Due le strade che Sogliano aveva davanti per sistemare la gigantesca confusione che si era creata in casa del Verona. Proseguire con Bocchetti o cambiare tutto. Sogliano ha scelto la prima strada. Vuole dare fiducia al giovane allenatore prima di bruciarlo. Ficcadenti e Ballardini restano sullo sfondo. Opzioni possibili a gennaio se Bocchetti non dovesse fare risultati. Non ora. Bocchetti sarà messo nelle migliori condizioni di allenare. rafforzato dalla presenza di Sogliano nello spogliatoio. Un riferimento che era clamorosamente mancato dopo l’addio di D’Amico. Marroccu per indole e storia professionale non è quel tipo di direttore. Prima Cioffi e poi Bocchetti sono stati abbandonati a sé stessi, in preda a dubbi e ansie troppo grandi per la loro esigua esperienza, senza punti di riferimento.
La scelta di Zaffaroni, brava persona e ragazzo serio, rafforza Bocchetti. E’ il tentativo di “ripulire” l’aria e di dare dal punto di vista “formale” un allenatore al Verona. Dervishi, francamente era un “escamotage” esagerato, che l’associazione allenatori aveva giustamente stigmatizzato. Zaffaroni è stato scelto per l’equilibrio e la voglia di collaborare con Bocchetti.
Ma soprattutto sarà un compagno di viaggio per Sasà che ora non avrà più alibi. Con Sogliano e Zaffaroni al fianco, il giovane allenatore potrà dedicarsi con più lucidità al campo. I risultati saranno sovrani. Bocchetti sa perfettamente che non potrà più avere bonus dopo le sei sconfitte, alcune immeritate.
Meglio dirlo subito: per gli errori commessi, le scarse risorse, la squadra in caduta libera e apparentemente alla frutta, salvare questa stagione è paragonabile ad un miracolo. Sogliano ci proverà fino in fondo, lottatore pugnace e tenace come pochi. Anche con un mercato che si preannuncia pirotecnico pur con mezzi risicati. Da oggi in casa Verona non si scherza più. Potete stare certi.