Giudico il pari di oggi del Padova allo stadio “Druso” di Bolzano molto positivo. Sia per come si era messa, con il bel gol dell’ex Voltan che poteva far andare di traverso la gara ai biancoscudati, sia perché la squadra di Mandorlini non poteva permettersi psicologicamente di uscire sconfitto da uno scontro diretto dopo averne persi diversi nel girone d’andata. C’era bisogno di lanciare un segnale, anche di continuità con la grande crescita avuta nelle ultime settimane, e pareggiando grazie ad un ottimo secondo tempo il Padova ci è riuscito, tenendo il Sudtirol a cinque punti di distanza.
Detto questo però il girone B continua a dimostrarsi equilibrato e per nulla deciso. Anzi. A dodici partite dalla fine della stagione regolare, è ancora tutto più che mai aperto. E il Padova deve continuare a guardarsi da altre dirette concorrenti: su tutte il Perugia che anche oggi ha vinto (1-0 a Pesaro) e deve recuperare due partite, contro Cesena e Fermana: gli umbri potrebbero potenzialmente essere addirittura sopra i padovani di un punto se le avessero vinte entrambe. C’è poi il Modena che oggi ha battuto a man bassa la Sambenedettese portandosi a quota 50. Sia Perugia che Modena hanno battuto i biancoscudati nel girone d’andata: fondamentale sarà restituire il maltolto nelle due gare di ritorno.
Prima di concentrarsi sugli scontri diretti il Padova però dovrà continuare a macinare gioco, a crescere e a incamerare punti, vincendo tante “battaglie” per poi arrivare a vincere la guerra (espressione molto cara a mister Mandorlini). La prima di queste battaglie si chiama Cesena domenica prossima. Senza capitan Ronaldo, squalificato.