FICO?!? MA QUANDO MAI!

Basta, fine della conversazione politica, sì insomma da quelle parti lì.

Tuttavia prima di chiudere – provvisoriamente? – tale tematica non posso esimermi da una riflessione sullo squallore.

No, non sto pensando al “dibba” che è solo, e da tempo, in stato confusionale creativo come uno che abbia visto una commedia di Ionesco, uno tra i maestri del teatro dell’assurdo, che non ne ha capito ‘na cippa de dibba, e lo imita, ma, dato fondamentale, in modo straordinario perchè il dibba è assurdo del suo.

No, per chi abbia praticato direttamente la politica, anche se in seconda fila o in posizioni di prima fila d’angolo come lo scrivente, il più squallido, fasullo e paraculo si è dimostrato Roberto Fico.

Finto moderato “mediatore”, che ha voluto essere il duro (??) che liquida Di Maio (non un genio eh, ma un ravveduto) per questioni non difficili da comprendere.

Ad esempio gli verrà data la facoltà  “per ruolo istituzionale” di TENTARE, mica detto che ci riesca, la terza candidatura.

Inoltre di diventare l’uomo di fiducia come “civil servant”, più “servant” che civil, del Conte Trauma.

Sissignori, ve lo garantisco giocandomi i “gioielli” di famiglia, quello, il Conte, non è mai più uscito dal trauma di non essere più premier.

Un po’ come il Salvini Matteo che per qualche gin tonic di più, si trovò in braghe di tela senza più sentire in sè la possanza di comandare tutte le armate poliziesche dello Stato.

Aria, ossigeno d’alta quota a cui non erano preparati.

Vuoi mettere Draghi che parla correttamente tre/quattro lingue, qualsiasi dossier gli presentino in un paio d’ore ne ha capito l’essenziale e REGOLARMENTE (fidatevi…) quasi ogni giorno i capi di stato prima di elaborare una proposta si dicono “Sentiamo prima Mario cosa ne pensa…”.

Anch’io sento regolarmente Fico, Walter, della “Fast Pizza Fast” e gli dico: per favore, uè sono educato io, portami una margherita, doppia mozzarella, cipolla e olive nere, non denocciolate! che non sanno di un caxxo!

 

GLI HARE KRISHNA AL GOVERNO

Compratevi un “kanzu” arancione, i campanellini e chi sa pregare cominci a farlo anche par i pagani (copyright Bardamu) per tentar di salvare il nostro povero Paese.

Sono scesi dalle stelle, che siano 5 o un loro (scarso) multiplo con astronavi a forma di apriscatole e adesso si sono de-evoluti felicemente (loro) come da titolo.

Sono nati con la raffinatissima tesi politica del “vaffa” e adesso ci sono andati loro perchè la nemesi sa dove colpire.

Fin qui ho scritto invaso dalla desolazione, chi vuole una cosa meditata – quindi non mia – legga sotto.

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Immaginare che questo delicato passaggio di politica estera sia un espediente dettato da motivi di bottega, fa capire quanto sia decaduta la politica interna. E impone una riflessione sul prossimo futuro, quando si tornerà a votare e i partiti si contenderanno la guida del Paese. La guerra sta ridefinendo l’identità di ogni formazione. E siccome l’Italia si muove dentro una storica e consolidata cornice internazionale, non c’è dubbio che andrà salvaguardata la formula «europeista e atlantista» affermata da Draghi, dopo anni di infatuazioni per modelli autocratici come quello russo e cinese. Dietro lo slogan con cui l’ex presidente della Bce si presentò alle Camere c’è un campo di valori che spaziano dai temi economici a quelli dei diritti, che vanno condivisi per non trascinare il Paese in pericolose avventure.

Ma non basta. Questa legislatura è stata caratterizzata dall’avvento delle forze populiste e sovraniste, che hanno ben presto esaurito la loro spinta propulsiva. In quattro anni sono state sperimentate tutte le formule possibili di governo. Fino all’avvento del gabinetto Draghi, che testimonia il fallimento delle esperienze precedenti. Il punto è se i partiti hanno compreso la lezione, se hanno capito che l’ulteriore e più marcata disaffezione dei cittadini verso la politica è una forma di protesta verso giochi di Palazzo fine a se stessi. Nel centrodestra, il tramonto della centralità berlusconiana ha innescato una competizione per la leadership che tra sospetti e ripicche ha disarticolato l’alleanza. Nel centrosinistra, il Pd ha cercato di trovare una soluzione alla sua crisi puntando su una logica di mero potere con M5S: ma la scorciatoia si sta rivelando in queste ore un vicolo cieco.

