Ora possiamo dirlo. Se il Verona non avesse vinto contro la Cremonese il campionato poteva essere considerato finito. Non c’era alternativa a questi tre punti. Al di là delle dichiarazioni di maniera tutti lo sapevano, da Setti in giù. L’importanza di questa vittoria è straordinaria e concede al Verona una seconda chance. Incredibile se vogliamo, dopo tutti gli errori commessi in estate e quei miserabili cinque punti con cui si era chiusa la prima parte della stagione.
Nella disperazione del momento e dopo il disastro della sconfitta con lo Spezia, Setti ha fatto la miglior mossa della stagione: ha accantonato l’orgoglio e ha ripreso l’uomo che ha costruito una parte delle sue fortune: Sean Sogliano. Un Sogliano assetato di rivincita, reduce da annate sfortunate e perdenti, felice di riallacciare i fili di una storia che per lui era stata traumatica e irrisolta. Sbarcato a Verona Sean si è cibato della magica atmosfera che il Bentegodi sa regalare, un’atmosfera inebriante per un passionale come lui, benzina per il suo ego ferito. C’è poco da fare: ognuno di noi ha un suo posto nel mondo e il posto di Sogliano è Verona, la sua squadra, gli spalti del Bentegodi, i suoi tifosi.
Sean è uomo di calcio e prima di tutto al Verona serviva un uomo di calcio, che analizzasse la situazione e al contempo scuotesse una squadra che pareva destinata all’oblio. Prima mossa: il ds ha rafforzato Bocchetti, dandogli vera fiducia, supportandolo, fornendogli una sponda di dialogo. Ha sistemato la questione patentino ingaggiando Zaffaroni, una persona gentile, educata, di buon senso ma anche un buon allenatore capace di integrarsi con Bocchetti con grande intelligenza.
Infine le mura del centro sportivo di Castelnuovo sono tornate a sentire qualche sana urlata a cui non erano più abituate. Basta con gente rassegnata e con la testa bassa, via chi non ha voglia di lottare. Guardate chi ha giocato nelle ultime gare, chi non è stato convocato e tirate voi le vostre conclusioni…
Vuol dire che il Verona e salvo e che basta Sogliano per arrivarci? No, no e poi no. Sogliano ha rimesso il Verona in carreggiata ma ora deve dedicarsi alla seconda importante parte del suo lavoro. Operare bene sul mercato, cercando gente atta allo scopo, non privando la squadra di chi può ancora essere utile, spingendo Setti a fare qualche investimento e/o sacrificio per mantenere una categoria che è vitale per le casse del club. Un’opera immane che possiamo ancora paragonare ad un miracolo. Un miracolo che dopo la Cremonese è possibile, quindi tecnicamente declassato alla categoria: gigantesca impresa. Buon divertimento.