Abbiamo esaurito voci e aggettivi. Che altro c’è da aggiungere? Sembra un sogno, invece è tutto vero. Un anno fa eravamo qui a toccare il punto più basso del nostro entusiasmo per colpa di una squadra squinternata e di un allenatore nel pallone ed oggi battiamo la Juve. Come si fa a non dire grazie a Juric e alla sua meravigliosa squadra? Come si fa a non volere bene a questi ragazzi che ci hanno fatto vivere una serata del genere? Stasera vi siete conquistati un pezzetto di gloria di questa incredibile società capace vincere uno scudetto, di fallire, di finire in C1, di rischiare la C2, di essere di nuovo sul punto di fallire e poi di rinascere e di fare cose incredibili, di toccare vette pazzesche.
Il Verona è la nostra vita, i nostri affetti, la nostra passione. Per questo va trattato bene, per questo va rispettato. Per questo chi lo onora ricorderà sempre Verona nella sua vita come una città calorosa e accogliente, qualcosa che ti entra nella pelle e non te la togli più. Juric sta onorando Verona come i grandi allenatori del passato hanno fatto. Come Bagnoli, Prandelli, Mandorlini, Ficcadenti, Perotti e a questi aggiungo Alfredo Aglietti e prima di lui Davide Pellegrini, due che hanno lasciato tracce profonde nella nostra storia pur in brevi apparizioni.
Il generale Ivan Juric a capo di una squadra pazzesca, costruita a costo zero, ha messo la sua firma su questo campionato di serie A. Il Verona è la squadra rivelazione, la squadra che gioca il calcio più bello, ed è ancora e sempre la fatal Verona. Lui è l’uomo della rinascita, lui è l’uomo del futuro. Lui sarà la certificazione che segnerà anche il domani di Setti e la sua riabilitazione a Verona dopo lo schifo diffuso a piene mani negli ultimi due anni. La permanenza in gialloblù di Juric, inutile girarci attorno, significherà che il presidente ha veramente in cantiere qualcosa di importante e a lungo termine per questa società. Juric sarà la garanzia sulle intenzioni di Setti.
Se invece Juric se ne andrà vuol dire che il progetto non era ritenuto valido e per noi vorrà dire rischiare ancora sofferenza e patimenti. Io credo che il presidente stavolta farà di tutto per non disfare questo giocattolo che si è trovato tra le mani. Spero di non sbagliarmi.


