PER IL PROSSIMO TOPIC…

… qualche ideuzza l’avrei anche, ma non conoscendo le classi d’età di coloro che seguono il Blog rischio di fare un buco.

Ad esempio: questa è stata la settimana degli Oscar e il Cinema è un argomento di norma gradito, ma se mi metto, come vorrei, a scrivere del miglior filone mondiale del Cinema italiano – il Neorealismo – e dei capolavori che ha influenzato praticamente TUTTI i registi mondiali che abbiano cominciato a girare i loro film dopo il 1950, credo che, Ladri di Biciclette e Roma Città Aperta, pochissimi (2/3 ?) conoscono altri titoli avendo visto i film.

Sempre in tema di Cinema e Oscar, avrei voluto parlare delle “ingiustizie” commesse negli ultimi 10 anni, con film vincitori che poi quasi nessuno ha visto, tipo Birdman o l’ottimo Moonligh.

Oppure elencare i peggiori cinque film della vostra vita (col rischio che qualcuno indichi “Il Cielo Sopra Berlino”… comunque e Honestamente un po “heavy”

Quindi?

Quindi cercherò una cosa semplice e un po’ paraculesca (perchè serve a me 🙂 )

Ci si legge Giovedi.

Hi Guys!

QUALCOSA MI HA DAVVERO TOCCATO IL CUORE

Un sentimento, negativo o positivo che sia?

No, quelli passano prima dal cervello, ed è uno dei pochi “ordini” che il cuore, forse il più anarchico degli organi del nostro corpo, accetta cominciando a battere più forte.

Sentimenti fortissimi lo hanno messo a dura prova in questi anni, ma mai come il 27 Dicembre scorso.

Ho scoperto, con un’autodiagnosi confermata poi dal cardiologo, di soffrire di una malattia piuttosto diffusa, anche se molti non lo sanno e se la portano addosso (quelle lievi) o se non hanno fattto un’ecografia cardiaca o un ECG.

Però la mia ha una “maledetta” particolarità: si tratta di un’aritmia atriale -e fin qui l’hanno in molti – ma la mia è permanente, 24 ore su 24 e per 365 giorni all’anno.

All’inizio sembrava “solo persistente” dura più di sette giorni e con una banale cardioversione si sistema, e se non si sistema, si può ricorrere ad una operazione chiamata “ablazione” che non dirà nulla ai più, ma…

Ma io decido, come ho sempre fatto quando non lo richiede il protocollo, di farla in “sedazione parziale”, insomma da sveglio.

Bullo? Eroe da 10 centesimi al punto?

No, io amo essere sveglio, ascoltare le indicazioni del chirurgo, e se POSSIBILE (!) interloquire.

Insomma non ho paura.

E’ stata l’esperienza più “strana” della mia vita sentire, perchè li SENTI, i due cateteri partiti dalle vene femorali quando arrivano a “rumare” per la prima volta nel cuore, e quando gonfiano il palloncino criogenico a meno 50° lo senti, e anche quando tentano di riportare l’elettricità cardiaca a livelli regolari lo senti, perchè ti avvisano che ti si bloccheranno le mascelle e sentirai un forte mal di testa.

Stringo: alla fine per un’ora sono stato normale, con ritmo normale, poi tutto come prima, e lì si è compreso che l’aritmia è permanente.

Guardate che non è un giochino, quindi come sopravviverò?

Come tutti quelli nelle mie condizioni che dovranno prendere per sempre un farmaco anticoagulante poichè più il sangue è “liquido” e minore è la possibilità che si formino emboli o grumi nell’atrio.

A tal proposito ho scoperto che la legge sulla gravità di Isacco Newton è SBAGLIATA!

Eh, sì perche tutte le cose che hanno un peso dovrebbero andare in basso, verso terra, anche un grumo di sangue (che sarebbe meglio si fermasse nei “corpi cavernosi penici”…), ma il grumo o un embolo SALE verso il cervello e amen.

Mi viene chiesto se ho cambiato il mio modo di vivere, rispondo “non tanto”, ed è profondamente sbagliato.

Ma ho 72 anni vissuti al meglio delle mie possibilità in tutti i campi, sentimentale, professionale, sportivo, intellettuale, e allora?

