SILVESTRI 6.5 Prontissimo in un paio di occasioni importanti per la Juve, in particolare su Chiesa, nel primo tempo. Nulla può fare quando a Ronaldo basta un tocco facile facile per sbloccare la partita. Tutto sommato, considerato l’avversario, passa una serata abbastanza tranquilla.
MAGNANI 7 Nel secondo tempo salva un gol fatto, a porta spalancata, su tiro di Ramsey. Bene comunque per tutti i 95 minuti, sempre attento e concentrato, come gli chiede il mister. Spegne Ronaldo che, fatalità, segna nell’unica occasione in cui non è Magnani a marcarlo. Di testa sono tutte sue, non ne passa una. Nei minuti finali spazza l’area in maniera provvidenziale
GUNTER 6.5 Della difesa è il battitore libero, nel senso che non ha compiti di marcatura a uomo degli attaccanti bianconeri. Al punto tale che a volte va a cercare Ramsey, quando il gallese prova a fare il trequartista. E’ sereno, serenissimo, in ogni giocata e se si escludono i momenti di frenesia juventina, quasi non suda la maglietta.
LOVATO 5.5 Soffre la vivacità di Kulusevski, che sembra essere il vero fenomeno della Juve, per estro e spunto nello stretto. Lo svedese gli va via in troppe situazioni, cosa che manda in bestia Juric. Poi l’errore decisivo in occasione del gol di Cristiano. Se lo perde completamente e quando è il momento di recuperare, il portoghese gli ha già dato due metri.
FARAONI 6.5 Nel primo tempo è lui l’uomo più pericoloso del Verona. Prende un palo clamoroso dopo un bel colpo di testa ad anticipare tutti. Poi la solita partita di qualità e quantità, generoso come al solito. Davanti a lui Bernardeschi sparisce dal campo, da far quasi tenerezza. Esce stanchissimo.
DAWIDOWICZ s.v. (dal 38′ s.t.)
STURARO 7 Va in campo in maniera del tutto inaspettata e diventa la vera sorpresa della serata. Evidentemente Juric ci ha visto bene in settimana. E’ il primo dei gialloblù a pressare a tutto campo. E’ lucido nella corsa e bravo a non far ragionare i bianconeri (soprattutto Rabiot, che segue a uomo) quando impostano da dietro. Sorprende anche fisicamente, visto che regge per 65 minuti abbondando. Benvenuto.
VIEIRA 6 (dal 22′ s.t.) Ordinato ed efficace. Sulla falsariga di quanto fatto vedere a Genova, la scorsa giornata.
ILIC 6 Un inizio difficile, timidino, travolto dall’onda d’urto bianconera. Poi si mette a posto e comincia a far viaggiare il pallone sui binari. Le geometrie sono pulite, magari non sempre illuminanti. Ecco, secondo me deve lavorare ancora tanto sul lancio lungo e sul cambio di campo, che può aiutare la squadra nei momenti di difficoltà.
VELOSO 7 (dal 1° s.t.) Che partita sto “giovanotto”. Sia chiaro, Ilic ha il futuro davanti a sé, ma quando Miguel gira, è tutta un’altra musica. Tempi di gioco, qualità, calci d’angolo finalmente di nuovo pericolosi. E’ lui, con una finta di corpo eccezionale, a suonare la carica in occasione del gol del pari. Fondamentale averlo in campo quando la condizione fisica è questa.
DIMARCO 6 Juric lo preferisce a Lazovic e lui, largo a sinistra è sempre una garanzia. Le dinamiche con Zaccagni ci sono sempre e in alcuni casi mandano in confusione la Juve, in particolar modo Demiral, vero anello debole della catena difensiva bianconera. Proprio per questo, avrebbe dovuto puntare di più il giocatore turco.
LAZOVIC 7 (dal 6° s.t.) Entrato in campo alla grande. E’ stato devastante perché il Verona ha costruito il pareggio dalla sua fascia. Mette il cross perfetto per la zucca di Barak, che incenerisce Alex Sandro. E poi, non contento, tenta il colpo grosso con una fiondata che Szczesny devia sulla traversa, col pallone che finisce in angolo. Ci sei mancato, Darko.
BARAK 7.5 Cosa vuoi dire a uno che ha segnato il sesto gol stagionale e che ha messo insieme l’ennesima partita fenomenale. Nel primo tempo giganteggia. I bianconeri non lo smuovono di un centimetro, fisicamente è devastante. Nella ripresa quando sembra perdere qualche colpo cosa fa? Segna. Pazzesco. Una macchina da guerra. A inizio stagione non ero convinto. Chiedo scusa, Antonin!
ZACCAGNI 7 Il fatto che sia entrato nel giro della Nazionale mi pare che non sia più un caso. Tutto quello che di pericoloso il Verona riesce a costruire passa dai suoi piedi. Prima con Dimarco, poi (soprattutto) con Lazovic fa cose incantevoli che mandano il cervello in pappa a Demiral. Dopo un paio di prestazioni un po’ così, è tornato a farci brillare gli occhi.
BESSA s.v. (dal 38′ s.t.)
LASAGNA 6 Tanto lavoro, questa volta davvero sporco, nel tentativo di far salire la squadra. Prende un bel po’ di falli che alleggeriscono la tensione. Le occasioni da gol, a dire il vero, non sono tante, anzi, non se ne vedono. Però a me è piaciuto. Vedere lo scatto che tenta al 92esimo, quando la spia della riserva dovrebbe essere di color rosso incandescente.
ALL. JURIC 7 Anche contro la Juve ci sono stati momenti di dominio. Magari non lampante come quello visto contro il Genoa, ma se il suo Verona avesse vinto credo che ci sarebbe stato poco da dire, pensando al palo di Faraoni e alla traversa di Lazovic. Meno male che la sua squadra è al 30%. Quando arriverà al 60% la corsa all’Europa League dovrebbe diventare quasi un obbligo.