RUDI MENTI…

…mai più, e per tre giorni consecutivi.
Potrebbe essere lo slogan di quei fenomeni della Gillette che hanno fatto il lancio pubblicitario del loro ultimo rasoio con lo slogan: “…dopo 10 rasature ti radi meglio della prima col NOSTRO miglior usa e getta…”.
Bravi.
Ve li vedete i rivali della Wilkinson misurare il pelo, nei due casi di specie, per denunciarli di pubblicità ingannevole?
Ma la barba non c’entra, ho fatto in tempo a radermi con l’autarchica “Superinox Bolzano” e vi garantisco che la rasatura era la stessa (voglio vedere la Gillette che la misura e mi denuncia, ma nel frattempo pre-allerto Riccardo & Ruggero, miei avvocati di fiducia, per l’eventuale -gratuito 🙂 – patrocinio).
Rudi menti nel senso di teste ruvide, grossolane e grezze?
Beh, qui mi pare che oggi non ci sarebbe che l’imbarazzo della scelta, di fronte all’eccesso d’offerta a qualsiasi ora del giorno.
Potrebbe essere Rudi (Rotta) menti!
Ma non è così perchè quello si chiama RudY ed è stato uno dei migliori “manici” (di chitarra) veronesi che io abbia visto ( assieme a Messina (Pietro?), “Ciano dei MeNphis” ed Ennio Ottofaro dei Kings), tutti rigorosamente Fender Stratocaster se non ricordo male.
Ed allora?
Allora niente, l’idea mi è venuta a causa della mail che ho inviato ad un vecchio amico nella quale un un errore di battitura mi ha fatto fare una spaziatura (“rudi menti”) dove non ci voleva (“rudimenti”).
Gli scrivevo di Politica, osservando l’ inaudita presunzione di persone senza i minimi fondamentali, i RUDIMENTI, della materia di cui trattasi.
Lui come risposta, oltre ad evidenziarmi l’involontario -ma veritiero- doppio senso di quell’errore di batitura, mi ricordò un episodio comune di 30/35 anni fa.
Eravamo a casa mia per trovare dei criteri di scelta per alcuni incarichi di responsabilità in un’organizzazione, almeno allora, di un certo rilievo.
Ma ogni volta ci trovavamo a valutare le pretese di alcuni “ghosts” che si sarebbero auto-candidati senza il minimo senso d’opportunità e di (loro) inadeguatezza.
Ad un certo punto lui sbottò così: “…ma cazzo qui se dici che c’è un posto da Presidente della Repubblica, “però” (…) ci vuole lo smoking…, sta sicuro che qualcuno salta fuori dicendoci che a casa ne ha…DUE!!”.
Ma erano 35 anni fa o era IERI?
😎

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Gazza:l ‘uomo che annusa LA PARTE DEGLI ANGELI, ma non annusa e basta…

Il sottotitolo era “La (dura) Legge de figlio di Guglielmo” (William Lawson).
Premesso che bere acolici fa malissimo, premesso che porterei a 60 anni il limite minimo per poterli bere (a quel’età c’è l’autocoscienza sviluppata ed un diritto ala libera scelta epatica che non gravi però sul tetto della Spesa Sanitaria), tutto ciò premeso, ho fatto una semi-abiura del Vino ed ora sorseggio Whissky “a cicchetti”.
Ma solo dopo mezzanotte (oddhjio se me lo offri alle dieci di sera, solo per educazione, non dico di no).
In 50 anni avrò bevuto non più di 5/6 litri di super-alcolici.
Ora mi sono inamorato del Whisky, da quello pessimo (Vat 69) a quello massimo che la scarsella permette di questi tempi (Jim Beam bourbon).
Non ho “cultura” del bere, li bevo tutti.
Ho imparato solo a riconoscere quelli cattivi da quelli accettabili.
Ho ricevuto in regalo un Irish Bushmil straordinario: fucilato sul campo senza un vero processo…di degustazione.
Un amico mi ha promesso l’amato Laphrohaig, molto torbato, inacessibile al mio budget.
Sto ancora aspettando, ma nel frattempo ho in “ghiaccio” della buona birra con cui (pare) si ami assai.
Comunque mai più di 6 centilitri per sera (scrivendo un Topic arriv a 8…e magari si vede…vergogna!).
Sì vabbè…ma LA PARTE DEGLI ANGELI?
E’ quella che evapora naturamente e viene così chiamata.
Ho un amico che siede alla “sinistra” del Creatore che ha messo in opera un alambicco catturatore di quela “parte” e mi aspetta.
Lui (l’amico) è là da tempo e mi ha confessato che il premio del Paradiso (la visione perenne del Creatore) dopo un certo periodo tende ad annoiare.
Con qualche bossa della “parte degli angeli” (fortunatamente astemi), pensiamo di rendere la cosa più terrena.
Ah, per memoria, il piacere dei sensi è sicuramente terreno, poi c’è quello dello SPIRITO…
Che si può sempre alambiccare, a volendo.
ED io lo voglio. 😎