Qualcosa, qualcosina, modificherò per coloro che mi vogliono bene e si preoccupano, ma nulla di più.

Visto anche che sto preparando il mio viaggio in Kenya da mia moglie nonostante qualche perplessità dei miei cardiologi (padre e figlia), ma hanno chiaramente capito che lo farò, fosse l’ultima cosa che faccio: voglio vedere la (molto) modesta fattoria che ho costruito laggiù (con mutuo novennale sulla groppa) con casetta annessa.

Se vi chiedete il senso di questo Topic che è oggettivamente molto personale, ma se lo guardate in controluce lo è un po’ meno e riguarda tutti.

E’ chiaro che gradirei che ogni eventuale post contenesse una vostra canzone/film  del/sul cuore.

 

p.s.

il Topic mi serviva anche per spiegare i tempi lunghi del mio “lavoro”.

Hi Guys!

AVANTI INDRE’ AVANTI INDRE’ CHE BEL…

… divertimento.

E la vita è tutta qua!

Dite che c’è un doppio senso?

Può darsi, anzi è quasi sicuro, ma potrebbe prendere il posto dell’Inno di Mameli per rappresentare l’Italia di questi tempi.

Sempre sesso! Gazza, sempre sesso?

Beh, leggi i giornali con attenzione  e poi dimmi se trovi qualcosa di meglio.

Ah!

Che bella pansè che tieni

Che bella pansè che hai…

Me la dai?

Me la dai?

Me la dai… la tua pansè?

E il Kobra sarebbe un serpente?

Vai a domandarlo alla Donatella Rettore.

 

P.S.

Però c’è sempre un’alternativa, anche due.

1) puoi sempre baciarmi la mano, come hanno fatto al VICE Premier (gnanca el fusse un Papa) con lo spadone, in segno di riconoscenza e non hai bisogno di una motivazione per farlo, fallo…

2) puoi farti spiegare da un VICE Premier che ama le stelle perchè la DELAZIONE (!?!) di un tuo vicino di casa sul fatto che prendi il “reddito di cittadinanza” senza averne diritto, sarà UNO DEGLI STRUMENTI DI CONTROLLO della legge… (che strano odore di Russia sovietica, brrrr)

 

P.P.S.S.

Che no se sbajemo: QUESTO E’ ASSOLUTAMENTE UN TOPIC MUSICALE!

Libero.

 

NO TOPIC! (spero per ora)

Prima di tutto mi scuso con l’Amico Gigi, l’ Editore, perchè da un paio di giorni SAREI in grado di scrivere qualcosa.

Poi mi scuso con tutti voi lettori-scriventi o semplici lettori.

Motivo?

Mica facile!

Circa due anni fa, quando nessuno ne parlava, scrissi che stavano proliferando GLI ODIATORI.

Qualcuno, forse più di qualcuno, mi diede del “visionario” e che, dati i miei studi (io aggiungo le mie numerose relazioni interpersonali), “SOCIOLOGIZZAVO”(??!!) una cosa sempre esistita e sotto controllo (??).

Ma come, ma quando, dal dopoguerra a… IERI?

Forse leggo troppi giornali? (pare sia diventato un reato)

I miei quotidiani di riferimento sono il moderatissimo “La Stampa”(perchè scrive di politica estera in modo decente e NOI, fortunatamente, non siamo ancora UN VILLAGGIO), ed il “freak ” e complesso IL FOGLIO.

Leggo gli editoriali del Giornale, di Libero, de la Repubblica e sempre meno il Corriere.

Non leggo e non leggerò mai Il Fatto, il “travaglismo”(anche quello anti-berlusconiano per intenderci), non è mai stato pane per i miei denti e adesso che dirige un quotidiano meno ancora.

E allora?

Allora aspetto di “calmarmi un poco” e magari tornerò a scrivere di cose semplici (senza essere un ammiratore di Giovanni Pascoli, che forse era “buono”).

A presto,

Spero.

COME VIRGILIO…

No, non si tratta del Virgilio fruttarolo che negli anni ’50 e parte dei ’60 aveva la piccola bottega sull’angolo tra Vicolo Pietrone e Via Antonio Provolo.

