Brutto è brutto. Ma come fai a non volergli bene? E’ laggiù, sgualcito, senza soldi, con le toppe al culo, con un presidente che ordina di vendere, vendere, vendere… Eppure lotta, soffre, sembra sul punto di crollare, ma pensa un po’, alla fine recrimina persino. Entra Duda e cambia la partita. Entra Ngonge e per un pelo non la vinci. Entra il Terracciano figlio di Terracciano e il Verona rialza la testa.
Sogliano salta in campo, pare volerla giocare anche lui con le sue gambe sghembe da taglialegna, è fuoco e fiamme, il ds che se n’era andato da Verona perché qualche imbroglione aveva venduto verità finte ai cretini che gli credevano e s’erano venduti come Giuda ai romani. Meglio dimenticare quei cialtroni (tanti finti tifosi che ora applaudono ma noi sappiamo i loro volti e le loro malefatte) e sfruttare la voglia di Hellas e di Bentegodi di una brava persona che ci ha ridato un po’ di speranza quando tutto sembrava già finito.
E il Bocchetti che non è un professore con il microfono in mano ma dicono bravo, bravissimo là a Castelnuovo. E il Zaffa che sembra qui da sempre, con quella faccia che Gaber ci avrebbe scritto una ballata, quella del Zaffa operaio arrivato a Verona dalla porta di dietro e ora in pista a ballare con Giulietta e con noi, un’altra brava persona il cui buon senso mancava da queste parti.
Ci sarebbe da scrivere anche del Setti da Carpi, sborone senza soldi, che i soldi li prende dall’Hellas che però se il Verona te lo tiene in serie A un altro anno è difficile pure criticare. Riprendere Sogliano dopo quanto successo tra loro due, lettere e schiaffoni mediatici, può tramutarsi in un suo capolavoro e se vogliamo, per lui orgoglioso com’è, è stato come mangiare un piatto di liquame di color marrone. Insomma, ci siamo capiti…
In mezzo al deserto della qualità tecnica, il brutto Verona ha adesso un senso. Ha perso per 1-0 solo con l’Inter da quando è tornato a gennaio e se continuasse di questo passo arriverebbe a quota 41, abbondantemente alla salvezza. Sean ha dato ordine allo spogliatoio, forza a Bocchetti e pian piano anche uomini su cui contare. Quel Duda lì, per esempio, pare uno che sta da dio lì dentro, ma anche Braaf e Ngonge aspettando rinforzi a centrocampo (Harroui?), in attacco (Gaich) e magari qualche altra sorpresa. Martedì sera sapremo dopo il mercato su che Hellas potremo contare. Intanto sappiamo che il Verona lotterà fino alla fine. E’ già tantissimo, lo ripeto, visto com’eravamo rìdotti il 13 novembre 2022.