Giorgio Pasetto, storico radicale veronese, comunica che ha raggiunto il milione la raccolta firme per il referendum promosso dal suo partito per la legalizzazione dell’eutanasia.
Personalmente la novità non mi entusiasma, ma ci sono dei cambiamenti epocali – di cultura, di costume – che piacciano o no sono inevitabili e quindi non resta che prenderne atto.
Se ci pensate i cosiddetti diritti individuali – dal divorzio all’aborto – hanno trovato sempre più consensi tra i cittadini di tutto l’Occidente.
Qui l’unico dubbio è: saranno l’80% i cittadini che si esprimeranno a favore del referendum sulla legalizzazione dell’eutanasia o saranno di più?
Il passato non ritorna. Nell’inno nazionale cantavamo, e ancora lo cantano ormai solo i calciatori: “Siam pronti alla morte, siam pronti alla morte l’Italia chiamò!”. L’idea era che la tua vita apparteneva alla Patria, allo Stato, che poteva decidere di mandarti a combattere e anche a morire. Se pensavi di disertare ti ammazzavano i carabinieri. Poi lo Stato non ha più potuto mandarti nemmeno a fare il servizio militare perché è arrivato il diritto all’obiezione di coscienza…
Così per la Chiesa la vita del fedele apparteneva a Dio che decideva lui anche di farti martire. Oggi Papa Francesco ha lanciato un appello con anglicani e ortodossi per la difesa del clima e dell’ambiente. Penso si sia convinto che quella contro la desertificazione delle chiese e la diserzione dei fedeli cattolici è ormai un’impresa impossibile…Tanto vale dedicarsi a contrastare, non l’indifferenza religiosa, ma il riscaldamento globale.
Oggi il credo è: “La vita è mia e ne faccio quel che voglio io, e decido io anche quando e se interromperla”
Sarà anche il declino della nostra civiltà, personalmente ho questa impressione che, naturalmente, può non essere condivisa. Ma mi domando quando mai il declino di una qualunque civiltà – greca, romana, atzeca, etc. – quando mai è stato possibile arrestarlo? Mai sono tutte morte le grandi storiche civiltà.
Oggi è emblematico che, di fronte all’imminente morte della civiltà occidentale, arrivi l’eutanasia. Perché come sappiamo, o dovremmo sapere: nomina sunt consequentia rerum…