Era una persona buona e chiudeva sempre un occhio quando andavo a rubacchiare da bambino qualche “pometo lazarìn, qualche zinzòla, qualche carobola e qualche brombrigolo (castagna essicata- orrenda, ma la tenevi in bocca per un’ora e ti sembrava di essere sazio, parlo del 1953 e dintorni)”.

No il Virgilio cui mi riferisco è il Poeta che guida Dante nella selva oscura e, ahimè per un poeta così grande, egli confessa a Dante che a un certo punto l’abbandonerà nel viaggio, perchè si trova “… tra color che son sospesi…”, nel Limbo, ove resteranno per sempre senza mai poter vedere il Creatore perchè…, già perchè? Perchè sono vissuti e morti prima d’incontrare il Cristo.

E non c’è grandezza e purezza che tenga, se eri nato prima dell’avvento del Cristo, il massimo che ti spettava era il Limbo.

E perchè io mi troverei sospeso come Virgilio, e per quale peccato poi?

Presto detto: non amo per niente la canzone dialettale tranne quella meneghina e… napoletana (Nino d’Angelo rigorosamente escluso s’intende).

Insomma questo topic nasce, sì  nasce, da una bellissima canzone napoletana che talora canticchio (Reginella), ma alcuni giorni fa mi son trovato a riflettere sulla splendida strofa finale, ed in particolare quel… “Mo nun ce amammo cchiù ma e vvote tu, DISTRATTAMENTE PIENZE A ME!

Quel “DISTRATTAMENTE… pienze a me” è fantastico, racchiude tutto, tutto quello che se non l’hai provato non puoi capire, ma se sei davvero intelligente sì.

Dopo questa premessa, il Topic si svolgerà nella ricerca e citazione di strofe particolarment significative in sè, quasi “riassuntive” e viventi di luce propria che quasi non hanno bisogno del testo che le precede.

Varrà prevalentemente per la musica (ma è solo un mio desiderio totalmente disattendibile), per il cinema con una frase che “vive da sè”, per la poesia con una singola strofa, con un romanzo con un incipit o una chiusura particolari (ma anche una frase del romanzo stesso”.

Spero sia chiara la “logica” che vi propongo, da incallito chiaccherone quale sono e fui,  adoro la sintesi fulminante che accende le sinapsi come null’altro.

Let’s go guys!

NUOVO TOPIC…

Domani.

Di sicuro sarà molto “easy”.

Suggerimento: ripassate le vostre conoscenze musicali, cinematografie e… “letterarie”.

Ovviamente ho a disposizione solo il titolo, poi vediamo cosa esce dalla mia zucca.

 

TOPIC FLASHES

1°) Tranne Mozart, al mondo nessuno nasce “IMPARATO”, è possibile sapere allora perchè mai lo stato deve aspettare 2/3 anni prima che una buona parte del governo, specialmente quelli che cavalcano le stelle, imparino (studino) da che parte si comincia a leggere un dossier, e sono pure lautamente pagati per farlo.

Ho detto una “parte” perchè l’altra governa da anni regioni e città e qualcosa sa.

 

Adesso uno più serio e sociologico.

2°) Sapete come viene rappresentatata la sessualità in generale nelle diverse parti del mondo?

La rappresentazione più vera, dando al concetto di “verità” quello che purtroppo è usato oggi, è la Pornografia.

FAHRENHEIT 451. E DOPO? FAHRENHEIT 451 O GIU’ DI LI’…

Diciamo che a chi detiene il potere politico, il SAPERE, anche la semplice CONOSCENZA, specie se trasmessi ad altri, stanno sulle palle?

Massì diciamolo e penso che a nessuno dei pochi frequentatori di questo spazietto sia necessario spiegarne il motivo (non ho usato il termine “ragione” perchè ragione non c’è o forse chi lo sa “soffiata” nel vento sarà).

Mi ero impegnato a fare un Topic leggerino e manterrò la parola.

Ho dovuto quindi pensare ad un Paese/Nazione dove non esistono più i Cinema, i Teatri, le Biblioteche e i Musei, Internet, Registratori (tranne quelli di cassa n.d.g), dove i programmi scolastici sono tutti uguali e revisionati, la Scuola è unica e i libri di testo devono essere il più possibilmente manuali tecnici, Radio e TV ipercontrollati (alla Orwell).

