SILVESTRI 6.5 Super parata, nel primo tempo, su Perisic. In generale sempre attento alle incursioni nerazzurre, non trascendentali comunque. Sicuro nelle uscite alte e a terra. Tenga la testa sul pezzo. Il calcio mercato non lo distragga, per cortesia.
DAWIDOWICZ 6 Bene nella mezz’ora in cui riesce a restare in campo. Poi il muscolo della coscia fa “strap”.
LOVATO 6- (dal 30′ p.t.) Solo un “meno” per il gol di Martinez, che ha il grandissimo merito di aver azzeccato una giocata clamorosa. Per il resto, gara sufficiente. Non so voi, ma a me turbano particolarmente i suoi continui infortuni. Mi auguro per lui che non diventino una costante di questa stagione.
GUNTER 6 (dal 14′ s.t.) Attento a non concedere ad un attacco forte, fortissimo. Entra a freddo, cosa non facile, e pericolosa, ma non si fa spaventare dagli eventi.
MAGNANI 7 La pantera Lukaku, davanti a lui, diventa un micio spaesato, impaurito di ogni cosa. Partita impeccabile, dal primo all’ultimo secondo. Eccezionale nel gioco aereo, non ha paura nemmeno dei corpo a corpo in velocità col belga. Finisce in evidente debito d’ossigeno e mezzo azzoppato.
CECCHERINI 6.5 Questa volta gli tocca Perisic. Lo segue come un’ombra, disinnescandolo uno dei giocatori più talentuosi della squadra di Conte. Sempre sul pezzo, concentrato e dritto all’obiettivo. Come detto altre volte, non ama i ghirigori. Cosa che, peraltro, apprezzo.
FARAONI 6.5 E’ il suo cross a incasinare i pensieri di Handanovic che, cincischiando con Skriniar, serve a Ilic il pallone del momentaneo pareggio. Colpisce la costanza di questo ragazzo, che ha grande capacità di leggere le azioni avversarie una frazione di secondo prima degli altri. In copertura sempre presente. In fase offensiva, idem con patate.
TAMEZE 6 Mezzo voto in meno perché è lui a perdersi Skriniar in occasione del secondo gol. Salta in ritardo, all’indietro e la frittata è fatta. Salva, però, una grandissima occasione di Martinez, lanciato a rete. Peccato davvero per quella sbavatura, perché ha giocato una buona partita.
VELOSO 6- Un po’ compassato, si affida ai piedi buoni, che ovviamente non gli mancano. Spunti da Veloso, ma anche qualche leggerezza di troppo, su tutte quella che spalanca il campo a Martinez, poi frenato da Tameze. Il tour de forçe si è fatto sentire anche per lui, che non è più una matricola.
DIMARCO 6 Grandissima generosità, soprattutto quando non ha più la forza per correre come si deve. Juric, infatti, gli fa finire la partita da mezza punta, retrocedendo Lazovic. Grande corsa per 80 minuti, senza mai risparmiarsi. Davanti ha una brutta bestia come Hakimi e l’imperativo è contenere. Sfiora il gol del pareggio con una punizione che esce davvero di un amen.
LAZOVIC 5 (dal 7′ s.t.) Non c’è, purtroppo. E’ la pallida controfigura di chi in realtà è. E sapendo questo, fa ancora peggio vederlo così. Bisogna aspettarlo, lo continua a ripetere Juric, e sono convinto che sia la strada giusta. Però siamo ancora tanto lontani dalla passata stagione.
COLLEY 6- Alterna cose interessanti a passaggi a vuoti probabilmente tipici dell’età. Ha la spavalderia giusta in alcuni momenti e forse insistendo un pelo di più potrebbe davvero fare male. Il processo di crescita è questo. Il tempo gli serve come il pane.
RUEGG 5.5 (dal 7′ s.t.) Era entrato molto meglio a Firenze. Oggi, poca cosa, se non qualche timida accelerazione senza palla a cercarsi lo spazio.
SALCEDO 5.5 E’ durissima quando davanti hai una difesa così forte fisicamente. Prova e riprova, ma fa tanta fatica a tenere su i palloni, cosa che Juric gli chiede a perdifiato. Prende anche un sacco di scarpate, va detto, e l’arbitro spesso gira la testa dall’altra parte. Finisce il primo tempo malconcio, con un taglio alla testa.
ILIC 6.5 (dal 1′ s.t.) Gioca da falso nove e si ritrova sui piedi un cioccolatino gentilmente regalato dalla premiata ditta Handanovic-Skriniar, che non deve fare altro che mettere in gol. Grande sacrificio per la causa, in una posizione che comunque interpreta bene, andando a fare sportellate con tutti.
ALL. JURIC 6 Per 60 minuti, con una squadra incerottata e costretto al cambio di Dawidowicz, riesce a tenere testa all’Inter, creando anche una buona occasione dal gol con Dimarco. Poi, la grande qualità dei nerazzurri emerge, seppur non in maniera così schiacciante. Più di così credo non potesse fare. Preoccupano tantissimo gli infortuni. Fino ad oggi aggirati in qualche modo, ma solo oggi sono due i difensori usciti malconci, con problemi che sembrano seri.