MONTIPO’ 7 Ennesima partita di grande livello, di grande attenzione. Bravo nelle uscite alte, soprattutto quando la sua area si trasforma in una tonnara. E sbaglia nulla anche quando i compagni lo chiamano a usare i piedi. Dimostra grande sicurezza e grande fiducia. Ripagato del lavoro fatto in questi mesi. Bravo a tapparsi le orecchie e a non ascoltare critiche ingiuste.
MAGNANI 7.5 Che bello vedere Jack tornato a essere un giocatore importante per questa squadra. Sulla sua strada c’è l’ex più atteso, Zaccagni. E al talentino romagnolo va decisamente male perché Giangiacomo è in serata di grazia. Bravissimo, inutile dire molto altro. Se non che in una sua escursione in area avversaria subisce un fallo molto dubbio, invertito da Ayroldi.
HIEN 7 A dire il vero non parte affatto bene. Un paio di svirgoloni fanno pensare a una serata da incubo. E invece rimette le cose al loro posto, prende le misure a Immobile che di palloni ne vede pochi e si limita, come sempre a lamentarsi e protestare con l’arbitro, sua miglior dote.
COPPOLA 7 – Un “meno” perché si perde Pedro in area di rigore, con lo spagnolo che si inventa un gol bellissimo. Ma a ben guardare è l’unica vera nota semi stonata di una partita comunque di altissimo livello. Contando, tra l’altro, che da tantissimo non giocava una gara intera. Bravo anche a imbeccare gli attaccanti, con passati che dai suoi piedoni nemmeno ci si aspetterebbe.
CECCHERINI 6 (dal 35’ s.t.) Lotta con i compagni.
DEPAOLI 6.5 Buonissima partita per uno dei gregari più affidabili della squadra. Bravissimo ad aiutare in fase difensiva, si trova, però, sul destro una delle più grandi occasioni della partita del Verona e solo Provedel si mette di traverso a strozzargli in gola la gioia del gol.
DUDA 7 Un giocatore vero, pronto, che vedi poco ma che sbaglia quasi nulla. Gioca facile, senza supercazzole e ghirigori di chi devo convincere gli altri di saperci fare col pallone. Segue Luis Alberto e non sfigura, anzi. Piedi educati e corsa leggera, non ha certamente un fisico da colosso, ma pensa prima degli altri. Con lui, fatalità il Verona ha giocato meglio. Un caso?
TAMEZE 7.5 Signori e signori, vi ricordate di questo fenomeno? Perché pare che sia davvero tornato. Non so quanti chilometri faccia e non so come sia in grado di mantenere sempre una qualità pazzesca. Anche perché, signori, di fronte ha uno dei più forti centrocampisti al mondo, Milinkovic Savic. Sente di aver al suo fianco un signor giocatore come Duda e questo gli permette di muoversi con grande efficacia. Lascia tutto quello che ha sul campo.
SULEMANA s.v. (dal 41’ s.t.)
DOIG 7 Se non sbagliasse un gol già fatto e uno quasi, la sua partita sarebbe da dieci. Perché, appunto errori a parte, quella fascia è solo ed esclusivamente sua, la domina in lungo e in largo, facendo venire un gran mal di testa a Marusic che non ci capisce una mazza. Una serie infinita di cross, uno più bello dell’altro, tutti potenziali assist. Uno spettacolo vederlo in campo, davvero.
NGONGE 8 Pazzesco, servono poche altre parole. Fa capire subito che la sua sarà una partita indimenticabile, perfetta. Una grand botta da fuori, col miracolo di Provedel, una miriade di giocate, scatti, finte, tutto l’arsenale dell’attaccante. E poi il gol che fa esplodere di gioia il Bengodi. Questo è forte, fortissimo. Qualità e ignoranza calcistica. Quando vede la porta, tira. Ngonge, o se volete “Ngolge” is on fire.
GAICH 6 (dal 23’ s.t.) Solo uno spezzone, ma, effettivamente, non aveva torto Sogliano: ha una voglia pazzesca.
LAZOVIC 7 Gioca dietro le due punte e molte volte il suo compito è controllare la fonte di gioco laziale. Ma quando può fa valere le sue qualità offensive. Dal suo piede parte l’assist decisivo per il gol del pareggio segnato da Ngonge. Passano due minuti e il suo destro a giro si stampa sul palo alla sinistra di Provedel, clamorosamente battuto. Esce sfinito.
ABILDGAARD s.v. (dal 35’ s.t.)
LASAGNA 6 Finalmente prima punta, ci si aspettava tanto da lui. Riesce a innescarsi solo a singhiozzo, però, ma dimostra di poter mettere in apprensione la difesa della Lazio, quando può. Deve ritrovarsi di testa, penso che questa sia la chiave.
ALL. ZAFFARONI 7.5 Almeno tre occasioni da gol clamorose nel primo tempo. Un gol nel secondo. Un palo pazzesco di Lazovic. Episodi più che dubbi in area laziale. Questo Verona meritava la vittoria, non temo smentita. E inoltre gioca la partita più bella della stagione. Continua la striscia positiva, i gialloblù rosicchiano un altro punticino a chi sta davanti, che comincia a sentire il fiato sul collo.