Tuttavia, ambendo il Paese in questione al titolo di “democratico”, sono ammessi i “giornali” (?!?).

Il “giornale sarà costituito da un unico foglio, formato A3, scritto solo “in bianca” e non “in volta” (retro), con i seguenti vincoli: 3/5 dello spazio dovrà essere cronaca sportiva, 1/5 dedicato ai necrologi (anche se su questo tema si è aperta una forte discussione all’interno della coalizione, perchè qualcuno ha suggerito che nel nostro Paese non si dovrebbe morire, e comunque non in un modo così platealmente documentato).

Il residuo quinto di spazio sarà dedicato tassativamente alla Cronaca di altri Paesi, che potrai conoscere solo alla Radio e alla TV (controllate), dai dai che spazio ce n’è e non cominciamo a fare i piangina

Alla fine è passata una mozione di maggioranza (risicata) che sanciva la necessità di offrire anche “altro” per ambire al titolo di “democrazia”

Ecco la disposizione tassativa:

Ogni nucleo famigliare costituito  – volevano lasciar fuori i single i furbetti, per forzarli a sposarsi e a “cunellare” (licenza poetica che sta per figliare) – potrà possedere esclusivamente QUESTI OGGETTI CULTURALI (definiti pseudo-pornografici)

1) DUE RIPRODUZIONI DI QUADRI (molto suggerito il Teomondo Scrofalo, poi vedi tu);

2) DUE RAPPRESENTAZIONI SCULTOREE (formato mignon, ma chi può permetterselo anche in grandezza naturale);

3)  DUE LIBRI (molto suggerito Biancaneve e i sette Nani anche per un possibile “abbinamento” con le sculture… occhio!)

4) DUE FILM (molto suggerito il Barbarossa di Martinelli che al botteghino è andato malaccio, poi vedi tu)

5) DUE DVD MUSICALI (e qui non sono arrivati suggerimenti per evidente incompetenza, almeno credo),

Molta attenzione va prestata a regole ferree con punizioni da brivido:

a) è fatto assoluto divieto di scambio!

b) divieto assoluto di esposizione a chi non appartiene al nucleo famigliare: arriva l’idraulico, l’elettricista, un amico tutte 10 le “concessioni” vanno velate tipo NIQAB

c) divieto di narrazione, velata descrizione di ciò che ti è stato concesso;

d) divieto del giochino di società durante le feste di mimare i film in tuo possesso;

e) divieto di canticchiare fischiettare fuori casa la tua musica  e comunque anche in casa a bassa bassa voce.

Esiste un NODO IRRISOLTO E IRRISOLVIBILE perchè, tutto quanto sopra premesso, se decidi di metter su famiglia, NON PUOI DISCUTERE su cosa scegliere. Tu puoi mostrare “il tuo gioiello under slip e lei la sua”, ma MAI le concessioni “democratiche” che ti hanno offerto.

Credo che come soluzione non resti che il testa o croce.

E adesso avanti con le vostre scelte o popolo dei colti!

Nonostante tutto IO, IO NON RINUNCERO’ alle mie scelte.

LAUREATO? PENSO DI SI. DISCIPLINA? NON TANTA.FACOLTA’?! BUFALOGIA.SETTORE LATTICINI QUINDI? NO, INVENTO BUFALE…

Massì chettì freca di collegare Lione e Torino e poi attraverso i nodi ferroviari di scambio guadagnare 2 o tre giorni per il trasporto merci verso l’Est Europa (e non solo).

La Democrazia non è un elastico: la DEMOCRAZIA E’.

Si faranno tante piste ciclabili e stupendi sentieri, ma traguardando il lungo periodo, in Economia si fa soprattutto così per le infrastrutture, ho la netta sensazione che il Piemonte soprattutto e l’Italia al seguito, abbia fatto “Harakiri”.

Però il lavoro crescerà (?!?): secondo le statistiche dell’ I.I.I.I. , il settore bufalogico che oggi occupa undicimilionisettecentociquantasettemila, 03 operativi, è dato in forte espansione e si pensa che assorbirà i posti di lavoro che si perderanno per la DECRESCITA FELICE, quindi perchè preoccuparsi, non dovrei farlo io che non penso di avere ancora decenni di vita, eppure sono fortemente preoccupato.

