SILVESTRI 7.5 Due super parate nel primo tempo, una su Pasalic, l’altra su Zapata. In particolare quella sul centrocampista croato ha scosso il Verona che da quel punto in avanti è uscito dal guscio, mettendo in difficoltà l’Atalanta. Fenomenale nel secondo tempo quando nel giro di cinque secondi salva prima su Gomez poi su Zapata. Dopo qualche prestazione così così, si è ritrovato splendidamente.
RRAHMANI 6.5 In palla, cerca più del solito gloria in attacco. Questo, però, non gli fa perdere lucidità quando si tratta di difendere, anche perché di fronte si trova il Papu Gomez. Determinante nel gol del pareggio dell’Hellas. Tira una cannonata che Gollini non riesce a trattenere e lì, quatto quatto, chi c’è? Pessina…
GUNTER 5 Butta via un primo tempo praticamente perfetto con una papera clamorosa, impossibile da spiegare. Inciampa sul pallone e di tacco serve un assist al bacio a Zapata che non se lo fa dire due volte e la mette dentro. Tutte le altre valutazioni, ahimè, si annullano. Fortunatamente la sua topica non incide sul risultato.
LOVATO (dal 36′ s.t.) 6 Che personalità il ragazzo. Entra in un momento caldo e non si fa prendere dall’emozione per il suo debutto in serie A.
EMPEREUR 6.5 Attento fino all’ultimo secondo, dell’ultimo tempo. Preziosa una sua chiusura a due dalla fine, con Muriel in agguato a due passi da Silvestri. Bada al sodo, senza tanti fronzoli. Fa quello che deve e gli riesce bene. Malinovskyi ci prova soprattutto da fuori, e non gli va bene. Nell’uno contro uno va sistematicamente a sbattere contro il brasiliano.
FARAONI 6.5 Si ritrova sul testone una gran bella opportunità per pareggiare, ma invece che il palo lontano mira quello più facile da coprire per Gollini. Forse poteva fare meglio. Detto questo, gioca una buonissima partita, tornando ai livelli pre covid. Tanta corsa e tanta qualità. E’ uno di quelli che bisogna assolutamente blindare, tra i migliori esterni di tutto il campionato.
AMRABAT 7 Qualcuno lo ha bocciato dopo la sconfitta di Roma, colpevole di aver dato il “la” al secondo gol dei giallorossi. Una tesi che io non ho condiviso. E per tagliare la testa al toro, contro l’Atalanta, il centrocampista dai mille polmoni è tornato ad essere il migliore in campo oltre ogni ragionevole dubbio. Decine e decine di palloni recuperati, chilometri macinati nonostante gli oltre trenta gradi. Inesauribile.
VELOSO 6.5 Sembra aver perso il tocco magico sui calci piazzati. Quello che non perde, però, è la qualità con la quale gestisce la metà campo. Dai suoi piedi passano tutte le azioni del Verona. Dispensa palloni col contagiri e dimostra anche di stare bene fisicamente, nonostante il grande caldo e le 34 primavere.
LAZOVIC 5.5 Non al 100% della condizione fisica, non riesce ad accendersi come solo lui sa fare. Non prova nemmeno le sue tipiche giocate, capaci di creare in attacco la tanto bramata superiorità numerica. Pensa più che altro a rispettare le consegue difensive, finché Paro lo richiama in panchina, che raggiunge zoppicante
DIMARCO (dal 27′ s.t.) s.v.
PESSINA 7 Sette come i suoi gol stagionali, che altro non fanno che aumentare il valore di questo ragazzo, nuovo trend topic del calciomercato. Su di lui Roma e Milan. Gioca, come sempre, una partita di grande intelligenza tecnica e tattica, con un paio di perle sublimi. E se poi continui a segnare, non puoi decisamente chiedere di più.
ZACCAGNI 6+ Meno dirompente rispetto alle ultime partite, in particolare la trasferta di Roma. Ciò nonostante, conferma di stare bene, sia fisicamente, sia mentalmente. Un paio di inserimenti interessanti e giocate nello stretto utili alla manovra della squadra in fase offensivo. Paro decide di farlo rifiatare non facendolo tornare in campo dopo l’intervallo.
BORINI (dal 1′ s.t.) 6 Si mette in mostra un paio di volte e in generale aiuta la squadra a spostare il baricentro del suo gioco verso la porta di Gollini.
SALCEDO 7 Sciupa una grandissima opportunità, nel primo tempo, quando si trova tutto solo in area di rigore dell’Atalanta, libero di colpire di testa. La mira, però, è un’altra roba. Non si perde d’animo e nella ripresa diventa il giocatore più pericoloso dei gialloblù. Due occasionissime nel giro di tre minuti spaventano l’Atalanta, che non riesce a contenerlo. Si muove su tutto il fronte d’attacco con gran leggerezza. Paro, per me inspiegabilmente, lo toglie nel suo momento migliore. E lui non sembra gradire.
DI CARMINE (dal 27′ s.t.) s.v.
ALL. PARO 7 Il suo Verona riesce a fermare la squadra più in forma di tutto il campionato. Dopo la ripresa l’Atalanta le ha vinte tutte, tra quelle contro Juventus e, appunto, Verona. Chiaramente la mano è quella di Juric, ma, come detto già in occasione dell’altra sua presenza come “primo”, porta le sue idee. Gestisce bene i cambi. Forse l’unico che mi ha convinto poco è stato quello di Salcedo, ma alla fine ha avuto ragione lui. Bravo.