Se pensate a tutto quello che è successo, alla debolezza della società, alla morsa giudiziaria che attanaglia Setti, alla rivoluzione ritardata di gennaio, stiamo assistendo ad un miracolo.
Vedere il Verona che lotta e che è ancora in corsa in un campionato durissimo, livellato, molto più difficile della scorsa stagione, non è scontato. Vedere che laggiù in fondo è dispersa una squadra come la Salernitana che ha speso quattro, cinque volte, forse sei quello che ha speso il Verona ci deve far riflettere su quanto l’Hellas sta facendo. Stiamo lottando con corazzate e chi si è risollevato, almeno parzialmente, ha cambiato tre allenatori per arrivare ad una quadra.
Non sappiamo se il Verona si salverà. Può darsi che non ce la faccia, sebbene il colpaccio di Lecce sia evidentemente manna dal cielo. Ma intanto non deve passare in silenzio il miracolo dell’Hellas Verona che frettolosi opinionisti di mercato, bravi a farsi imbeccare dal procuratore di turno, molto meno sul piano della conoscenza calcistica, davano già per morto e sepolto alla fine di gennaio.
Ignoravano coloro e ahimè, purtroppo anche molti tifosi che si fanno imbeccare dai suddetti che non a caso spopolano più del papa sui vari social, che nel Verona lavora un ds che quando si tratta di costruire squadre e avere idee a basso costo dà due piste a tutti.
Sogliano non è un portaborse, non è un lacchè, ed infatti non lavora con presidenti che amano circondarsi di maggiordomi zelanti. E’ un passionale, che ama Verona dove si sente realizzato. Quando lo ha richiamato a Verona, forza della disperazione, Setti ha compiuto un capolavoro. C’era bisogno nuovamente di “fare calcio” e Setti che è tutto, meno che scemo ha richiamato uno dei più bravi.
Setti è uno che tiene sempre il frigo vuoto, zero soldi, pensiamo solo alla salvezza. Ma lascia autonomia e responsabilità come pochi. Può essere anche culo, non metto in dubbio, ma io al culo eterno non ci credo. Alla fine anche questo è un metodo di lavoro, può piacere o meno, ma se pensiamo alle sciagure del passato e a molte del presente, forse è meglio di tante altre storie.
Il Verona ha vinto a Lecce, oggi sarebbe salvo, Baroni e la sua squadra di ragazzi affamati hanno ora in mano il proprio destino. C’è ancora tanta strada da fare, tanto da lottare e da soffrire, toglietevi dalla testa che ci salveremo con abbondante anticipo. Ma siamo vivi, siamo cazzuti, lottiamo e ora se ne accorgono tutti. Non era scontato, ed è una bellissima notizia.