Chi pagherà i bufalisti non è dato sapere, anche perchè pare abbiano un doppio/triplo lavoro.

E poi VI resta sempre Giggino, che dopo la citazione dell’arma efficace della “TESTUDO ROMANA” per tenere incollati i suoi dissidenti interni, calmerà il popolo piemontese garantendo che lui e Toninelli (the ghost), stanno studiando come fece Annibale a traversare le alpi con gli elefanti.

Et voilà, così abbiamo risolto anche l’economia commerciale del Piemonte a dorso dei mammiferi proboscidati.

No, purtroppo no, quella turistica pare proprio di no, per una sorta di strana ed incomprensibile avversione degli europei a viaggiare a dorso d’elefante.

Ma non tutto è perduto, tranne l’onore!, terminato lo studio, Giggino e Toninelli (the ghost), lo brevetteranno ed andranno a proporlo alle popolazioni dell’India.

Quando si dice competenza e genialità in un tuttuno!

Amen in corner.

HIKIKOMORI

Ho preso in prestito il termine hikikomori, che in realtà connota da tempo una malattia sociale giovanile prevalentemente giapponese, per affrontare invece il tema della SOLITUDINE e dell’ISOLAMENTO in coloro che stanno per superare, o lo hanno già fatto, la soglia dei settant’anni.

Credo di avere buon titolo per farlo, e come capita spesso, non posso che partire dalla mia esperienza.

Piaccia o meno questo Blog è così, sebbene io possa avere elementi di studio e di conoscenza appresa da ottimi maestri per parlarne come fenomeno puramente sociologico.

Ho cominciato a rifletterci quando, da 5/6 anni a questa parte, più di un amico, dopo miei lunghi silenzi, si faceva sentirte con un “come stai” telefonico o facendosi “casualmente” trovare vicino a casa mia per vedere se era possibile “bere un bicchiere” (dio come suona male in italiano).

Solo dopo un bel po’di tempo ebbi l’impressione che la loro fosse una lodevole preoccupazione, magari temendo che fossi caduto in una delle varie forme di depressione senile.

In realtà fu l’esigenza di isolarmi prendendo le distanze da un’esistenza che per quasi mezzo secolo era stata PUBBLICA (prima la Politica, poi il sindacato, poi la grande azienda e poi… un po’di clownerie calcistico-televisiva col suo strascico pubblico stadiesco).

Una vita molto intensa, la mia, sempre pensata satura di soddisfazioni fino a quando, non so nè l’evento, nè il periodo, mi assalì un dubbio e un desiderio, non eludibile, di autentica ed onesta rivisitazione di tutto.

Dall’essere stato figlio ingrato rispetto all’amore ricevuto, credente, studente, marito, non credente però riflessivo, amante fedifrago impenitente, professionista e… amico.

Per fare seriamente una rivisitazione/revisione di una cifra di eventi come questi, era necessario starsene in disparte, isolarsi in compagnia (ottimo ossimoro) di vecchie colpe non subito comprese, di errori vissuti come parziali successi, di alcuni amori e sentimenti offerti come dono (?!?!) che in realtà, oggi lo so, hanno creato anche molta sofferenza.

Intendiamoci al meglio possibile, chi intendesse fare un’operazione simile, NON la fa sulle cose palesemente riuscite, ma deve avere testa, cuore e cojoni, adeguati per riflettere su TUTTO il resto.

E se qualcuno dovesse domandarsi il perchè di una operazione di questo genere, risponderei serenamente: è una cosa spesso dolente, talora anche molto, ma mi auguro, anzi lo credo, che al termine (perchè c’è un termine conosciuto?) di un percorso come questo avrò dato un minimo, ma proprio un minimo, di senso cosciente del mio passaggio in queste lande.

Inoltre c’è anche un portato, chiamala conseguenza o effetto, collaterale: si cominciano a capire cose e comportamenti altrui che erano in ombra, e lo stesso vale per film, canzoni, libri, biografie, storie.

Dove TU non sei più il parametro di tutto, ma hai gli strumenti per capire (e mai e poi mai, “a tua insaputa”).

Poi c’è Leopardi.

E pure Manzoni.