MONTIPO’ 6.5 Due belle parate, una su Krunic, l’altra su Calabria, probabilmente la più impegnativa. Bravo anche a giocare sui piedi, fondamentale che fino a qualche mese fa non era proprio tra le sue qualità più scintillanti. Impotente sui gol rossoneri.
CECCHERINI 5 Dispiace, perché sbaglia due cose, purtroppo decisive. Sul pareggio del Milan è clamoroso l’errore di marcatura su Tonali. Si fa sovrastare fisicamente e d’astuzia. Anche nel raddoppio del Milan è in affanno e nonostante la corsa disperata non arriva all’appuntamento, sempre con Tonali solo e libero di segnare indisturbato. Peccato, perché aveva azzeccato anche giocate di coraggio, ma la bilancio pende dalla parte sbagliata.
SUTALO 5 (dal 34’ s.t.) Gioca quanto basta per perdersi Florenzi che segna il 3-1 rossonero.
GUNTER 6+ Il duello con Giroud è tutto suo. Il francese si accontenta di qualche spizzata, ma sono tutto sommato delle briciole. Il difensore turco è concentrato e attento nelle cose che contano. E’ bravo anche a salvare due quasi gol, mettendoci prima il testone, su una botta di Calabria, e poi lo stinco nella ripresa. Sfiora il pareggio con un bel colpo di testa, alto di poco. Forse poteva essere un po’ più reattivo sull’1-3
CASALE 5 Leao è sornione, quando pensi che sia addormentato rischi di prenderti un bello sberlone. E il difensore gialloblù se lo prende quando l’attaccante milanista lo brucia, entra in area di rigore e regala, di fatto, il gol a Tonali. Nella ripresa, quando Leao si invola per quello che sarà il secondo assist gol sempre a Tonali, lui proprio non c’è. Così come tutta la difesa, a dire il vero.
HONGLA 5.5 (dal 21’ s.t.) Tocca pochi pallone e ne sbaglia molti
FARAONI 6.5 Parte con qualche difficoltà perché Theo Hernandez tende ad accentrarsi in mezzo al campo e lui è costretto a fare altrettanto. Bada quindi più a difendere che attaccare. Ma quando il Verona inizia a uscire dal guscio, lo fa anche lui e gli basta un amen per trovare il gol che sblocca il match. Esce azzoppato dopo qualche calcione di troppo.
DEPAOLI s.v. (dal 20’ s.t.)
TAMEZE 7+ Questo ragazzo gioca veramente un altro campionato, è proprio di un altro pianeta. Non inizia benissimo, perché gli tocca stare attaccato a Krunic e nella prima mezz’ora è il Milan a fare la partita. Ma ci impiega poco a scrollarsi di dosso le consegne difensive e a macinare gioco. E’ dappertutto, sempre con la stessa qualità e con la stessa lucidità nelle giocate. A centrocampo fa anche quello che dovrebbe fare Ilic e, per esigenze tattiche, si ritrova ancora una volta a fare il difensore centrale.
ILIC 5 Paga il tasso tecnico del centrocampo rossonero, che pur non facendo cose mirabolanti, lo mette in difficoltà. Non riesce quasi mai a trovare il passo e fatica non poco nella marcatura su Tonali. Che gli va via anche nel gol poi annullato dal Var. Insomma, una partita non facile per il giovanotto serbo. Ma è anche giusto riconoscere il fatto di avere di fronte giocatori più forti di te.
LAZOVIC 6+ Meraviglioso l’assist per Faraoni, la cosa più bella di tutta la partita. E’ ispirato quando la squadra ha il coraggio di uscire dalla propria metà campo. Nella ripresa, quando il Milan accelera, il Verona fatica ma lui prova comunque a restare in linea di galleggiamento. Va a fiammate, ma non bastano per recuperare le cose.
BARAK 5.5 L’andamento lento di depiscopiana memoria è una sua caratteristica, lo sappiamo tutti. Ma quando fisicamente è al top non è un limite, anzi. Il problema nasce quando la condizione non sembra eccellente. Segue a uomo Kessie e si dimentica che anche lui dovrebbe provare a far male. Impotente sulla sgroppata di Leao in occasione della rete del sorpasso rossonero.
CAPRARI 5.5 E’ lui ad aspettare il momento giusto per darla a Lazovic che poi, a sua volta, la mette in mezzo per il gol di Faraoni. Ma c’è lui anche nel pallone perso in maniera “tafaziana” dal quale nascerà poi il pareggio del Milan, a trenta secondi dalla fine del primo tempo. Capisce di aver sbagliato e nella ripresa si incaponisce un po’ troppo, cercando la giocata solitaria che, a lungo andare, lo fa diventare eccessivamente egoista.
SIMEONE 6+ Gioca bene soprattutto quando il Verona aspetta e riparte. C’è sempre quando bisogna fare sportellate e quando è il momento di inseguire gli avversari come un forsennato. Sui suoi piedi due ottime palle gol, una di sinistro, difficilina, l’altra col piede naturale, che meritava più fortuna.
LASAGNA 6 (dal 26’ s.t.) Entra con la voglia giusta, ma la squadra non lo asseconda più di tanto.
ALL. TUDOR 5.5 Nel primo tempo decide di aspettare il Milan, mettendo ovviamente in conto di rischiare qualcosa. Ma nelle ripartenze fa male e infatti il suo Verona è capace di creare un paio di occasioni importanti. La squadra ci crede e trova il vantaggio al culmine di una bellissima azione. Poi tornano i soliti e già visti errori difensivi, che, se in parte possono essere imputabili a errori individuale, dall’altra, secondo me, dipendono anche da un’attenzione non sufficiente alle dinamiche difensive. Detto ciò, il Milan è stato più forte. Riconoscerlo non è una bestemmia.