E’ morta mamma Ebe, aveva fondato una setta per fanatici religiosi ai quali, in cambio di laute donazioni, prometteva miracolose guarigioni da varie malattie. Per questo – giustamente – è stata processata e condannata più volte.
Ma non c’è solo il fanatismo religioso; anche quello politico o, se vogliamo, elettorale.
Al figlio Grillo veniamo dopo. Avete o no presente i suoi fratellini minori che, affacciatesi sul balcone da novelli Mussolini, annunciarono la guarigione dalla più perniciosa di tutte le malattie. “Abbiamo sconfitto la povertà!!!”. Lo annunciarono e garantirono, non a qualche migliaio di adepti, ma a milioni di elettori.
Non dico Cristo, nemmeno Maometto o la Dea Kalì, osarono dichiarare ai loro fedeli di aver raggiunto un così poderoso obiettivo. Povertà sconfitta! Come è stato puntualmente dimostrato durante la pandemia…
Come mai questi fratellini grillini non sono stati, non dico condannati, ma nemmeno processati per circonvenzione di (elettore) incapace? Mamma Ebe sì, loro no.
Per quanto sfruttasse il fanatismo religioso Mamma Ebe non arrivò mai a dire: aprirò l’associazione atei e agnostici come una scatola di sardine!
L’ha detto suo figlio del Parlamento: apriamolo come una scatole di sardine! Mandiamoli tutti a casa! Risultato: parlamento pieno di sardine grilline in scatola che, pur di non andare a casa, hanno accettato tutto: governo prima con la Lega, poi col Pd, poi con entrami e l’aggiunta perfino di quel delinquente del Berlusca. Formidabile coerenza!
Come dicevo non c’è solo il fanatismo religioso. Anche quello politico-partitico che al popolo bue fa accettare di tutto: dalla Marcia su Roma al grido onestà! onestà!
Il fondatore era talmente onesto che, quando si esibiva come attore anche alle feste dell’Unità (lo san bene i compagni) si faceva sempre pagare in nero. Andrà mai a processo per evasione fiscale? O che sai scattata la prescrizione per Beppe Grillo?

