Con Cioffi o senza Cioffi? Come andrà avanti il Verona? La decisione giusta, adesso spetta a loro. A Maurizio Setti e Francesco Marroccu. Loro hanno creato questa situazione, loro devono sbrogliare la matassa. Hanno preso un allenatore giovane che andava protetto e che andava messo nelle migliori condizioni di lavorare. L’hanno fatto? Ognuno avrà le sue idee in proposito. Ma qui c’è poco da scherzare e da barare. Se chi comanda ritiene che la squadra sia all’altezza e che la colpa sia di Cioffi, allora non c’è tempo da perdere. L’allenatore va esonerato subito, così come fece Tony D’Amico con Di Francesco. Se invece vanno riconosciute delle attenuanti a Cioffi, tipo avergli smantellato la squadra, fatto il mercato in ritardo, dato giocatori fuori condizione, allora al tecnico va concesso del tempo.
Non abbiamo da parte nostra gli strumenti per capire fino in fondo quali sono le responsabilità dell’allenatore e fin dove i suoi limiti. Ci limitiamo a quello che vediamo durante le partite (che non è bello).
Il Verona è ancora un’indistinta compagine che lamenta problemi d’identità evidenti. Davanti alla superiorità dell’Udinese, almeno nel primo tempo, dava l’idea di poter fare del male ad ogni ripartenza. Calati uomini fondamentali come Veloso e Doig, con alcune incongruenze come Piccoli, nel secondo tempo è praticamente sparito dal campo. Ha preso gol al 92′ e questo fa malissimo. Ma per onestà va detto che poteva prenderne almeno tre/quattro in precedenza. Qualche progresso davanti al nulla di Firenze c’è stato ma è troppo poco.
Bisogna poi capire se la squadra è ancora con l’allenatore. O se c’è mai stata. Quel dietro-front sul sistema di gioco accettato da Cioffi probabilmente è il peccato originale che sta segnando questa stagione. Il gruppo storico ricerca sempre il gioco “alla Juric” e rigetta qualsiasi altra proposta. Cioffi per salvare la panchina ha accettato il compromesso ma nel momento stesso in cui lo ha accettato ha indebolito la sua figura. E la società ha assistito a tutto questo senza imporre, o da una parte o dall’altra, la sua visione.
Problemi che chiunque arrivasse, nel caso Cioffi dovesse saltare, si ritroverà in mano come una bomba inesplosa. A questo proposito vedere Paulo Sousa in tribuna al Bentegodi, uomo vicino al potente Busardò, principale consigliere di Setti, non è stato francamente un bello spettacolo. Una delegittimazione di Cioffi che è già da tempo sulla graticola, con voci incontrollate, molte delle quali provenienti dalla pancia della società. Il Verona pare debolissimo in questo senso, in balia di pettegolezzi strumentali addirittura innescati dagli avversari (come l’Udinese…), procuratori, intermediari, venti malefici e adesso pure in crisi di punti e risultati, un’aggravante che inquina ogni giudizio.
E quindi torniamo al punto: Setti e Marroccu devono prendere la decisione giusta. Quella che tolga ogni alibi sulla squadra e sull’allenatore che loro, non certo noi o i tifosi, avevano scelto per salvare il Verona. Quello che ora, o forse fin dall’inizio, ha più di tutti il cerino in mano.