Il paradosso della pesante condanna chiesta per Salvini arriva quando tutti i Paesi europei ora fanno quello che fece lui: cioè chiudono i confini all’immigrazione incontrollata.
Il premiere inglese ha perfino incontrato la Meloni per copiare il modello Albania.
Paesi che erano accoglienti come la Germania ora hanno cambiato decisamente rotta: non solo confini controllati ma anche rimpatri dei migranti illegali.
Nessun Paese europeo è per l’accoglienza indiscriminata in nome del fattore umanitario. Tranne il Vaticano che però, guarda caso, alza non solo le frontiere ma anche le mura: non ce n’è uno di migrante nella Città del Vaticano.
C’è poi anche il problema non secondario dell’ingerenza. E’ accettabile che la religione, invece che occuparsi della fede, auspichi le scelte che competono alla politica? Dall’accoglienza a tutti i migranti al no all’autonomia?
Non è come se in politica, Giorgia Meloni, dicesse alla religione cattolica che è ora di finirla con la vergognosa discriminazione delle donne: che possano anche loro diventare sacerdoti come già avviene nelle chiese protestanti…
Al di là delle questione non secondaria dell’ingerenza ,resta il fatto che oggi tutti i Paesi europei chiudono le frontiere e decidono chi può entrare e chi no.
Di conseguenza la procura di Palermo dovrebbe chiedere pesanti condanne, non solo per Salvini, ma per tutti i leader europei. E anche per quelli americani, Kamala Harris compresa, che esigono il massimo dei controlli sui migranti, per non dire i rimpatri di massa.