Dolce Italia, tra Omero e Poe…

Noi Italians ci siamo sempre sentiti un popolo “epico” (al di sopra dellle normali, ordinarie, capacità Umane).
Ma non c’era nulla di nulla che potesse in qualche modo attestarlo.
Almeno fino al 25 Febbraio 2013.
Edesso possiamo esultare (?), abbiamo la possibilità di passare alla storia come un popolo epico.
Vai di là?
C’è Scilla.
Vai di qua?
C’è Cariddi.
Non vai da nesuna parte e ti trastulli a guardare, garrulo, la “cupio dissolvi” del tuo paese?
Sei nel giro-giro-tondo del gorgo Maelstrom.
Tel chì l’Omero e l’ Poe in un colpo solo.
Acadì che ql…!

LANTERNINOSOFIA

La lanterninosofia è una concezione pirandelliana secondo la quale ogni uomo avrebbe un lanternino che avrebbe come compito di mostrare la realtà.
Questo lanternino illumina ogni cosa che vediamo ma attraverso un filtro colorato dandoci una versione personale e soggettiva della realtà che non appare quindi per quello che è.
Tutto ciò che non viene illuminato risulta buio, insondabile, ignoto.
alla morte di un uomo il suo lanternino si spegne e e così la sua coscienza di vivere ma l’uomo continua ad esistere sotto altre forme attraverso il riflesso di ciò che ha compiuto in vita.
I lanternini sono alimentati da grossi lanternoni che rappresentano le ideologie.
Questa teoria si trova nel romanzo il fu Mattia Pascal.
(Alberto, Giugno 2007)

LANTERNE ROSSE…

Il Topic nuovo (?) è contenuto nel mio ultimo post del precedente Topic.
Mi è stato “ispirato” da un commento, sapido e dotto, di Hellassacheizuga su “(Galli) Senones, pilum, pubis, et varia”.
😎

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MARRONE

POTREBBE DARCI UNA DEFINIZIONE DELLA STUPIDITA’?
La stupidità non si misura in termini di mancanza di intelligenza. Anzi, non c’è niente di più stupido del cosiddetto quoziente di intelligenza, non a caso praticato dalle burocrazie come strumento per abbassare il livello medio di capacità intellettuale. Proprio per questo, la stupidità non è tanto non capire le cose quanto non comprendere gli altri. Gli stupidi sono quelli che parlano una sola lingua, che usano un solo codice di comportamento, che vivono entro una sola realtà antropologica, credendo che sia, proprio perché unica, la migliore. Lo stupido, in poche parole, non capisce l’altro perché non lo conosce, lo detesta perché si rifiuta di accettarne l’esistenza. Essere intelligenti è invece praticare il buon senso, aprirsi agli altri, condividere la differenza, dialogare ragionevolmente.
(da un’intervista a Gianfranco Marrone, autore di “Stupidità”- 2012, Ed.Bompiani)

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ARBITRO TEMPOO!