Se così stanno le cose, non è pensabile che i partiti provino a riprodurre gli stessi schemi fra un anno. Dopo gli choc della pandemia e della guerra, con la responsabilità di risollevare il Paese, servirà presentarsi alle urne già pronti alla sfida di governo. Al momento gli schieramenti in campo non forniscono garanzie, anzi si ripropongono con i soliti vizi. Più che coalizioni sono cartelli elettorali di convenienza, indotti anzi costretti a stare insieme dal sistema di voto. E allora i partiti devono scegliere: o decidono di riformare il Rosatellum e di tornare al vecchio proporzionale o hanno l’obbligo di rifondare le coalizioni, dotarle di un’identità politica, di un programma coerente, con leadership nazionali riconosciute e inserite in un chiaro quadro di alleanze internazionali. Perché l’Italia non può pensare di tornare a quelle stagioni che hanno preceduto il governo Draghi, fatte di maggioranze, esecutivi e presidenti del Consiglio «per caso». (F.V.)

 

LA DIETA DEL VICE PUTIN MEDVEDEV

Hosthja, si è di nuovo scatenato.

Questa volta il raffinato parametro politico che ha usato per ri-odiare l’Occidente è stata la nostra depravazione alimentare: rane (i francesi, salsicce i tedeschi e gli spaghetti per Draghi).

Brao, o braoso direbbe Goldoni.

Lui solo tartine di caviale a cucchiate, mentre al popolo verze e broccoli (chi è stato in Russia lo sa).

Ma ho il fondato sospetto che lo abbiano messo a una dieta rigorosamente liquida: vodka.

P.s.

A me la vodka piacerebbe (condizionale d’obbligo causa le mie “diseases”), tuttavia ogni tanto sbraco e ne compro una boccia.

Rigorosamente la ABSOLUTE, vodka svedese (!) ottima. E Non solo per il mio modesto contributo alle sanzioni.

Privet privet tovarisc.

 

 

 

EMINENZA, NOI NON SIAMO INGLESI!

Sua Eminenza Papa Francesco ha invitato a non “praticare sesso prima del matrimonio” (chissà se il light-petting è ammesso), bah, sono molto perplesso anche se non sono inglese e sono stato un fervente peccatore (NON è un titolo onorifico…).

“Niente sesso, siamo inglesi”, per la cronaca è un film degli anni settanta.

Non mi è dato sapere se in Vaticano esista un database sui divorzi, le separazioni e le loro CAUSE.

Avrei anche qualche titolo “studiorum” per dire la mia, ma lasciamo perdere.

Per motivi a me ignoti sono stato molto spesso depositario di esperienze altrui oltre che nella pesantissima e rifuggita veste di “consiglere”.

Beh, la casistica di fallimenti matrimoniali avvenuti nel talamo è molto alta Eminenza, mi creda sulla parola.

E allora?

Perseverare nell’incorrere in quel rischio ha un qualche straccio di logica che non appartenga ad atti di fede?

La mia opinione è esplicita, la si evince da quanto soprascritto.

Amen.

ARRIVO, ARRIVO…

Mi sono incasinato da solo con un Topic pieno di subordinate che necessitavano di troppe consultazioni internetiane e di testi che possiedo, uè, “roba” U.T.E.T e Edizioni del Mulino, non bruscolini.

E quindi?

Quindi, o me lo suggerisci tu o ne cerco un altro.

AVEVATE DUBBI?

Avevate dubbi su chi sarebbero stati i primi in Europa a “defilarsi” (leggi calar le braghe) rispetto al sostegno alla RESISTENZA ucraina?

Vorrei scrivere che è avvenuto con “distinguo” cialtroneschi da parte di almeno tre “capibastone” di partito e un “emarginato”.

Ma non è il mio stile.

CHE STRANO PAESE

In molti hanno inteso che la fine dell’obbligo della mascherina significasse che il covid è sparito.

Ieri al supermercato (non faccio nomi) la mascherina la indossavamo più o meno il 40% dei presenti.

Nel frattempo ho tre cari amici in quarantena, che crea molti seri disagi lavorativi e dintorni, che si erano LIBERATI dalla “coercizione antidemocratica” dell’oggetto in questione, prendendomi “amorevolmente” in giro perchè continuo ad usarla.

Continuo lo stesso a volere loro molto bene perchè sarebbe da idioti infierire, e poi anche perchè come – fantasiosamente – predicava Samuel Jackson in “Pulp Fiction”, prima di ammazzare qualcuno, “la vendetta era sua”, come gli aveva suggerito il profeta Ezechiele nel versetto  bibblico 25,17.