Secondo il giornalista di Repubblica Paolo Berizzi il devastante uragano che ha investito Verona è dovuto al Karma: cioè agli dei che puniscono i cattivi. Quindi Verona, essendo piena di cattivi cioè – come ha scritto Berizzi – di cittadini “nazifascisti e razzisti che da anni fomentano l’odio contro i più deboli e augurano disgrazie a stranieri, negri, gay, ebrei, terroni”, Verona merita il nubifragio inviato dal Karma.
Direi che la libertà di opinione va comunque difesa, perché fa emergere di tutto: dalla svastica tatuata sul collo dalla candidata alla falce e martello tutt’ora impressa nel cervello di una certa sinistra; fino alla pigrizia mentale e culturale di chi pensa di poter analizzare e comprendere le nuove realtà di un società in rapida e costante evoluzione, ricorrendo a stereotipi più o meno tragici del passato; dal nazismo, al fascismo, al comunismo, agli odi etnici e razziali.
Non è escluso che il Karma, la punizione degli dei, colpisca anche loro; cioè la pigrizia di chi resta ancorato al passato.
Tanto per fare un esempio: più facile e banale definire Salvini fascista, che cercare di comprendere cos’è oggi la Lega e perché ottiene così tanti consensi. (Tutti razzisti e fascisti i suoi elettori?…)
Il torto di Verona e dei veronesi Berizzi poteva sintetizzarlo così: una città più a destra che a sinistra. Che per questo merita, non solo l’uragano, ma di essere cancellata da un nuovo diluvio universale…
Non so se abbia senso dare del fascista antifascista a Berizzi come ha fatto Sallusti sul Giornale. (Quasi superfluo ricordare che il fondatore di Repubblica, Scalfari, fu un fascistone convinto). Piuttosto questo collega pare l’incarnazione della presunzione di superiorità culturale di certi esponenti della sinistra (questa sì in odore di razzismo). Uomini colti che sanno cosa è il Karma e lo citano. Magari dimenticando che anche Hitler era affascinato dall’esoterismo orientale. E questo li trasforma in professionisti dell’odio.
Concludo ricordando che la giunta comunale di Verona ha presentato querela e un esposto all’ordine dei giornalisti contro Paolo Berizzi. L’assessore alla sicurezza Daniele Polato ha chiesto al ministero degli Interni di toglierli la scorta. Ed è l’estremo paradosso: i professionisti dell’odio si meritano e si conquistano il privilegio di essere scortati…