MONTIPO’ 7 Una parata, determinante, su Blind. Tanto basta per tenere il risultato in cassaforte. In generale tanta sicurezza e tanta fiducia in se stesso.
DAWIDOWICZ 5.5 Non attento come il solito. Di Francesco lo brucia in un paio di situazioni, in una delle quali si becca anche il giallo che lo terrà fuori la prossima per squalifica. Anche se forse ci avrebbe pensato comunque l’ennesimo infortunio che lo costringe alla bandiera bianca.
MAGNANI 6.5 (dal 29’ p.t.) Entra a freddo per l’infortunio di Dawidowicz, ma ci impiega pochi minuti a entrare nel clima giusto. E’ attento e bravo anche a far valere la sua tecnica, non sempre riconosciuta. Con la giusta concentrazione sa sempre fare la differenza. In passato gli è mancata ogni tanto. Ma non è semplice farsi trovare pronti quando giochi solo a sprazzi. Oggi ci è riuscito alla grande.
HIEN 7.5 Ennesima partita da fuoriclasse, sempre più dentro le idee tattiche e tecniche di questo Verona. Una presenza che inquieta e intimorisce gli attaccanti del Lecce, su tutti Colombo che se ne torna a casa col mal di testa. In 100 minuti di gara, va in blackout solo in un paio di occasioni che rischiano di rovinare tutto. Ma è solo un passaggio a vuoto, che colma con una ripresa da leader assoluto
CECCHERINI 6.5 Ho una simpatia per il Cecche, che va sempre oltre a tutto, anche alle proprio capacità. Sente la grande fiducia del tecnico e ripaga sistematicamente con prestazioni attente, agguerrite e mai sopra le righe. Non gli interessa infiocchettare la giocata. Conta solo l’efficacia del risultato finale.
DEPAOLI 6.5 Sono sincero, fino al gol che ha sbloccato la partita, non mi è piaciuto affatto. Mai incisivo, mai efficace, ma capace di creare superiorità, né di mettere dentro palloni invitanti. Quel colpo di testa, che gela Falcone, è la svolta della sua partita, che cambia radicalmente. Perché oltre al suo personale sigillo, va vicino alla doppietta con altre due belle sberle da fuori. Ma ci sono tante altre cose buone nella prestazione del vice Faraoni.
TAMEZE 6 + Un primo tempo terribilmente condizionato da un cartellino giallo ingiusto. Ne sente il peso e va con il motore a un cilindro. Tira spesso indietro la gamba per paura di fare la frittata. Meglio nella ripresa, quando si scrolla di dosso la paura e torna a essere presente, soprattutto di fisico. Esce per non rischiare di rimanere in dieci nel momento più difficile della partita.
TERRACIANO s.v. (dal 34’ s.t.)
ILIC 7 Primo tempo orribile, forse il peggiore della sua stagione non esaltante. La scossa nella ripresa con quella traversa che sta ancora tremando. Poi la cosa più bella della sua partita, quell’assist clamoroso per Lazovic, che non se la fa sotto e segna il 2-0 definitivo. Tante giocate di qualità, come se di lì in poi si fosse scrollato di dosso tutta la negatività. Saluta il Bentegodi e il Verona con una vittoria fondamentale. Il suo futuro avrà altri colori.
DOIG 8 Un fenomeno. Non solo per quel cross a brioche, perfetto per il testone di Depaoli. Ma per tutto quello che fa in campo. Non sbaglia nulla, azzecca tutte le giocate, con una qualità che meriterebbe sicuramente un palcoscenico migliore. Ma ben venga che addosso abbia la maglia gialloblù. Con la speranza che rimanga la stessa fino al termine della stagione. Che bello vederlo sgroppare in campo libero. Poesia in movimento.
LASAGNA 6 Dal primo minuto dopo un’eternità, fa subito vedere la sua proverbiale voglia di fare, che, effettivamente, non gli è mai mancata. Un po’ arrugginito, ma quando può strappare diventa un pensiero per i leccesi, che possono solo abbatterlo. Sotto porta gli manca il guizzo, fatica ad arrivarci con qualità, ma rimane difficile da marcare.
KALLON 6 (dal 24’ s.t.) Mette vivacità.
LAZOVIC 6.5 Riscatta un primo tempo così così, con una ripresa più vigorosa e più centrata. Egoista, nella prima parte di gara, quando prova il pallonetto, facendosi ingolosire, e non la dà a Lasagna, solo davanti a Falcone. Ma si fa perdonare col gol del 2-0 che restituisce al Verona sicurezze perse da mesi.
SULEMANA 6 (dal 24’ s.t.) Grinta e muscoli.
DJURIC 6.5 La finiscano tutti quelli che si sono riscoperti buongustai, gente col palato fino, esperti che vogliono il bel gioco, gli esteti del calcio. Questo armadio a tre ante non è bello da vedere. Tecnicamente è discutibile. Eppure le prende tutte lui, si danna come un leone, prende scarpate e strattoni, con La Penna che, puntualmente, si gira dall’altra parte. Io me lo tengo stretto, perché il Verona ha bisogno di questo tipo di giocatore. Non bello, ma perfetto per questa sporca missione. Fango sulla faccia e muti verso la salvezza.
HENRY s.v. (dal 38’ s.t.) Che peccato per questo ragazzo. Sfortunato sportivamente e ora anche per un infortunio che rischia di mettere fine alla sua stagione. Il ginocchio ha fatto crac, bisogna capire in che misura. Una mazzata anche per le strategie di mercato del Verona, che, di fatto, lo aveva già piazzato. Era necessario fargli fare quei pochi minuti?
ALL. ZAFFARONI 8 Da qui alla fine, saranno tutte le partite più difficili del campionato. I suoi ragazzi ne hanno vinta una davvero fondamentale per il futuro di questa squadra. Bravo perché sta dando continuità di formazione e di prestazione, smettendola con assurdi esperimenti. Quattro partite, sette punti, due gol subito. Bravo anche perché misura sempre le parole, riuscendo a non mettere sulle spalle dei suoi ragazzi il peso di tutto il mondo.