Nel giro di una settimana la questione del TEMPO, non quello metereologico ovviamente, ha ricominciato ad intrigarmi.
Prima un film così-così (“In Time”) dove l’ottimo spunto filosofico tematico viene pasticciato con una scarsa regia e sceneggiatura: in una società futuribile il tempo sostituisce il denaro inverando pertanto il detto “Il Tempo è Denaro”; a 25 anni te ne resta solo un altro da vivere, quindi te ne procuri dell’altro (è possibile trasferirlo-n.d.g.) in qualsiasi modo, o muori all’istante.
Poi l’ascolto casuale di uno splendido cd che non sapevo di avere ( “In Time Lapse” di Ludovico Einaudi).
Sabato l’incidente, pesantuccio, per il quale non ho avuto una doverosa e sensata “paura postuma” (non essendo un seguace ideologico “della morte me ne frego”, tutt’altro).
Facendo pulizia (??) ho trovato un vecchio appunto sulle “covers” di gruppi musicali famosi, che negli anni ’60 era molto in voga tradurre in italiano, e tra queste la ” “Time Is On My Side” dei Rolling Stones fatta dai veronesi Kings (e dall’Equipe 84).
Nel frattempo i Fun , gruppo musicale a me sconosciuto, vincono un Grammy Award (il corrispondente musicale dell’ Oscar cinematografico) con una canzoncina dal titolo “We Are Young”.
E Papa Ratzinger (Benedetto XVI) si dimette sentendo il peso del “time” e (forse) di molte cose lasciate irrisolte da Papa Giovanni Paolo II°, un Grande Papa, a causa della sua longevità (incolpevole ovviamente) e delle sue precarie condizioni di salute senile.
A me basterebbe che l’ARBITRO che governa il tempo di ciascuno di noi fosse imparziale.
Chissà se è pretendere l’impossibile.
p.s.:
il film “In Time” che ho citato all’inizio di questo Topic ha un precedente cinematografico, molto caro ad un mio caro Amico: “La Fuga di Logan”.
In quel film la vita è limitata, da un computer “equilibratore” bio-sociologico, a 30 anni.
Ma c’è chi si ribella a questa regola.
Anche lì un buon spunto tematico viene pasticciato assai.
Forse non siamo in grado di trattare il Tempo.
Comunque io “preferisco” essere mortale.
😎

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PENSO, MA NON SONO…

…nel senso che lo sforzo per riparare (??) la linea ADSL, qualche sintomo influenzale, la prima LAVATRICE , sbagliando sia la dose di detersivo, sia la temperatura di lavaggio…, idem dicasi per l’uso del “moccio Vileda” (prova a sbagliare, anche in questo caso, la dose di detersivo per pavimenti e poi mi dici…), mi ha svuotato d’energie e non sono in grado di “pensare” un Topic nuovo.
L’unica riflessione, chiamiamola così per carità di di “genere”, che riesco a fare è quella di domandarmi se l’odio circolante nei confronti delle donne non sia dovuto al fatto che bisogna eliminare delle terribili (ed impietose) pietre di paragone.
No dico, QUESTE (le donne) sfornano figli, spesso li accudiscono in terribile solitudine, se hanno un lavoro esterno…lavorano, poi lavorano in casa, cucinano, devono essere pazienti perchè LUI è spesso “stressato”, hanno i “cicli”(e quando non li hanno, te lo raccomando lo “stress”), se hanno il “mal di testa” c’è il rischio che lui s’incazzi perchè si “stressa” ancor di più perchè teme di perdere il ruolo ALFA DOMINANTE.
Come scriveva Paolo Villaggio in uno dei suoi primi libri (inizio anni ’70): …mi sorge un GUBBIO…” (ovvio che vista l’alta percentuale di lettori del nostro Paese, la scarsa propensione a citare gli autori – più semplice fare copia/incolla- la vetustà del libro, pochi sanno che è una sua espressione-n.d.g.).
Comunque a me mi sorge.
Solo il Gubbio.

