Il Padova perde immeritatamente a Crotone. Il pareggio era il risultato più giusto. Il 2-1 dei padroni di casa è nato da una punizione concessa loro poco dopo che non ne era stata concessa una clamorosa al Padova per fallo su Contessa.
E’ corretto sottolinearlo, ad onor di cronaca, ma questo non cambia la realtà dei fatti. I fatti dicono che il Padova ha incassato 4 sconfitte in 8 partite. Troppe anche per una squadra che, come quella biancoscudata, punta ad una tranquilla salvezza e non ha particolari sogni di gloria per la stagione appena cominciata.
Siamo solo all’ottava giornata e la sensazione rimane quella di un gruppo perfettamente in grado di salvarsi senza eccessivi brividi lungo la schiena. Tuttavia la sconfitta di Crotone, seppur immeritata, deve produrre questa volta un effetto scossa immediata. Il Padova non ha disputato una brutta gara, anzi. Dopo il gol preso a freddo dal Crotone ha reagito, ha messo in campo l’atteggiamento giusto, è andato vicino al gol in più occasioni. Purtroppo però ha commesso degli errori e in serie B gli errori, anche se pochi e banali, non vengono perdonati dall’avversario che puntualmente ti castiga.
Ecco perché l’unica parola che mi viene in mente è “sveglia!”. “Sveglia” perché non si può prendere gol dopo 12′ lasciando che un terzino sinistro crossi indisturbato e un attaccante alto sì e no un metro e ottanta salti indisturbato nel cuore dell’area piccola in mezzo a difensori ben più alti e fisicamente corazzati di lui. “Sveglia” perché non si può andare sotto di nuovo per un disimpegno errato che si trasforma in un assist per l’avversario. “Sveglia” perché non si può, una volta segnato a fatica il pareggio, avere la maledetta abitudine di arretrare per difendersi e basta, rinunciando a giocare, a costruire, a essere lucidi.
Certo serviranno rinforzi e a gennaio la proprietà li porterà a casa. Ma certe leggerezze bisogna imparare e si può imparare ad evitarle fin da subito. Prima di tuffarci nel calciomercato considerandolo la panacea dei mali biancoscudati, allora, visto che manca ancora qualche mese, pensiamo intanto a fare quel che si può fare. Sbagliamo meno e diamoci una bella svegliata! Si può fare. E se si farà il cammino verso la salvezza sarà meno tortuoso di quanto sembri adesso.