SILVESTRI 6- Sembra meno sicuro del solito e lo dimostra nel secondo tempo con un’uscita ciccata clamorosamente, penso la prima in assoluto, così palese, in questo campionato. Qualche uscita timida, ma prepotente, come ci ha abituato a vedere. Secondo me incolpevole nell’azione che porta al pareggio della Fiorentina quando l’arbitro era pronto a fischiare la fine.
RRAHMANI 6- Un’eclissi su Ribery che, sovrastato dal kosovaro, sparisce dal campo nel primo tempo e nel secondo manco ci torna. Amir, tra l’altro, gestisce la pratica in scioltezza. Nella ripresa tiene a bada Cutrone senza particolari grattacapi. O quantomeno lo fa fino al 95esimo quando l’attaccante della Fiorentina gli scappa via in maniera quasi inspiegabile e pareggia. Rovinata una prestazione fino a quel momento impeccabile.
GUNTER 6.5 Fa la guardia su Kouame al quale lascia di fatto solo le briciole. Autorevole quanto basta per far capire all’attaccante della Fiorentina l’aria che tira. Prezioso quando deve impostare, lo è altrettanto quando bisogna sparare il pallone in tribuna. Viene quasi da dire che sia un peccato che non ci sia lui su Cutrone in occasione del pareggio.
KUMBULLA 6.5 Dalle sue parti ciondola il giovane Sottil. Al viola non dice per niente bene, perché di sti tempi avere a che fare con Kumbulla non è proprio una passeggiata di salute. Il gioiellino di Juric gioca in “doppiopetto”, quasi senza sporcarsi la maglietta. E’ costretto a lasciare il campo nel secondo tempo per un problema al polso destro.
EMPEREUR (dal 33′ s.t.) s.v.
FARAONI 7 Quarto gol stagionale per quello che è, ricordiamolo agli smemorati, un difensore. E che gol, ragazzi. Una mezza rovesciata “no look” su imbeccata illuminante di Amrabat. Sta crescendo fisicamente e oggi sembra tornato ai livelli pre covid. Di lui si parla sempre troppo poco. Meglio, sarà più facile trattenerlo a Verona. Anche se penso che nel giro di qualche settimana i suoi pretendenti non se ne staranno con le mani in mano.
AMRABAT 7 Nell’immaginario collettivo è quello che “fa legna”. Ma è una mezza verità, perché ha tanta qualità e l’ha dimostrato una volta di più con l’assist millimetrico per Faraoni. E’ stata la prima in quello che la prossima stagione sarà il suo nuovo stadio. Nella mediocrità viola, i dirigenti di Commisso si sono almeno consolati con uno dei migliori acquisti della storia del calcio per rapporto qualità/prezzo.
VELOSO 6.5 Dà continuità alla bella partita contro l’Inter. Dai suoi piedi passa una quantità infinita di pallone, che controlla con grande sapienza, senza mai sprecare. Si lascia andare anche a qualche giocata di qualità sopraffina, il che non guasta mai.
DIMARCO 6+ Un primo tempo che ha fatto vedere una bella intesa con Lazovic, che cresce di partita in partita. Secondo me sta migliorando, comincia a entrare nei meccanismi di Juric. E’ un terzino puro, quindi qualcosina di meglio deve farla quando attacca. Più precisione nei cross, questo gli serve.
ADJAPONG (dal 23′ s.t.) 5.5 Dietro fa fatica, lo sappiamo. Quando si tratta di attaccare, più nelle sue corde, non riesce a innescarsi. Si trova solo davanti a Dragowski e gli calcia addosso.
PESSINA 7 E’ il moderno “tuttocampista”, lo vedi a difendere sul lato destro dello schieramento gialloblù e nel giro di un amen te lo ritrovi ad attaccare sulla trequarti di sinistra. Intelligenza tattica e tecnica sopraffina, a dispetto del fisico regge l’urto di qualche avversario ben più piazzato (Pulgar). Vede tutto prima di tutti. Per me ormai è un mantra: Setti faccia di tutto per tenerlo almeno un altro anno. Sperare nel suo acquisto mi rendo conto che sia al di là dei sogni. O forse no?
ZACCAGNI (dal 12′ s.t.) 6 Dai suoi piedi passano tanti contropiedi che il Verona avrebbe dovuto gestire meglio per mettere in ghiaccio la partita. Lui il suo l’ ha fatto, tra i nuovi entrati. Per altri non si può fare lo stesso discorso.
LAZOVIC 6.5 La presenza in campo di Dimarco lo alleggerisce da tutte le incombenze difensive che fino ad ora si è dovuto sorbire. E così è libero di far male ai difensori della Fiorentina con le sue tradizionali puntate. Eccezionale un’imbeccata, proprio a Dimarco che non riesce a concretizzare. Meno illuminante rispetto a tre giorni fa. E mi pare anche sacrosanto. Infatti Juric decide di farlo rifiatare nel secondo tempo.
VERRE (dal 12′ s.t.) s.v. Un paio di giocate interessanti, ma di colpo si ferma, probabilmente bloccato da un risentimento muscolare.
DI CARMINE 6 Come sempre Juric gli chiede di correre e di fare il primo difensore. Questo gli riesce, perché lui ce la mette sempre tutta. Bene anche qualche sponda che però non trova grandi sbocchi. Non gli arrivano palloni giocabili in maniera decente e di questo, sia chiaro, non gli si può dare alcuna colpa.
STEPINSKI (dal 23′ s.t.) s.v.
ALL. JURIC 6.5 Vederlo a fine partita, da solo, seduto in panchina, intrappolato nei suoi pensieri, quasi con le lacrime agli occhi fa male. E’ una delle immagini più potenti di questo esaltante campionato del Verona e dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, quanto il mister senta suoi questi colori. Aveva confezionato l’ennesimo capolavoro della stagione. Andato in malora per una manciata di secondi.