MONTIPO’ 6 Di parate vere deve farne solo un paio, per il resto ordinaria amministrazione, senza infamia e senza lode. I gol non riesce a evitarli, ma se si permette agli attaccanti avversari di calciare indisturbati, cosa si può pretendere?
TAMEZE 5.5 Il fatto che lo scorso anno abbia giocato in ogni ruolo rischia di causare un corto circuito. Perché mi pare che sacrificare lui in difesa si riveli controproducente e tolga forza a un centrocampo già fiaccato di suo. Rimane ordinato, ma quando lo attaccano si perde e in occasione del vantaggio brianzolo non va a chiudere in tempo. E’ un po’ desapareçido
MAGNANI 5 Rovina una buona partita con una fallo da ultimo uomo che costringe il Verona a giocare in dieci per oltre un’ora. Un errore imperdonabile, in una partita determinante.
GUNTER 6 Il migliore della difesa, sbroglia tante situazioni complicate, con grande attenzione. Gli attaccanti del Monza non è che facciano furore e il merito è anche suo che lascia loro poco o niente. Il problema sono i compagni che non lo sostengono a dovere.
FARAONI 6.5 Miracoloso, salva il gol due volte nel giro di una manciata di secondi, quando la partita è appena iniziata. Costretto a lasciare il campo per un problema fisico. Speriamo nulla di troppo lungo da smaltire, ma la preoccupazione sul suo volto dice nulla di buono.
LASAGNA 5.5 (dal 17’) Entra bene, al posto di Faraoni. Subito un paio di sgroppate in campo semi aperto, che costringono i difensori del Monza a stenderlo. Ma il copione è sempre lo stesso e col Verona costretto a difendere, lui non riesce a diventare il cavallo di Troia nelle praterie che lasciano i padroni di casa.
HONGLA 5 C’è una statistica che sintetizza la sua partita: Rovella 155 tocchi totali di palla, lui 34. Credo che non ci sia molto alto da aggiungere. Ciondola per il campo senza una ragione e senza un vero senso. Tra l’altro non può nemmeno contare sul sostegno di capitan Veloso.
VELOSO 5 Dispiace dirlo, ma il capitano è in riserva. Comprensibile per un “giovanotto” come lui, che sta tirando la carretta da inizio stagione. Fatica dannatamente a trovare il ritmo, al cospetto del giovane Rovella, che ha un altro passo. Male anche nei tanti calci piazzati, dai quali deve incidere molto di più.
SULEMANA 6 (dal 60’) Entra molto bene, con grande ardore. Forse un po’ troppo quando, del tutto in maniera involontaria, stende Sensi, con l’impressione di aver causato un bruttissimo infortunio al centrocampista ex Inter. Ma, al di là di questo, perché non farlo giocare dal primo minuto viste le difficoltà di Veloso?
DEPAOLI 5.5 Anche lui si adatta al grigiore della squadra, dovendo, peraltro, rinunciare a ogni velleità offensiva, per pensare soprattutto a difendere. Non sprofonda del tutto, ma rimanere a galla è un’impresa che gli riesce una volta sì e una no.
LAZOVIC 5.5 Rientra dopo uno stop piuttosto lungo, per un problema muscolare, ed è evidente che non sia al top della condizione. Tenta qualche giocata delle sue, ma gli manca lo sprint e la gamba adeguata al tutto. La vera cattiva notizia è che si azzoppa di nuovo e il rischio è che si tratti di una ricaduta. Probabile che si riveda dopo l’estenuante sosta per i mondiali.
DOIG 5.5 (dal 60’) Al rientro dopo un stop fisico, non ha il passo né in avanti né quando bisogna difendere.
KALLON 6 + Il più intraprendente dei tre attaccanti del Verona, l’unico che si mette in mostra e che cerca di creare qualcosa di potenzialmente pericoloso. Quando strappa i difensori del Monza faticano a stargli dietro. Inspiegabilmente rimane nello spogliatoio dopo l’intervallo.
TERRACIANO 6 (dal 46’) Come per Sulemana, ma pare così brutto farlo giocare dal primo minuto. Alla fine della partita è sua l’unica occasione, bella tra l’altro, del Verona, con un tiro al sette che Di Gregorio smanaccia in angolo.
HENRY 4.5 Hai voglia parlare di impegno, voglia di aiutare la squadra. Ma se poi non riesci a tenere su un pallone, tutti i bei discorsi se ne vanno in malora. E lui non è in grado di aiutare la squadra, di diventare punto di riferimento. L’unica attenuante è legata al fatto che il Verona giochi in dieci dal 25’ e sia così costretto ad abbassarsi. Ma lui non va nemmeno a cercarselo il famoso posto al sole.
VERDI s.v. (dal 75’)
ALL. BOCCHETTI 5 Quarta sconfitta consecutiva per il giovane allenatore, scelto da Setti per il miracolo. Mette Tameze in difesa, decisione che, personalmente, non condivido. Si ritrova a giocare per oltre un’ora in dieci contro undici, ma ci mette del suo, durante l’intervallo, nel complicare le cose, perché lascia nello spogliatoio l’unico (Kallon) che sembrava avere qualcosa in più da dare. Inevitabile che venga messo in discussione, perché, al di là delle parole, non si vede come possa salvare questa squadra.