Chi vince festeggia, chi perde spiega” (Julio Velasco, ex c.t. Nazionale volley maschile)
“L’esonero sbagliato”. “Il Piccolo” di Trieste titolò così in prima pagina la notizia del licenziamento di Attilio Tesser, allenatore della Triestina di serie C. Eravamo a inizio febbraio ed il coach della squadra di basket, Jamion Christian, si trovava nella bufera della contestazione per i risultati deludenti dei giuliani.
Adesso Trieste è tornata in serie A. Un anno dopo la retrocessione, come Cremona nella scorsa stagione. Il tempo è (quasi) sempre galantuomo.
Ed è sempre facile parlare con il senno dei poi. Certamente Trieste è arrivata al top della forma nel momento-clou della stagione, dopo aver recuperato un giocatore cruciale come Reyes, ma anche “evitando” quel famigerato quarto posto che ha portato ad incrociare la corazzata Trapani. Sebbene parlare dopo è un esercizio facile come sollevare un bilanciere senza pesi.
Chi vince ha ragione. La proprietà americana, con il g.m. Micheal Arcieri, ha fatto centro. Dimenticate le critiche al coach e al board, ritrovato il pubblico che – per un periodo – si era in parte allontanato.
E’ stato bello vedere ancora la bandiera di Verona accanto allo striscione che celebrava il ritorno in A1.
La Scaligera Basket invece ha affidato le chiavi del bus a Salvatore Trainotti. Dirigente di grande preparazione e competenza (è stato anche allenatore), ha portato Trento dalla C2 alla finale scudetto e all’Europa. Quando è arrivato a Verona non ha nascosto che in gioventù veniva al Palaolimpia per vedere il grande basket. Adesso la situazione si è rovesciata e la Verona dei canestri avvia un nuovo ciclo. L’ennesimo.
La prossima stagione si annuncia lunga e complessa, con tanti competitors ambiziosi: Brindisi e Pesaro (ultimamente una squadra risale subito, come abbiamo visto…), Cantù e Udine (ancora), Forlì, Fortitudo, Rieti. Tornano in A2 piazze di grande tradizione come Livorno e Avellino. Sarà un campionato con 38 partite, più playoff per chi non arriva primo (e verrà promosso diretto), con play-in dalla 9ª alla 13ª.
Un piatto ricco, insomma. Intanto, avviata un’altra rivoluzione tecnico-societaria, alla Scaligera stanno cominciando ad apparecchiare la tavola. Sperando di non trovare il cibo troppo freddo.
In chiusura una preghiera ai colleghi, in particolare delle innumerevoli testate web: vi imploro, finiamola con il riportare e dare risalto a qualsiasi sproloquio del patron di Trapani, compresi g.m., sindaco, assessori. Complimenti per la promozione, auguri per l’ambizioso progetto di puntare allo scudetto e all’Eurolega. Il tempo è galantuomo.