MONTIPO’ 7 + Questo pareggio, che conta quasi come una vittoria, è per buonissima parte merito suo. Perché quando l’Udinese decide di mettere lì il Verona, lui non arretra e difende la porta con i guantoni e con i denti. Bellissime parate, tutte determinanti. Questo ragazzo è sempre più una sicurezza, nonostante i soliti noiosi e ripetitivi si ostinino a definirlo un bidone.
MAGNANI 7 L’inizio non è dei migliori, perché si trova sul groppone, in maniera forse un po’ esagerata, un cartellino giallo pesantissimo. Però è bravo a non farsi condizionare e, testa bassa, non si fa prendere dal panico. In alternanza su Success e Beto, soffre pochissimo ed è bravo a farsi sempre trovare al posto giusto, con i giri giusti. Bravo.
HIEN 6 – Dopo una serie di ottime prestazioni, trova Beto, che è un gran bell’attaccante, forte fisicamente, ma anche dotato di buona tecnica. Soffre, ma non sbraca e in qualche modo prende le misure. Nei minuti finale, quelli idealmente più difficili, è attento, rassicurato anche dalla presenza di Magnani.
CECCHERINI 5 In ritardo siderale sul gol di Samardzic, si prende anche il giallo per fallo su Arslan, condizionando inevitabilmente la sua partita. Sempre in difficoltà, sempre un passo indietro, questa volta non riesce a metterci la solita toppa. Dopo l’intervallo rimane nello spogliatoio.
COPPOLA 6 (dal 46′) In campo dopo tantissimi mesi, sembra non aver perso la confidenza col rettangolo di gioco. Fa il suo senza strafare, ma badando alla sostanza.
DEPAOLI 5 E’ un onesto operaio del calcio, che quando il livello della squadra si alza riesce a dare il suo contributo. Difficilmente riesce a fare la differenza quando le cose vanno male. Succede questo anche contro l’Udinese. Più preoccupato a rinculare che a proporsi in avanti, litiga col pallone in più di un’occasione. Fino a quando è costretto a lasciare il campo per infortunio.
TERRACIANO 6 (dal 58’) A parte il tacco iniziale, che fa imbestialire soprattutto il nostro Stefano Rasulo, entra bene in campo, con la giusta attenzione.
TAMEZE 5.5 Può poco contro lo strapotere del centrocampo udinese. Fatica tremendamente a reggere l’urto, con le gambe che stentano a girare. Corre, ma lo fa a vuoto, senza un vero senso. La cosa positiva è che aggiusta la prestazione nel corso della gara, non mollando mai, soprattutto nei secondi finali, quando conta più il cuore delle gambe.
SULEMANA 5 Preso letteralmente a schiaffi dal centrocampo friulano. Non ci capisce nulla, dall’inizio, fino a quando non lascia il campo. Ci si aspetta tanta corsa, tanta aggressività, ma la realtà è che sembra un pulcino bagnato di fronte agli avversari. Paga, evidentemente l’inesperienza. Anche da partite così avrà tanto da imparare.
DUDA 6.5 (dal 58’) Attenzione signori, perché questo è buono. In pochi minuti ha fatto vedere di avere qualità interessanti, che possono diventare fondamentali per la missione impossibile del Verona. Tempi di gioco e senso della posizione.
LAZOVIC 6 Sì ok, il gol (grazie Becao), però anche lui fatica a reggere, a un certo punto, lo tsunami Udinese. Un po’ si perde, ma ha l’esperienza e la qualità per ritrovarsi. Nella parte finale, infatti, il Verona potrebbe addirittura trovare qualcosa in più del punto, comunque prezioso. E tanti palloni passano dai suoi saggi piedi. Però, è stata dura anche per lui.
LASAGNA 5 Io ho sempre contestato una cosa di Kevin: l’atteggiamento. Sarà questione di carattere, non discuto. Ma serve un altro spirito per meritarsi la maglia da titolare. E’ inutile che si dica “in allenamento è sempre il migliore”, perché questo non si trasferisce alla partita. Sbaglia tanto, tantissimo. Anche occasioni importanti. Scelte spesso incomprensibili. Forse ha la testa da qualche altra parte e forse, sarebbe giusto, anche per lui, cambiare aria.
BRAAF 5.5 Parte discretamente bene, dimostrando di aver già, più o meno, capito i meccanismi della squadra. Passano i minuti e si ingarbuglia, così come tutto il Verona però. Il debutto non passerà agli annali del calcio mondiale, però diamogli un attimo di tempo per capire che giocatore sia.
NGONGE 6.5 (dal 73’) Visto che Duda non mi pare si possa definire una sorpresa, direi che sia lui la più bella scoperta di questa partita. Dentro in corsa, e si porta a casa la migliore occasione del Verona, con Silvestri costretto al mezzo miracolo. Ma poi ancora tante cose davvero interessanti. Quel sinistro promette bene.
DJURIC 6 + Praticamente mai pericoloso. E per un attaccante non è che sia un dettaglio da niente. Però mi dite cosa si possa imputare a questo ragazzo? Io, francamente, nulla. Perché lotta su tutto quello gli passi a tiro, tutto. Non si risparmia un instante, prende tante di quelle botte da stendere un bisonte. Si spacca l’arcata sopracciliare, giocando buona parte del secondo tempo con un turbante fastidiosissimo. Eppure non arretra di un passo. Solo applausi per lui. Questo è l’atteggiamento che si vuole vedere.
PICCOLI 5.5 (dall’87’) Difficile fare il salvatore della patria. Non è il suo ruolo.
ALL. ZAFFARONI 6.5 Un pareggio che vale molto più del punticino, che comunque muove la classifica. Il Verona è brutto, ma sa soffrire, nonostante sembra che possa crollare da un momento all’altro. Era importante non perdere: missione compiuta. Ottime le risposte dai cambi. Si abbia anche il coraggio di provarli presto dal primo minuto. Con lui il Verona è rinato, è stato bravo a portare serenità nello spogliatoio.