MONTIPO’ 6.5 Una sola parata su Chiesa. Un miracolo nei minuti finali, quando i tifosi sono cianotici a forza di trattenere il respiro. La respinge coi piedi. Ci ricorda Garellik. Il resto è classica ordinaria amministrazione.
TCHATCHOUA 6 Il match con Kostic finisce in pareggio, come la partita. Non è comunque facile per lui riuscire anche a spingere. Benché ci riesca, talvolta. Certo che i piedi continuano a rimanere quello che sono perché ci sono situazioni in cui i cross potrebbero partire molto meglio. Un po’ goffo sul gol del pari di Rabiot, ma non era semplice la situazione.
COPPOLA s.v. (dal 40°)
MAGNANI 7 Altra prestazione top per Jack che migliora di partita in partita. Ha a che fare con Yildiz, che è un bel talento. Ma non si fa infinocchiare dai ghrigori, sguardo sempre sul pallone e via andare. Un paio di chiusure memorabili. E quando non ci arriva con la tecnica, ci mette letteralmente il corpo e si immola per evitare che Montipò si sporchi i guanti. Già che ci siamo, prende anche la traversa con un bel colpo di testa.
DAWIDOWICZ 7 Solito clamoroso leader della difesa, tutto cuore, coraggio e voglia di andare sempre oltre. Lo scontro è bello con Vlahovic, molto fisico e giocato tutto sul corpo a corpo. Il polaccone nostro, lo sapete, se ne frega dell’estetica, ma si concentra sul pratico. Stoica una chiusura su Yildiz che, praticamente, pensava già di aver segnato.
CABAL 5 Una partita giocata sufficientemente bene, senza infamia e senza lode, concentrandosi sull’essenziale, che però rovina sciaguratamente gestendo nel peggior modo possibile un pallone facile facile. Sulla bandierina di sinistra, poteva fare ciò che voleva e invece finisce di darla a Locatelli che confezione l’assist per il 2-2 di Rabiot. I compagni non la prendono bene e hanno ragione.
DUDA 6 Stranamente, per uno con le sue qualità, usa più sciabola che fioretto. Va duro nei contrasti perché la partita spesso lo richiede. Il centrocampo della Juve è in superiorità e quindi c’è da farsi il mazzo quadrato. Quando riesce, però riprende in mano la partita grazie alla tecnica, anche se a volte si specchia un po’ troppo nei palleggi, nei magheggi, perdendo troppo spesso il pallone.
DANI SILVA 6 Buona la prima, dal primo minuto. Il primo tempo dimostra di essere già in condizione fisica soddisfacente. Corre, corre tanto, ma mai a caso. Concede qualcosa, vero, ma stiamo parlando della Juve. Cerca di contenere, ma è anche concreto quando bisogna accompagnare l’azione in avanti. Sente la stanchezza nella ripresa, ma sempre con dignità.
HENRY s.v. (dal 40°)
FOLORUNSHO 7.5 Pare ormai chiaro che non sia capace di fare gol brutti. Dopo la sventola da fuori contro la Roma, si inventa una delle perle più belle di tutta la stagione, non solo del Verona, ma della serie A. Ma oltre questo c’è una prestazione di enorme sostanza, di invidiabile forza fisica e di senso della posizione. Corre come un disperato, senza mai perdere lucidità. Ci mette anche l’assist gol per il momentaneo 2-1 di Noslin. Costretto a uscire mezzo azzoppato.
BELAHYANE 6 (dal 29° s.t.) Gli basta una manciata di minuti per farsi notare. Bel tiro da fuori, con coraggio e sfrontatezza. Szczesny goffo.
SUSLOV 7 Quanto è mancato a Monza lo abbiamo capito solo oggi. Perché è come la mosca tzé tzé, rompe le balle a ogni bianconero gli passi a tiro. Largo a sinistra sfrutta le capacità di accentrarsi, nonostante non riesca a trovare agevolmente il tiro. Però è dentro ogni azione dell’Hellas, capace di dare sempre brio alle giocate gialloblù. E’ un moto perpetuo e anche quando sembra avere speso tutto, con la lingua che tocca il prato, sembra sempre possa inventare qualcosa di magico. Leader.
LAZOVIC 5.5 Il capitano non ha più il passo dei vecchi tempi, ahimè il tempo passa per tutti. Lo si capisce in diversi momenti della partita quando sembra mancargli quel passo in più. Quando ha il pallone tra i piedi, però, si ricorda di essere Lazovic. Soprattutto nella ripresa quando con un bel destro da fuori costringe Szczesny a stendersi a fatica. Lotta finché può.
VINAGRE 5.5 (dal 29° s.t.) Entrato un po’ con la testa tra le nuvole. Cicca troppi palloni
NOSLIN 7 Primo tempo di grande battaglia, a lottare su ogni pallone. Va a cercare anche nello sporco della partita ed è bravo a rincorrere i primi costruttori di gioco della Juve. Capace si alleggerire, fatica a trovare conclusioni ravvicinate. E così si abbassa di qualche metro e ci prova da fuori, mettendo in difficoltà Szczesny. Nella ripresa trova il gol che riporta avanti l’Hellas, sotto la Curva Sud. Delirio gialloblù. Esce tra i crampi.
SWIDERSKI 5.5 (dal 20° s.t.) Non facile, fatica a trovare gloria
ALL. BARONI 6.5 Una cosa rimane, alla fine di una partita giocata bene dai suoi ragazzi: la voglia di vincerla fino alla fine. Due mesi fa non sarebbe successo. Il primo tempo è uno dei migliori della stagione, affrontato con coraggio, ma soprattutto giocando bene, con idee precise. Il pareggio sta quasi stretto, mi sento di dire questo. Gestisce bene anche i cambi, anche se forse insistere con Cabal così a lungo non è stata scelta azzeccatissima. Ma dirlo dopo sono bravi tutti. Lo spirito è quello che serve per salvarsi. Occhio a Belahyane, gli uccellini di Peschiera dicono che abbia le palle ottagonali.