MONTIPO’ 7 Due cose in una: una doppia parata nella stessa azione, prima sul colpo di testa ravvicinato di Belotti, poi su quello ravvicinatissimo di Zima (era in fuorigioco). Per un attimo sembrava di essere tornati a quel Verona-Perugia, quando a difendere la porta gialloblù c’era quel giovanotto che rispondeva al nome di Seba Frey. Girone di ritorno da vero protagonista.
CECCHERINI 6- Il “meno” per essere stato poco grintoso sul gol del Toro. Marca a distanza di due metri, il tanto che basta per fare andar via Brekalo, che pesca il jolly. Per il resto, ce la mette, magari con un po’ troppa foga, che gli fa rischiare il cartellino in più di un’occasione. Ma è una sua caratteristica la grinta, non sempre dosata al punto giusto.
HONGLA s.v. (dal 28’ s.t.)
GUNTER 6.5 A uomo su Belotti, disputa una buona partita, pur condizionata da un cartellino giallo, forse esagerato. Ma è bravo a rimanere lucido e a giocare sempre in anticipo sull’attaccante granata, usando tutte le armi a disposizione, anche la malizia in qualche spintarella non vista dall’arbitro. L’ammonizione “obbliga” Tudor a lasciarlo nello spogliatoio dopo l’intervallo.
SUTALO 6 (dal 1’ s.t.) Concentrato quanto basta.
CASALE 6- Anche lui come Gunter si becca un cartellino giallo nel primo tempo. Una spada di Damocle, soprattutto per un difensore, ma lui non ci pensa più del dovuto e mantiene la barra dritta. Belotti non lo impensierisce, se non sgomitando nelle mischie. Sicuramente sta meglio nella posizione di centrale puro. Qualche passaggio sbagliato di troppo, più per stanchezza che per altro.
DEPAOLI 5.5 Mollo, mollissimo sul gol di Brekalo. E’ vero che non è un difensore, ma poteva, doveva fare meglio. Se non altro non doveva “concedere” il destro al giocatore del Toro. In fase offensiva le cose non vanno meglio. E’ uno che corre, non si discute, ma sono tanti i cross sballati, che spesso vanno a morire dove non c’è nessuno.
CANCELLIERI 5.5 (dal 28’ s.t.) Non dà la scossa.
TAMEZE 7 Sempre e comunque il migliore in campo. Ci sono cose inevitabili: Tameze una spanna sopra agli altri, è una di queste. La partita, come si diceva una volta, è spigolosa, più da clava che da uncinetto, ma lui si adatta a tutto, anche a questo. Sua un’occasione importante per pareggiarla. Mi viene un brivido lungo la schiena a pensare che potrebbe essere stata la sua ultima partita al Bentegodi da giocatore del Verona.
DAWIDOWICZ 8 (dal 41’ s.t.) Solo per averlo rivisto in campo dopo tanti mesi a soffrire per il recupero dall’infortunio al ginocchio.
ILIC 6.5 La partita è brutta, ma lui spicca per eleganza e qualità e per forza fisica. Ha gamba giusta per portare il pallone e creare, davanti a un centrocampo avversario che la mette tutto sulla forza. Finale di stagione che confermano seconda parte di campionato di assoluto livello. Sarà uno dei punti fermi del prossimo campionato. A meno che non ci siano strane sorprese.
LAZOVIC 6+ Sui suoi piedi le occasioni in assoluto più importante del Verona. Prima un bel sinistro che Berisha mette in angolo, poi, una cannonata che il portiere granata para di puro istinto. Nel primo tempo tiene un buon ritmo, ma nella ripresa cala, non a suo agio in un partita tanto spezzettata e nervosa. Esce stanchissimo.
FRABOTTA 5.5 (dal 28’ s.t.) Così così. Ma d’altra parte, rientrare dopo tanti mesi è durissima.
LASAGNA 5.5 Io lo capisco Kevin, ha una gran voglia di spaccare il mondo. Anche troppa. Ci mette una foga che spesso gli si rivolta contro, perché bisticcia col pallone, che in più di un’occasione va meno veloce di lui. Quando ha campo non riesce a sfruttare al meglio le sue qualità e si inceppa sul più bello. Ha una buonissima occasione, ma si fa stoppare da Berisha.
CAPRARI 5+ Nervosissimo, mai così nervoso. E secondo me la colpa non è solo sua, l’arbitro ci ha messo del suo. Lo stato mentale incide in maniera determinante su un giocatore come lui, che quando non è luci fatica a imbroccare la giocata giusta. Ci prova, ma non è la sua giornata. Saluta comunque il Bengodi dopo una stagione da protagonista e leader. La più bella scommessa della sua carriera. Vinta alla grande.
SIMEONE 5 Quanta confusione per El Cholito. Questa volta non riesce a mettere in campo almeno la grinta, che, a dire il vero, gli è mancata raramente. Non riesce mai a rendersi pericoloso e quando ha l’occasione potenzialmente giusta, fa cilecca. Tantissimi palloni gestiti non bene, soprattutto nei minuti finale quando il Verona aveva bisogno del miracolo.
ALL. TUDOR 5.5 Perde il duello con l’amico Juric, che già all’andata aveva vinto 1-0. Peccato perché ora c’è il rischio di perderlo il nono posto. Bisognerà andare a fare almeno un punto a Roma, contro la Lazio. Poi si penserà al futuro, con l’auspicio che non ci sia un tira e molla infinito e che chiarisca subito quali siano le sue intenzioni. Nella speranza che vadano a braccetto con quelle della società.