pensiero guzziniano” sia un caso isolato?
Personalmente non lo credo.
Che diamine, che sarà mai un po’ (un po’!?) di pulizia anagrafica?
Un altro dice: “Gazza, in fin dei conti tu temi il Covid perchè hai una/due patologie concomitanti/aggravanti e per questo t’incazzi…”.
A parte che le mie concomitanti patologie si trovano al sesto posto della graduatoria “aggravante”, ma in sostanza che mi frega di essere “aggravato”?
Sostanzialmente nulla!
Molto mi preoccupa di essere “concomitante” con degli amorali, che non chiamerò Baluba per rispetto di una nobile etnia Bantu dell’Africa occidentale, questo sì mi preoccupa e deprime Hostjiia!
E voi pensate ciò che meglio credete.
P.s.
E se il Covid non leggesse, come pare, la carta d’identità?
Cazzi amari.
My God!
Che scurrile mi diventa ‘sto Gazza…
Pazienza… come dice il Guzzini.