E’ finito il girone d’andata. Il Padova è quarto in classifica, superato proprio stasera all’ultimo respiro dalla Reggiana. Mi chiedo e vi chiedo: questa posizione rispecchia i valori espressi fino a questo momento in campionato dalla formazione biancoscudata?
Io a questa domanda rispondo: “tutto sommato sì”. E’ vero che il Padova è partito con una striscia incredibile di vittorie, rendendosi protagonista di un avvio entusiasmante, è vero che stasera, ad esempio, la gara è stata pesantemente condizionata da due infortuni nei primi minuti, è vero che in certi campi dove si è perso si meritava quantomeno il pareggio, ma è altrettanto innegabile che nella seconda parte di questa prima parte della stagione i biancoscudati hanno avuto un calo. Poche volte nell’atteggiamento, in più di un’occasione però nel rendimento, nella capacità di creare occasioni pericolose, nell’incisività negli ultimi sedici metri.
Il Vicenza si è dimostrato un’autentica macchina schiacciasassi. Il Carpi non molla di un centimetro. La Reggiana, stasera, ha disputato un signor primo tempo, facendo poi correre a vuoto il Padova. Direi che la graduatoria è veritiera. Va da sè che all’imminente mercato di gennaio il direttore sportivo Sogliano qualcosa farà. Chi non è riuscito ad esprimersi su buoni livelli saluterà, qualche volto nuovo arriverà. Ma bisogna che anche il Padova si aiuti un po’ di più. Sì, della serie, “aiutati che il ciel ti aiuta”. Deve crescere ancora. Deve migliorare. Deve maturare. Deve portarsi all’altezza di chi in questo momento si sta comportando meglio. E questo indipendentemente dai cambiamenti nella rosa. Poi certo un po’ di qualità in aggiunta non potrà che fare bene.