Dopo la vittoria contro il Perugia è stato perfino troppo facile cavalcare l’entusiasmo che si è riacceso su tutti i fronti in casa Padova.
Eravamo tutti felici: noi addetti ai lavori che abbiamo potuto scrivere di una squadra finalmente matura e consapevole nei propri mezzi, i tifosi che finalmente hanno assistito ad un successo in uno scontro diretto importantissimo (dopo aver visto Ronaldo e compagni battere la Virtus Verona al 95′ battagliando!), i giocatori stessi che, per bocca di Simone Della Latta, hanno assicurato di aver creato un gran gruppo, di aver acquisito ancora più qualità non solo tecnica ma anche caratteriale con gli innesti di gennaio e di essere sostanzialmente pronti a portare a casa il risultato finale sperato.
E invece oggi è arrivato il Matelica a ricordarci ancora una volta che in questa categoria e in questo girone nessuno ti regala niente. Non puoi mai abbassare la guardia nemmeno per un secondo, perché il passaggio dall’essere squadra con una delle migliori difese d’Europa a squadra che ne prende 4 a Macerata contro una neopromossa è stato fin troppo breve (e doloroso).
Non mi sogno nemmeno per un attimo di mettere in discussione quanto di eccezionale è stato fatto fino a domenica scorsa. L’evoluzione in positivo, la consapevolezza, la maturazione, l’aumento della qualità soprattutto mentale con il mercato di gennaio sono tutti elementi che fanno prepotentemente parte di questo straordinario gruppo (composto anche da giocatori che c’erano ben prima di gennaio e hanno sempre garantito il loro massimo apporto, vedi proprio Della Latta ma anche Saber, Ronaldo e tutti gli altri). Anche il Perugia è incappato in qualche sconfitta che si poteva risparmiare, così come il Modena.
Facciamo che è stata una giornata storta che servirà ad affrontare i leoni del Garda mercoledì all’Euganeo con rinnovato spirito combattivo. Non vedo altre strade al momento percorribili se non un perentorio ritorno alla vittoria in casa con la FeralpiSalò. Solo così facendo si potrà archiviare in fretta questo tristissimo pomeriggio.