FRALE

I pochi Ospiti che seguono con regolarità questo blog di seconda (categoria) avranno letto della traccia musicale che avevo lasciato ieri anticipando questo Topic.
Era tratta da “Fragile” (degli Yes), ma non parlerò di musica.
“Frale” è un aggettivo che sta per fragile e la prima reminiscenza scolastica è stata per “La Foglia” (dai Canti del Leopardi:”Lungi dal proprio ramo, povera foglia FRALE, dove vai tu?…”.
Ma non parlerò di Poesia per una (ovvia) mia totale inadeguatezza a trattare la materia.
Un’altra connesione mnemonica mi è (tortuosamente) arrivata alla fine di un’intervista fatta a Tarantino, e vista di recente, quando l’intervistatore gli chiede quali sono stati i film del 2012 che gli sono maggiormente piaciuti e, tra quei 2/3 di cui non ho capito il titolo (intervista in Inglese…), ho sentito Tarantino citare “Looper”, con Bruce Willis, di cui ho visto solo i primi dieci minuti…perchè mi è venuto in mente che “dovevo” fare sto nuovo Topic…
Bruce Willis dicevo, un attore che mi piace nonostante alterni, con incredibile regolarità, delle boiatone con buoni film.
Uno di questi, a mio parere, è il curioso “Unbreakable” (un film del 2000 mal tradotto in Italiano con “il Predestinato”), all’interno del quale Samuel Jackson tratteggia la “diabolica” figura mefistofelica di un essere dai poteri straordinari ma con un difetto fisico micidiale: le ossa del proprio corpo FRAGILISSIME come il vetro.
E avanti, visto che non parlerò di Cinema.
A proposito di Cinema e “fragilità” mi è venuto alla mente l’ultimo (bruttarello) “The Master” (con due sicuri Oscar per l’interpretazione da scegliere tra Phoenix, Hoffman e Amy Adams…, sì, interpretazioni straordinarie per un brutto film, capita).
Però è il soggetto di “The Master”, checchè ne smentiscano i produttori, è il percorso (…) di Ron Hubbard, il fondatore della “chiesa” di Scientology, per molti e autorevoli che ne han scritto, più una setta che una “chiesa” (anche se una volta per tutte, bisognerebbe anche ammettere che non esiste un copyright della fede e delle pratiche “religiose”-n.d.g.).
Il tema centrale del film, mi è parso, sia quello di una certa “fragilità” della società (americana in quel caso), non a caso tra le più ricche di “sette, filoni religiosi, associazioni pro-imbonimento” che esistano al mondo, alle quali ci si rivolge in particolari momenti di “crisi esistenziale” (che non è AUTOMATICAMENTE un portato od un riflesso della “fragilità”, anzi e talora, si può trattare di un momento “alto” della percezione individuale della banalità delle cose terrene).
A proposito di Scientology, la notizia è apparsa marginalmente qualche settimana fa, “pare” che perfino Tom Cruise (uno dei volti più famosi, assieme a J. Travolta, tra i ferventi sostenitori), abbia manifestato “perplessità” sulla “invasività” dei Dianetici (leggi Scientology) per quanto riguarda il tipo di educazione da impartite ai sui figli…”.
Ma va?
Insomma stiamo per attraversare l’ennesima “decade” dello sfruttamento della FRAGILITA’, dei giovani e meno giovani, come ha scritto di recente Beppe Severnigni: gli anni ’70 dei cattivi maestri e santoni…gli anni ’80 di cartomanti televisive…i ’90 con in prima fila ciarlatani finanziari e millenaristi…i 2000 con il fiorire di guaritori ed imbonitori…”.
Ed adesso a chi tocca?
“I piccoli (e medi) guru, crescono ed hanno bisogno di adepti…attenzione…gli spacciatori d’armonia artificiale sono tra noi…e sorridono, per confonderci le idee…” (Bsev).
Ad onor del vero non ci sono solo quelli che sorridono per inchiappettarti, ci sono anche i neo-palingenetici-escatologici (quelli che bisogna “affondare e rifondare” TUTTO) e che “sbraiano” (urlano) pure, ma non con l’Umanitas che si percepiva in “Ginettaccio” Bartali (grandissimo Campione ciclista tra gli anni ’30 e ’50) per il quale ” …l’è tutto sbagliatHo…l’è tutto da rifHare…” (nel ciclismo).
E l’ineffabile Lance “tox” Armstrong, trent’anni dopo, conferma che Bartali un po’ di ragione ce l’aveva pure. 😎

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