Non è certo una buona notizia, anzi è una tragedia nella tragedia questa Unione europea che ha confermato di non esserci, di non riuscire ad intervenire sulle questioni cruciali come il tetto al prezzo dell’energia.
Mai come adesso avremmo bisogno di un Europa forte e unita che sappia farsi valere tra i due colossi asiatico e americano. Ma le fondamenta sono mancate fin dall’inizio partendo dall’unione economica e non dall’unione politica che avrebbe garantito un governo europeo in grado di decidere e non ostaggio, come avviene, del veto di uno qualunque dei 27 Paesi membri.
Nemmeno sul tetto ai consumi riesce ad imporre una decisione comune, ma solo una vaga raccomandazione sapendo che poi ogni Paese farà ciò che vuole sulla riduzione energetica. Che poi è una follia: come dire che, se mancano i prodotti alimentari, devi metterti a dieta e cercare di non morire di fame…
I sogni non vanno scambiati con la realtà. Purtroppo l’Unione europea oggi è il nulla. Senza aggiungere che non esiste nemmeno l’unità d’Italia che porrebbe fine alle vergognose differenza sociali tra chi lavora e chi può permettersi di vivere con il reddito di cittadinanza…
Chi si definisce europeista convinto e crede in questa Unione inesistente, dovrebbe aggiungere di essere anche un sostenitore convinto dell’evasione fiscale: con il paradiso del Lussemburgo, con l’Olanda dove la Fiat – dopo decenni di elargizioni di denaro pubblico italiano – ha pensato bene di trasferire la propria sede per non pagare più nemmeno le tasse nel nostro Paese.
Nella tragedia mi permetto di concludere con una battuta. Che i successori di Gianni Agnelli trasferiscano ad Amsterdam anche la Juventus, che magari il Var in Olanda funziona meglio…